L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-5-2024

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33 GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'enigmatica Nor- c h i a è u n s i t o a r c h e o l o g i c o i m m e r s o n e i v e r d i p a e s a g g i italiani vicino a Vetralla, nel Lazio. Questo tesoro sto- rico è nascosto dal poligono militare di Monte Romano e cattura lo spirito delle anti- che civiltà attraverso una s t r a o r d i n a r i a n e c r o p o l i etrusca e i resti dell'archi- tettura romana. Ma Norchia offre anche uno sguardo sul Medioevo, grazie alle vesti- gia di un castello e di una chiesa, in quello che possia- mo tranquillamente definire un "paese fantasma". Dal Paleolitico superiore all'età del Bronzo, fino al suo apice nel periodo etrusco dal VI al II secolo a.C., Norchia f i o r ì s u u n a l t o p i a n o a l l a confluenza dei torrenti Pile e Acqualta nel fiume Biedano. Il sito è noto per le tombe etrusche scavate nella roccia, una meraviglia di antica ingegneria e artigia- nato che mostra il profondo significato culturale della m o r t e e d e l l ' a l d i l à n e l l a s o c i e t à e t r u s c a . S t o r i c i e archeologi raccontano che N o r c h i a , a l l o r a p r o b a b i l- m e n t e c o n o s c i u t a c o m e Orclae, prosperò dal VI al II secolo a.C. e che il modo in cui fu costruita la necropoli rappresenta l'apice dell'inge- gno architettonico etrusco. Le tombe sono di dimen- sioni monumentali di forma quadrata e accessibili trami- te doppie scale che scendono accanto a ciascun edificio, fondendosi perfettamente con il paesaggio naturale. A l l ' i n g r e s s o d i c i a s c u n a t o m b a i l v i s i t a t o r e v i e n e a c c o l t o d a p o r t i c i , a l c u n i ornati da colonne, altri da pilastri di tufo che sorreggo- no piccole tettoie. Questo specifico elemento architet- tonico aveva uno scopo fun- zionale, ma veniva aggiunto anche per conferire un senso di solenne grandiosità a que- ste sepolture, riflesso del rispetto degli Etruschi per i propri defunti. A l l ' i n t e r n o , l e c a m e r e sepolcrali, alle quali si acce- de attraverso un dromos, un corridoio a scale, rivelano la complessità delle pratiche funerarie etrusche; il dro- mos, elemento comune nelle necropoli etrusche, rappre- senta il passaggio dal mondo dei vivi a quello dei morti, viaggio accentuato dall'at- tenta costruzione e orienta- mento di questi passaggi. L a n e c r o p o l i , t u t t a v i a , comprende varie tipologie di tombe, che riflettono una gamma di stili architettonici e costumi funerari. Tra que- ste spiccano la tomba Pro- stila, notevole per le sue d u e c o l o n n e u n i c h e ; l a tomba delle tre teste, che p r e s e n t a d i v i n i t à i n c i s e sull'architrave; e le tombe degli Smurinas, legate ad u n ' i m p o r t a n t e f a m i g l i a e caratterizzate da un grande portale con cornice a forma di L. Osservandole è inevita- bile pensare a come esse, oltre a fungere da luoghi di riposo eterno, mostrino alla perfezione anche la maestria degli Etruschi nella lavora- zione della pietra e la loro capacità di integrare le strut- ture architettoniche nell'am- biente naturale. A d a r r i c c h i r e u l t e r i o r - m e n t e i l p a e s a g g i o d e l l a necropoli di Norchia sono i templi e le tombe dori- che rinvenuti nella valle del fossato di Acqualta. Queste sepolture imitano la facciata di un tempio dorico, com- p l e t a d i f r o n t o n i e c o r t e i scultorei, e dimostrano l'abi- lità degli Etruschi nell'adat- tare forme architettoniche classiche ai contesti funera- r i . A l l o s t e s s o m o d o , l a tomba Lattanzi, posta su un podio con colonne a due ordini, esemplifica la diver- s i t à a r c h i t e t t o n i c a d e l l a necropoli e l'uso innovativo dello spazio e del simboli- smo da parte degli Etruschi nella commemorazione dei morti. Ma Norchia, ovviamente, n o n e r a i m p o r t a n t e s o l o come "città dei Morti", era un nodo strategico lungo la Via Clodia, che collegava Roma a Tuscania e Blera. È interessante notare che la Via Clodia è caratterizzata da un taglio nel tufo lungo 400 metri, che facilitava il passaggio della strada