L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 5 SETTEMBRE 2024 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Trionfo Ferrari al Gran Premio di Monza: magia di Leclerc, squadra perfetta, strategia pianificata e rischio calcolato STEFANO CARNEVALI U na gara indimenticabile. Ferrari batte in rimonta le McLaren - favorite e par- tite dalla prima fila - di Piastri e Norris, relegando al sesto posto il campione del mondo Verstappen (sopravanzato anche dalla seconda guida Ferrari, Sainz e dal futuro pilota della 'Rossa', Hamilton). La vittoria di Leclerc è imperniata sull'autenti- ca impresa al volante compiuta dal monegasco, unita alla grande strategia pianificata dal team ita- liano e concretizzata dal box rosso: un autentico trionfo di squadra. E' stato questo il Gran Premio di Monza. RISCHIO CALCOLATO - La scuderia Ferrari - dopo una deludente sessione di qualifica, che aveva portato le monoposto di Maranello a partire dal quarto e dal quinto posto - aveva piani- ficato di impostare la gara su un solo pit stop. Una scelta azzarda- ta, scaturita dalla necessità di rischiare per colmare il gap con le McLaren, ma fondata anche sulla convinzione che, quest'an- no, la monoposto del Cavallino abbia proprio nella gestione delle gomme uno dei suoi principali punti di forza. Eppure - ammette il team principal di Ferrari Vasseur - a gara in corso, i dubbi sul singolo pit stop non sono mancati: "Non avevamo dati pre- cisi sulle gomme hard e non sapevamo come si sarebbero comportate sul nuovo asfalto di Monza, ma avevamo la certezza degli ottimi pit stop gestiti dal team, così come la sicurezza della guida accorta di Leclerc, bravo ad evitare il degrado delle gomme. In più, prosegue Vasseur, "la McLaren ha antici- pato il cambio gomma e noi abbiamo dovuto risponderle". Da qui una nuova incertezza: dal 16° giro di Leclerc e dal 21° di Sainz non ci sarebbero più dovute essere soste: un'eternità con gli stessi pneumatici. "Eppure - conclude Vasseur - i dati ci dicevano che non c'era degrado delle gomme e che le macchine non rallentavano". Anche le sensazioni di Leclerc confermavano come fosse oppor- tuno credere in quanto pianifica- to: la macchina rispondeva bene, valeva la pena correre il rischio. I PROBLEMI DEGLI ALTRI - Se la squadra del Cavallino ha vissuto una gara quasi perfetta non altrettanto si può dire di quanto avvenuto in casa Red Bull e, soprattutto, McLaren. Nella scuderia britan- nica tiene sempre più banco la rivalità tra Piastri e Norris: nes- suno dei due accetta la 'qualifi- ca' di seconda guida e, in ogni Gp, è battaglia aperta per sopra- vanzarsi. A Monza si è assistito a un nuovo capitolo di questo dua- lismo, con un rischiosissimo sor- passo di Piastri che ha costretto il compagno di squadra a una deci- sa frenata, per evitare un disa- stroso impatto. E si era solo al primo giro. Verstappen, invece, non nasconde più le difficoltà della Red Bull: "Questa macchina - ha detto il pilota olandese nel dopo gara - è diventata un mostro. Siamo passati da un'auto domi- nante ad una inguidabile nel giro di otto mesi". Secondo il cam- pione in carica, in queste condi- zioni, "pensare di vincere tutti e due i Mondiali non è più realisti- co". La sensazione è che l'olan- dese, da qui alla fine della stagio- ne, abbia tutte le intenzioni di pensare solo a se stesso e al pro- prio titolo. ONDA ROSSA - La vittoria di Monza vale 25 punti esatta- mente come tutte le altre ma, vincere 'in casa', per la Ferrari, è qualcosa di assolutamente spe- ciale. Lo certifica anzitutto Leclerc, accompagnato, negli ultimi giri, dal boato costante della straordinaria 'onda rossa' dell'autodromo di Monza. "Abbiamo vinto a casa nostra, di nuovo, come nel 2019, siete grandissimi e vi ringrazio. Dalla macchina guardavo la gente impazzire. Pensavo - ha detto il pilota monegasco - che la prima vittoria a Monza fosse stata spe- ciale e che la seconda volta non sarebbe stata la stessa cosa. Ma sbagliavo". E poi: "Quest'anno ho vinto a Montecarlo e a Monza, le gare per me più importanti. Vorrei vincerle ogni anno". Charles Leclerc (© Marco Canoniero | Dreamstime.com)

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