L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-19-2024

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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024 GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO PERSONAGGI H a n n o q u a s i c e n t o a n n i m a a n c o r a una vita atti- va che ogni a n n o , d a l 2 0 1 8 a o g g i n e sono passati sei, viaggiano e si fermano nelle piccole sta- zioni ferroviarie, al suono antico della campanella che ne annuncia l'arrivo e la par- tenza. Con essi si sposta non soltanto il turista – locale o v e n u t o d a l o n t a n o – m a anche la sua anima, il suo bagaglio di ricordi, il suo passato, la fantasia. Sulle rotaie viaggia il sentimento, il "sentire" che non è ascol- tare ma entrare in sintonia con l'altro nel vecchio scom- partimento coi lunghi sedili frontali, pungenti per il rive- stimento in velluto di lana, m a c h e c o n s e n t o n o u n a c e r t a i n t i m i t à . U n t e m p o vedevi le abitudini, la com- postezza, l'educazione di chi ti stava di fronte e magari iniziavano conoscenze, ami- cizie e, forse, anche amori c o m p l i c e i l d o n d o l i o d e i v a g o n i c h e i m p r i m e v a l a l o c o m o t i v a i l c u i f i s c h i o segnava l'avvicinarsi di una stazione dove si apriva, per c h i s c e n d e v a , u n m o n d o nuovo. E il "signori in car- rozza" del capotreno, seguito da un penetrante soffio nel f i s c h i e t t o , c h e s p i n g e v a i passeggeri a fare in fretta a salire, suonava quasi come il ritornello di una musica che a c c o m p a g n a v a i s a l u t i , a volte strazianti, di chi parti- va e di chi restava. Raccontano di nasi in su che guardano chi si affaccia al finestrino e tende la mano per un saluto che dice di non voler lasciare andare o per non staccarsi col cuore lace- rato. E le ultime parole, tra m a m m a e f i g l i o , t r a d u e i n n a m o r a t i , t r a f r a t e l l i o a m i c i e r a n o : " S c r i v i m i quando arrivi".Già! Allora niente telefonini, niente cel- lulari, solo lettere e cartoli- ne. Romanticamente, inde- lebilmente lettere. M a s u q u e i t r e n i s o n o saliti anche tanti emigranti che affidavano il loro desti- no alle rotaie che li avrebbe- ro portati verso un mondo migliore, verso la speranza di fare della loro vita qualco- s a d i n u o v o , d i b e l l o c h e avrebbe avuto una opportu- nità che non era stata data a chi, su quei vagoni, portava spesso miseria e disillusioni insieme a una valigia di car- tone. Oggi i treni viaggiano su altri binari, per dirla con u n a m e t a f o r a , c h e s o n o quelli di uomini d'affari, di studenti pendolari, di chi non ama prendere l'aereo. Ma la memoria non ci lascia, nei nostri ricordi c'è la storia di un paese, l'Italia, e anche quella personale di molti di noi. Allora perché non rimet- tere in corsa vecchi itinerari con le vecchie carrozze in un avvicendarsi di luoghi e sen- sazioni? Magari cambiando percorso, restaurando e ren- dendo fruibili vecchie car- rozze così particolari come per esempio quelle "a terraz- zini" degli anni '30 del seco- lo scorso. E infatti, questo è il sesto anno che tramite un a c c o r d o t r a l ' a s s e s s o r a t o regionale del Turismo dello Sport e dello Spettacolo e la Fondazione Ferrovie dello Stato e Fs Treni turistici ita- liani, con la collaborazione della Ferrovia Circumetnea, gli antichi treni percorreran- no l'isola passando attraver- so borghi, parchi archeologi- ci, luoghi d'arte. Da sabato 14 settembre a domenica 8 d i c e m b r e s a r a n n o 3 3 g l i appuntamenti che porteran- no i passeggeri nelle desti- nazioni previste secondo il calendario che li condurrà a d A g r i g e n t o e a l P a r c o archeologico della Valle dei Templi; a Santo Stefano di Camastra e a Caltagirone alla scoperta delle cerami- che; a Siracusa a visitare il c e n t r o s t o r i c o e O r t i g i a ; C a s t e l v e t r a n o e i l P a r c o