L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-19-2024

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15 GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA C ari lettori, set- t e m b r e è i l m e s e i n c u i c e l e b r i a m o i l Labor Day e il compleanno del mio defunto padre Vincenzo. Penso che sia un buon momento per ristampare questa rubrica di settembre 2020. *** Ho sempre pensato che, sebbene i successi dei nostri moderni astronauti e il loro v i a g g i o s u l l a L u n a s i a n o degni della nostra ammira- zione, il loro viaggio è stato intrapreso con il supporto di migliaia di persone, sia in termini di personale che di tecnologia. Per me, i veri pio- nieri del viaggio sono stati i nostri padri, le nostre madri e i nostri nonni, che hanno lasciato i loro villaggi isolati e oscuri per iniziare un viaggio verso quello che per loro era come un altro pianeta. Molti sogni di immigrati s o n o s t a t i i n f r a n t i d a l l a realtà che li ha accolti all'ar- rivo a New York, nel Massa- chusetts e inaltri stati della costa orientale. A Lawren- ce, Massachusetts, a circa 28 miglia da Boston, si stabiliro- n o d i v e r s e c o m u n i t à d i immigrati perché c'erano molti posti di lavoro nella sua fiorente industria tes- sile. Tuttavia, per far girare le ruote, le fabbriche dipen- devano da migliaia di lavora- tori poco qualificati, per lo più immigrati arrivati duran- te la grande ondata di immi- grazione europea in America che si concluse nei primi anni '20, quando gli Stati Uniti imposero una quota sul flusso di immigrazione dall'I- talia. Infatti, alcuni italiani si recarono in Francia per poter salpare per l'America da lì, poiché non era stata imposta alcuna quota sugli immigrati negli Stati Uniti provenienti dalla Francia. Prima del 1920, migliaia di immigrati italiani erano stati attratti a Lawrence da manifesti in tutte le regioni dell'Italia meridionale, che promuovevano la città come un luogo in cui gli immigrati potevano trovare un buon lavoro e prosperità economi- ca. *** Al loro arrivo, tuttavia, migliaia di immigrati italiani si resero conto di essere stati g r a v e m e n t e i n g a n n a t i d a manifesti falsi. Le condizioni di vita erano così orribili che i lavoratori delle fabbriche p o t e v a n o a s p e t t a r s i u n a durata media della vita di soli 35 anni. La settimana lavorativa consisteva in 56 ore per $ 6,50 a settimana. L'affitto per un alloggio fati- scente, che era poco più di un appartamento con acqua fredda, era di circa 3 $ a set- timana. Quindi, le famiglie condividevano lo spazio in affitto e cucinavano e dormi- vano a turni. Per sopravvive- re, tutti quelli che potevano lavorare, dovevano lavorare. Tuttavia, le misere condizio- ni di sovraffollamento causa- vano una serie di malattie, che erano responsabili del tasso di mortalità precoce. Anche le condizioni di lavoro nelle fabbriche erano estre- m a m e n t e p e r i c o l o s e : g l i orari erano lunghi, all'epoca non esisteva la previdenza s o c i a l e e n o n c ' e r a a l c u n risarcimento per gli incidenti sul lavoro. *** Tutto giunse al culmine il 1 2 g e n n a i o 1 9 1 2 , q u a n d o entrò in vigore una nuova legge che ridusse le ore mas- sime di lavoro settimanale. Tuttavia, i proprietari delle fabbriche tessili che non ave- vano intenzione di subire perdite finanziarie, accelera- rono la produzione per recu- perare le ore perse. Ciò era già abbastanza grave, ma peggiorò quando tagliarono lo stipendio dei lavoratori di due ore. La differenza di due ore arrivò a 32 centesimi a settimana, il costo di quattro pagnotte di pane. Così, una v o l t a c h e l a d e t r a z i o n e apparve sui loro assegni, i lavoratori divennero furiosi. Cominciò con gli italiani e i p o l a c c h i , c h e u r l a r o n o : "Meno paga, tutti fuori!" E c o s ì i n i z i ò i l f a m o s o sciopero del pane e delle rose. Gli italiani guidarono lo sciopero di due mesi, che coinvolse 28.000 persone che parlavano oltre 45 lingue diverse. Gli abili organizzato- ri Joseph Ettore e Arturo Giovannitti degli Industrial Workers of the World, gli I W W , s i p r e c i p i t a r o n o a Lawrence per rappresentare i lavoratori in sciopero. Gli IWW incutevano timore tra la gente del posto e i leader dello Stato poiché erano di o r i e n t a m e n t o s o c i a l i s t a , alcuni direbbero comunista. Su richiesta del sindaco, il governatore inviò una milizia statale in uniforme, armata di fucili e baionette, per pro- teggere le fabbriche e blocca- re i lavoratori in sciopero. La milizia comprendeva anche m o l t i s t u d e n t i v o l o n t a r i dell'Università di Harvard. Ci furono degli scontri: la milizia armata e la polizia di Lawrence da una parte, e gli scioperanti disarmati dall'al- tra. La legge e l'ordine diven- nero impossibili da mante- nere. Migliaia di scioperanti arrabbiati cercarono lo scon- tro e sfidarono la milizia con marce quotidiane per le stra- de. Infine, per tenere i loro figli fuori pericolo, i genitori italiani mandarono 240 bam- bini in treno da Lawrence a New York City, dove degli estranei si offrirono volontari per fungere da famiglie ospi- tanti. I bambini furono ospi- tati, nutriti e ben accuditi fino alla fine dello sciopero. La vista dei bambini italia- ni denutriti, dall'aspetto tra- sandato e pietoso che mar- ciavano per le strade di New York sconvolse la nazione. I titoli dei giornali sui bambini innocenti spinsero il Con- gresso a tenere delle udienze. I proprietari delle fabbriche capitolarono e lo sciopero terminò nel marzo 1912. I l a v o r a t o r i o t t e n n e r o u n a serie di aumenti salariali e migliori condizioni di lavoro.

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