su terreni accidentati. Dopo gli Etruschi, Nor- chia vide importanti trasfor- mazioni sotto il dominio romano e durante tutto il periodo medievale, ogni fase lasciò segni indelebili nel panorama storico e cul- t u r a l e . L a r i o c c u p a z i o n e romana introdusse nuovi s v i l u p p i a r c h i t e t t o n i c i e urbanistici, sfruttando la posizione strategica di Nor- c h i a l u n g o l a V i a C l o d i a . Prove di ingegneria romana, come i pilastri del ponte sul fiume Biedano, e di architet- tura, come il mausoleo noto come Torraccia, eviden- ziano la continua importan- za di Norchia come snodo di trasporti e comunicazioni. Nei secoli successivi, il declino dell'Impero Romano p o r t ò a c a m b i a m e n t i n e l significato di Norchia. Il sito p e r ò r i p r e s e n u o v a v i t a durante il periodo medieva- l e , i n p a r t i c o l a r e s o t t o i l d o m i n i o l o n g o b a r d o , quando si trovò posizionato a i m a r g i n i d e l D u c a t o d i Roma. Ciò fece sì che Nor- chia avesse bisogno di forti- ficazioni, che diedero origine alla costruzione del Castel- lo di Vico nei secoli XII e XIII. Questo castello, insie- me alla Pieve di San Pie- tro e Giovanni, incarna l'evoluzione architettonica medievale della città rispetto ai predecessori romani, con suggestioni di una struttura ecclesiastica ancora più anti- ca, del IX secolo, nella stessa posizione. Ma Norchia non sarebbe s o p r a v v i s s u t a a n c o r a a lungo. Nel XV secolo, come a c c a d d e a m o l t i a l t r i s i t i antichi, venne abbandonata. L a f i n e d o v r e b b e e s s e r e attribuita a una complessa interazione di fattori piutto- sto che a una singola causa identificabile, a cominciare dal cambiamento delle dina- miche politiche che potreb- bero aver comportato cam- b i a m e n t i n e l l e s t r u t t u r e amministrative ed economi- che che sostenevano la città. I cambiamenti economici, forse legati alle più ampie trasformazioni socioecono- miche avvenute all'epoca in Italia e in Europa, hanno forse reso il sito meno prati- cabile per gli abitanti, men- tre fattori ambientali, come i cambiamenti del clima loca- le, la disponibilità di acqua o l a p r o d u t t i v i t à a g r i c o l a , potrebbero aver contribuito a rendere l'area meno ospi- tale o adatta a un insedia- mento continuo. Infine, non dobbiamo sottovalutare il ruolo delle malattie e dei conflitti militari, che potreb- b e r o a v e r c o n t r i b u i t o a l declino del sito: in fondo, il XV secolo fu un periodo di notevoli sconvolgimenti in molte parti d'Europa, con l'emergere degli Stati-nazio- n e , i l c a m b i a m e n t o d e l l e alleanze e l'impatto della p e s t e n e r a c h e c o l p i r o n o strati di popolazione e strut- ture sociali. Norchia, tuttavia, non è l'unico posto nel Lazio in cui i resti di antiche civiltà ci raccontano la storia di un grande passato. Non lonta- no, i siti di Vulci, Viterbo e Tarquinia arricchiscono ulteriormente la storia della r e g i o n e . C o m e N o r c h i a , V u l c i e r a u n ' i m p o r t a n t e città etrusca, nota per la sua vasta necropoli e le tombe monumentali. Tarquinia, altra città etrusca chiave, ospita una delle necropoli più importanti d'Italia, con tombe riccamente affrescate che forniscono una preziosa visione del mondo etrusco, in particolare le credenze che circondavano l'aldilà. V i t e r b o , s e b b e n e p i ù importante durante il perio- d o m e d i e v a l e , c o n s e r v a ancora elementi del suo pas- s a t o e t r u s c o e r o m a n o , anche perché si trova lungo la Via Cassia. La città, con i suoi legami papali, occupa un posto molto importante nella storia della regione. Insieme, questi siti for- mano una rete di monumen- ti archeologici e storici che racconta la continuità del- l'insediamento umano e del suo adattamento nel corso dei secoli in questa parte unica d'Italia, nota princi- palmente per Roma, ma che ha molto di più da offrire. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Norchia, dove la storia e il passato sono scolpiti nella pietra Tarquinia: la necropoli etrusca di Monterozzi (Photo: Massimo Scacco/Dreamstime)

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