L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-3-2024

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italiani qui in America sono innumerevoli come la semina dei valori di cui voi stessi siete portavoce e promotori nelle vostre famiglie, scuole, associazioni, comunità. E' questo vostro quotidiano e naturale trasmettere ricette, memorie, dialetti e nomi ita- liani che è il dono più grosso che potevate fare alla società a cui tutti noi apparteniamo. Quindi, un grande "Grazie" innanzitutto a voi che tra- mandate pezzi della nostra identità e, a tutti, Buon Mese del Patrimonio Italoamerica- no! Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2024 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | N on da un mese ma da 116 anni siamo accanto alla comunità italoamericana d e l l a W e s t C o a s t . C o m e meglio dimostrare il nostro impegno per salvaguardare e promuovere il patrimonio ita- loamericano? Dare voce alla comunità di connazionali ita- liani e italoamericani è il lavoro costante de L'Italo- Americano, il più antico e longevo giornale "etnico" degli Stati Uniti, e la ragione stessa per cui venne fondato. Se ripercorressimo a ritroso l ' i n c r e d i b i l e c a r r e l l a t a d i ritratti e storie italiane e ita- loamericane che hanno trova- to spazio sulle pagine del nostro-vostro giornale, ci stu- piremmo forse di quanti volti esprimono i grandi numeri che compongono la quinta comunità più grande degli Stati Uniti. Non riuscire a contare e a quantificare il contributo che tutte queste persone, più o meno note, hanno dato alla costruzione del nostro essere italoamericani oggi, è il risul- tato più importante. Dimo- stra nei fatti quanto vasto, diffuso, profondo, perdurante e tutt'altro che occasionale sia stato l'impatto della nostra cultura. L'impronta lasciata è c o s ì v a r i e g a t a c h e s p e s s o bastano pochi nomi per ren- d e r s i c o n t o d i c o m e o g n i campo sia stato e sia ancora profondamente influenzato dalla nostra vivace comunità. Da Guglielmo Marconi a Sal- vatore Ferragamo, da Robert D e N i r o a L a d y G a g a , d a Francesca Cabrini a Oriana Fallaci, da Arturo Toscanini a Fiorello La Guardia, da Frank Capra a Joe Dimaggio, da Candido Jacuzzi a Joe Petro- sino. Non c'è campo o epoca in cui qualche italiano non a b b i a l a s c i a t o u n s e g n o profondo nella nostra cultura italoamericana. Allo stesso modo, in molti casi basta un cognome a "tra- dire" le origini di un conna- zionale ma spesso è proprio chi lo porta a farne un vanto e questo, oggi, è possibile per- ché è cambiata radicalmente la percezione dell'italianità. In origine le cose andavano m o l t o d i v e r s a m e n t e e i n parte fu proprio per quello che il giornale nacque: quei "paesani" confinati nelle Lit- tle Italy erano emarginati, erano lavoratori ignoranti da sfruttare, gente rozza dai costumi umili, cucine povere dagli odori fastidiosi, immi- grati da demonizzare e punire a prescindere. Riuscire a dare loro spazio e voce su un gior- nale rappresentava già una potente forma di riscatto. Se possibile, la situazione peg- g i o r ò a n c o r a . D u r a n t e l a seconda guerra mondiale gli immigrati italiani, poveri pescatori o semplici minatori, divennero pericolosissimi "enemy aliens" da isolare e confinare. Una storia così vergognosa che anche per noi è rimasta segreta per decenni. Oggi invece, è la talentuosa e milionaria regina del pop Taylor Swift che vanta le ori- gini calabresi. Ma non è certo l a p r i m a s e s i p e n s a c h e Madonna fece lo stesso con le sue radici abruzzesi già negli anni '80 o Bruce Springsteen che nei concerti italiani riven- dica con orgoglio "Io sono del Sud Italia e qui a Napoli sono tornato a casa". Come non citare poi "The Voice" Frank Sinatra la cui mamma era genovese e il padre siciliano e che per tutta la carriera mai si dimenticò di sostenere la "sua" comunità italoamerica- na (come da 45 anni ci ricor- da la nostra Maria Gloria nella sua storica rubrica "Ita- lian Connections") o Dean Martin, suo amico e collega originario di Pescara. Che dire del cinema? Da Martin Scorsese coi nonni siciliani a L e o n a r d o D i C a p r i o , c o l n o n n o S a l v a t o r e f i g l i o d i immigrati casertani, da John Travolta col padre di origini siciliane come quello di Al Pacino, a Bradley Cooper coi n o n n i m a t e r n i i t a l i a n i a l 100%, senza dimenticare il punto di partenza: l'indimen- ticabile Rodolfo Valentino da Castellaneta, Puglia. I nomi e i talenti si spreca- no in ogni campo, dalla poli- tica alla scultura, dall'im- prenditoria alla scienza, dalla manifattura alla letteratura, dalla cucina e dall'enogastro- nomia all'automotive e all'ae- rospazio. M o l t i s s i m i n o n h a n n o ancora trovato spazio nel racconto collettivo e molti di voi, cari lettori, meritereste un primo piano analogo ai n o m i p i ù f a m o s i p e r c h é , come dimostrano le vostre vite e i vostri personali suc- cessi, i traguardi raggiunti dagli italoamericani e dagli L'impatto italiano sulla cultura americana: Buon Mese del Patrimonio Italoamericano! giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208 P.O.BOX 6528, ALTADENA, CA 91003 P.O.BOX 6528, ALTADENA, CA 91003

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