Archeologico di Selinunte; Modica e il suo Barocco ma non solo: sarà l'occasione per gustare il suo famoso cioccolato in occasione della festa dedicata a questa lec- cornìa unica per la sua lavo- razione a freddo; Palermo, Messina e Catania saranno le stazioni di partenza a cui si aggiungerà, grazie alla col- laborazione con la Ferrovia C i r c u m e t n e a , G i a r r e p e r giungere a Bronte e magari n o n l a s c i a r s i s f u g g i r e u n assaggio del suo famosissi- mo pistacchio. Sarà, insomma, un viag- gio a ritroso nel tempo che darà l'opportunità di visitare anche località quali Tusa, in provincia di Messina così c o m e S a n t o S t e f a n o d i Camastra e Taormina; Porto Empedocle, in provincia di Agrigento; Roccapalumba, in provincia di Palermo dove h a s e d e u n i m p o r t a n t e osservatorio astronomico che fu tanto caro a Marghe- rita Hack; e poi ancora Cata- nia, Mazara del Vallo in pro- v i n c i a d i T r a p a n i ; Caltanissetta.Insomma, sarà affascinante accomodarsi sui sedili di quelle antiche car- rozze e avere anche l'oppor- tunità di gustare delle spe- cialità gastronomiche dei territori che si attraverse- ranno. Ma già di per sé viaggiare su quei treni che sanno di storia, che sono la storia, che hanno fatto anche loro la storia delle strade di Sicilia e v i s i t a r e o a n c h e s o l t a n t o passare davanti a un'antica, piccola stazione ferroviaria è scegliere di ricordare parte del nostro passato. Ma tra questi itinerari c'è una stazione che non vedrà passare alcun treno storico e che crediamo, invece, sicu- ramente meriterebbe una sosta almeno per visitare il " Treno museo dell'arte mine- raria, civiltà contadina, fer- roviaria e dell'emigrazione" che si trova all'interno di vecchi carri merci, dismessi e posteggiati su un binario morto. La stazione è quella di Villarosa. In provincia di E n n a , r i d i s e g n a t a e r i c o - s t r u i t a n e l 1 7 6 1 c o n u n a pianta ottagonale dall'archi- tetto e pittrice Rosa Ciotti, che volle disegnarla simile a piazza Vigliena, i Quattro Canti di Palermo e gode di una piccola stazione che è sopravvissuta allo smantel- lamento che volevano le Fer- rovie dello Stato ma che è riuscita a sopravvivere gra- zie all'impegno estenuante del suo capostazione Primo David, morto pochi mesi fa, lasciando in eredità ai soci d e l l ' A s s o c i a z i o n e T r e n o - Museo Villarosa, il compito di tenere in vita quanto da lui e dagli stessi abitanti, raccolto e protetto. Si era occupato del recupero e del restauro di nove carri merci che nel 1943 furono utilizza- ti per deportare gli ebrei da Roma a Trieste, alla risiera d i S a n S a b b a , d u r a n t e l a seconda guerra mondiale. Tra i cimeli – vi sono ripro- dotte perfino le miniere – gli attrezzi per estrarre lo zolfo, le lampade, foto d'epoca, un telefono da muro; è ripro- dotta anche la casa del con- tadino e la bottega del cia- battino. Ma tornando ai treni sto- rici e ai loro itinerari, saran- no percorsi "lenti" quelli che i passeggeri percorreranno sulle antiche locomotive e potranno ammirare paesag- g i i n u s u a l i e a s s a p o r a r e a n c h e d e l l e s p e c i a l i t à gastronomiche dei luoghi che visiteranno perché in quel periodo abbondano le sagre e sarà d'obbligo assag- giare quanto ogni singolo luogo offre. M a a n o i p i a c e a n c h e immaginare che questi anti- chi treni abbiano almeno un poco il fascino del mitico Orient Express – senza però a l c u n a s s a s s i n i o – d e l l a scrittrice Agatha Christie c h e h a f a t t o s o g n a r e p i ù generazioni e dando il senso d e l l a v i t a , n e l b e n e e n e l male, come un lungo viaggio attraverso itinerari da sco- prire e a sorprese a volte inimmaginabili. La Sicilia in treno, un ricordo alla volta Un treno d'epoca, proprio come quelli che viaggeranno per la Sicilia quest'autunno (Photo: Teresa Di Fresco)

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