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GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2024 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | C solo l'autore della Divina Commedia, universalmente riconosciuta la più grande opera scritta in lingua italia- na e uno dei maggiori capo- lavori della letteratura mon- diale, ma è considerato il padre della lingua italiana. N o n s o l o p e r c h é d i e d e dignità letteraria alla lingua parlata dalla gente comune, il fiorentino del 1300, ma perché esaltò così bene ogni p a r o l a c h e i l 9 0 % d e l l e parole che usiamo oggi sono già presenti nella sua opera. Tuttavia la Società Dante Alighieri non è autoreferen- ziale, al contrario lavora proprio per promuovere la diffusione della "bella lin- gua" fuori dai confini nazio- nali. Lo dice chiaramente l ' a r t i c o l o 1 d e l l o S t a t u t o sociale: "Tutelare e diffon- dere la lingua e la cultura italiane nel mondo, ravvi- vando i legami spirituali dei connazionali all'estero con la madrepatria e alimentan- do tra gli stranieri l'amore e il culto per la civiltà italia- na". N o n s o l o . L a S o c i e t à s o s t i e n e e s a l v a g u a r d a i l sentimento e l'atteggiamen- to di "italsimpatia" con cui il mondo guarda all'Italia, tra identità, arte, letteratura e stile di vita. Una scelta pre- c i s a c h e r i s p e c c h i a u n a chiave interpretativa antro- pologica che nel tempo ha portato a mettere da parte quella che si potrebbe chia- mare "Italnostalgia", quel sentimento diffuso che pro- vavano i "paesani" una volta s c e s i d a l t r a n s a t l a n t i c o . Avevano lasciato famiglia, terra, "lingua" e identità alle spalle: ovviamente pensava- no all'italiano con un grop- po in gola, con tristezza. Oggi invece, prevale la "Italsimpatia" ovvero l'e- stroversione che nel mondo a t t r a e i t a n t i a m i c i d e l mondo italiano: italofili e italofoni, chi studia e chi insegna la lingua italiana, gli "italiani con il trattino" ( g l i i t a l o - a m e r i c a n i n e l nostro caso) in cui convivo- no due identità culturali, ma anche chi, senza alcun tipo di legame familiare con il Belpaese, ne ama la cultu- ra, lo stile e il modo di vive- re, riconoscendo l'italiano come una lingua di dialogo e cultura. Questo avviene nei Paesi con grande presenza di per- sone di origine italiana, ma anche in nazioni dove non vi è questa condizione, e dove comunque avvertono i n t e r e s s e e s i m p a t i a n e i confronti della lingua italia- na. "Sono stato di recente in Brasile – ha detto il presi- d e n t e M a t t a r e l l a - r e g i - strando non soltanto l'am- pio numero di brasiliani di origine italiana, il 30% ed oltre, ma come il legame che sentono con l'Italia non incide per nulla sull'essere orgogliosamente brasiliani". Questo giustifica la defi- nizione dell'italiano "luce nel mondo" e spiega perché la lingua sia un vero e pro- prio strumento di diploma- zia culturale del Paese. Un faro, insomma. Non è un caso che la rete consolare ci lavori, la consi- deri un asset. Non è cioè un caso che ogni anno nella terza settimana di ottobre si t e n g a l a S e t t i m a n a d e l l a Lingua italiana nel mondo. O r g a n i z z a t a d a l l a r e t e d i p l o m a t i c o - c o n s o l a r e e dagli Istituti Italiani di Cul- tura in collaborazione con i principali partner della pro- mozione linguistica (fra cui la Società Dante Alighieri), la Settimana è divenuta sin d a l l a s u a i s t i t u z i o n e n e l 2001 la più importante ras- segna su scala globale dedi- cata all'italiano, inserendosi a pieno titolo tra gli eventi di punta sostenuti anche dal Ministero degli Esteri. Q u e s t o m o t i v a a n c h e un'altra sollecitazione arri- v a t a d a l c o n g r e s s o d e l l a Società Dante Alighieri. E' sempre più evidente l'esi- stenza di un forte legame tra l'italiano ed il Made in Italy. La lingua è la seconda più utilizzata nel panorama delle insegne commerciali in tutto il mondo anche in settori economici diversi da quelli tradizionali, a dimo- strazione di come l'italiano sia considerato una lingua che piace perché associato, nell'immaginario collettivo, a l l e t a n t e p r o d u z i o n i d i eccellenza del nostro Paese. D i q u i l ' a p p e l l o a r r i v a t o dall'84° congresso che la lingua sia praticata e pro- mossa anche attraverso il lavoro delle imprese italiane che operano con l'estero: troppo spesso non credono nell'italiano e lo dismettono a favore di lingue veicolari come l'inglese. Portare inve- ce l'italiano nei luoghi di lavoro, dove è forte l'intera- zione con l'estero, significa p r o i e t t a r v i q u e l l ' i d e a d i umanesimo, di lingua del confronto e dell'accoglienza che è insita nell'italiano. E' una lingua creativa, capace di colorare il mondo con le sfumature della sua cultura, di attrarre e far cre- scere ed è "una lingua di libertà" come ha spiegato Edith Bruck, vicepresidente della Società Dante Alighie- ri. La scrittrice e testimone della Shoah, che in Italia ha ricostruito la sua vita e l'ha raccontata proprio usando l'italiano, ha detto: "Sembra una lingua fatta per scrive- re, in cui le idee compaiono e scorrono fluide, musicali e dolci. E' per me una lingua madre, fertile. Non avrei potuto scrivere in nessun'al- tra lingua". NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ Celebrare la propria lingua non è un esercizio retorico ma il riconoscimento della propria identità, è interrogarsi sul nocciolo dell'essere italiani perché è dalla lingua che passa il pensiero e gran parte del "patrimonio immateriale dell'umanità italiana" CONTINUA DA PAGINA 5 Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Alessandro Giuli, Ministro della cultura, e Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, in occasione della cerimonia inaugurale dell'84° Congresso Internazionale della Società Dante Alighieri dal titolo "L'Italiano, luce nel mondo" (Photo: Quirinale Presidenza della Repubblica)