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iscrive a un corso di italiano all'Istituto Italiano di Cultu- ra di Los Angeles, riceva un abbonamento digitale gratuito al nostro gior- nale. La lingua va praticata e questo è un invito a leggere le nostre pagine per scoprire, nelle mille sfumature dell'i- t a l i a n o , i c o l o r i s e m p r e nuovi delle storie e dei luo- ghi d'Italia. Scegliere di rice- vere a casa L'Italo-Ameri- cano è un ottimo esercizio per rimanere in contatto o conoscere la cultura e la bel- lezza dell'Italia. In fondo bastano soltanto 24 euro per ricevere una copia per un anno intero! Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | L a lingua italiana si è evoluta attra- verso un proces- s o l u n g o e g r a - duale, che inizia quando tramonta l'Impero romano, nel quinto secolo. B i s o g n a a s p e t t a r e l ' a n n o Mille per cominciare a legge- re i primi testi scritti non in latino, lingua colta e della chiesa, ma in volgare. Se il toscano, usato dai tre dei più importanti poeti del XIII secolo (Alighieri, Boc- caccio e Petrarca), è stato la base dell'italiano moderno, la lingua come la conosciamo oggi è il risultato di un lungo processo di evoluzione che andò definendosi nel tardo Ottocento. Mentre nasceva l'Italia (l'unità arrivò solo nel 1861) superando le divisioni dei tanti staterelli spesso governati da potenze stranie- re, scrittori e intellettuali cominciarono a ragionare sulla necessità di uniformare i dialetti italici, le lingue par- late per secoli nelle varie aree e vere e proprie realtà cultu- rali. La diffusione dell'italiano standard si avrà solo a parti- r e d a g l i a n n i C i n q u a n t a , quando il Paese affronterà un periodo di completa rico- struzione politica, sociale, economica dopo la seconda guerra mondiale passando d a l l a s c o l a r i z z a z i o n e d i massa (la Costituzione Italia- na entrata in vigore nel gen- n a i o 1 9 4 8 d i e d e a t u t t i i l diritto all'educazione scola- stica di base). Un grosso con- tributo arriverà poi dalla dif- fusione della televisione che contribuì fortemente a omo- g e n i z z a r e i l p a r l a t o ( m a anche i costumi) superando le differenze regionali. Con il boom economico, fra il 1958 e i l 1 9 6 2 , l a t e l e v i s i o n e divenne un mezzo per tra- smettere programmi cultura- li e modelli linguistici. Famo- s o è l o s h o w " N o n è m a i troppo tardi" presentato dal maestro Alberto Manzi. Tra il 1960 e il 1968, grazie alle sue lezioni, molti analfabeti impararono a leggere e scri- vere. Una stima rileva che, in quel periodo, circa un milio- ne e mezzo di italiani ottenne la licenza elementare. L ' i t a l i a n o è u n a l i n g u a caratterizzata da un ricchis- simo vocabolario, espressio- ni idiomatiche e sfumature semantiche. Un dizionario c o m p l e t o p u ò c o n t e n e r e dalle 80.000 alle 250.000 v o c i . M a o v v i a m e n t e n o n tutte vengono usate. Alcune ricerche portate avanti qual- che anno fa, hanno calcolato che nelle conversazioni quo- tidiane circa la metà della popolazione utilizza appena 3000 parole. Il che da un l a t o m o t i v a l ' i m p o r t a n z a della lettura come arricchi- mento verbale prima ancora che concettuale e, dall'altro, come la naturale tendenza alla semplificazione prosciu- ghi le mille sfumature che trasmette la lingua italiana. Variazioni che dipendono dalla lunghissima storia alle spalle, dalle eredità culturali lasciate dalle tante domina- zioni che l'hanno attraversa- ta. Ma racconta anche di una lingua viva che si evolve, cambia, dimentica qualcosa e introduce qualcos'altro. Ogni anno i vocabolari si aggior- nano aggiungendo neologi- s m i , s l a n g g i o v a n i l i e d espressioni gergali, inseri- scono parole per tenere il p a s s o c o n i l p a r l a t o m a anche con una certa esterofi- lia degli italiani che tendono a usare tantissime parole straniere (gli inglesismi spes- s o s o n o i n v a d e n t i ) a n c h e quando ne ha di equivalenti. Molto interessante in pro- posito è il lavoro dell'Accade- mia della crusca, la più anti- ca accademia linguistica del mondo nata con lo scopo di studiare la lingua nazionale italiana. Sorse nel 1582 a Firenze per separare il 'fior di farina' (cioè la buona lin- gua, identificata con il fio- rentino del Trecento), dalla 'crusca'. Oggi pubblica online l'elenco delle parole nuove preceduto da un "avviso ai lettori" che dice: "Se la reda- zione dedica una scheda di a p p r o f o n d i m e n t o a u n a parola non significa che ne sta promuovendo l'uso. Le schede sono pensate come strumenti di comprensione e approfondimento di una lin- gua, la nostra, che è in conti- nua evoluzione. Le parole che fanno parte dell'italiano, c o m e d i q u a l s i a s i l i n g u a naturale, non possono esse- re decise o scelte dall'alto, ma sono quelle che sponta- neamente si attestano negli usi dei parlanti, sulla base delle normali dinamiche di funzionamento delle lingue". La lingua è il mezzo prin- cipe che esprime la cultura di un popolo e parlarla signi- fica capirlo. Non è un caso che L'Italo-Americano p u b b l i c h i i n d u e l i n g u e , quella parlata (l'inglese) tutti i giorni e quella studiata o amata o ricordata (l'italiano) e non è un caso che chi si Studiare l'italiano abbonandosi a L'Italo-Americano giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208 P.O.BOX 6528, ALTADENA, CA 91003 P.O.BOX 6528, ALTADENA, CA 91003