L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-17-2024

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29 GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q u a n d o u n oggetto prodot- to in serie tra- scende nell'ar- t e ? E q u a n d o un pezzo unico si oppone al c o n c e t t o d i s e r i a l i t à ? P e r l'ambasciatore del design ita- liano, l'architetto Roberto Palomba, l'interazione tra queste due idee definisce il concetto di contemporaneità. La convergenza tra design e arte è più che mai in atto e noi stiamo re-immaginando il rapporto tra produzione di massa e unicità, con l'innova- zione che al giorno d'oggi sta proprio nel fondere questi regni, aprendo nuove pro- spettive e possibilità creative. Roberto Palomba, co-fon- datore dello Studio Palomba Serafini nel 1994 a Milano, è da tempo in prima linea in questa conversazione. Lo stu- dio, noto per il suo lavoro nei settori dell'architettura, del- l'interior design, del design industriale, della moda e dello yacht design, è famoso per la sua capacità di fondere una visione contemporanea della s o c i e t à c o n u n a p r o f o n d a comprensione delle radici sto- riche e culturali del design. Palomba ha condiviso le sue intuizioni e i suoi 30 anni di esperienza durante una con- ferenza moderata presso lo showroom Lualdi di West Hollywood. L'evento, intitola- to "Vivere con l'arte. L'arte di vivere: From Design Object to A r t P i e c e - T h e B o u n d a r y Between Seriality and Uni- q u e n e s s " , h a e s p l o r a t o i l nesso tra design e arte con- temporanea, come illustrato nelle sue opere. 'Il nostro showroom di Los Angeles fa parte di una preci- sa strategia di internazionaliz- zazione che mira a creare luo- g h i d i n a r r a z i o n e c h e rappresentino la ricerca, la tecnologia e l'artigianalità che caratterizzano la nostra filo- sofia di design', spiega Chiara Lualdi, responsabile marke- ting. "Gli spazi Lualdi sono punti di incontro tra profes- sionisti e clienti finali, dove porte e sistemi si combinano per creare ambienti che rac- c o n t a n o l a t r a d i z i o n e d e l Made in Italy e valorizzano le potenzialità espressive di ogni progetto." All'evento ha partecipato anche il Console Generale d'I- talia a Los Angeles, Raffaella Valentini, che ha sottolineato l'importanza culturale del design italiano sulla scena mondiale. "Il design e l'arte contemporanea non sono solo espressioni di creatività", ha sottolineato Valentini, "ma anche potenti strumenti di diplomazia. Favoriscono il dialogo tra le culture e raffor- zano l'eccellenza dell'export italiano. Iniziative come que- sta di Los Angeles mettono in mostra lo spirito innovativo del Made in Italy, rafforzando l a p r e s e n z a d e l l ' I t a l i a n e l mondo e la sua leadership nei settori creativi". Italia e Los Angeles: Una storia di due spazi. Se l'Italia e Los Angeles condividono il clima mediterraneo e l'amore p e r l ' a r t e e l ' a r c h i t e t t u r a , Palomba nota una differenza fondamentale: il modo in cui le persone vivono lo spazio. "In Italia", ha detto," c'è un legame fisico con lo spazio, che sia una piazza, una faccia- ta o una fontana. A Los Ange- les il legame è emotivo. L'Ita- lia ha strati di storia che a volte devono essere riscoperti. Passiamo davanti al Colosseo e lo notiamo appena perché fa parte della nostra vita quoti- diana. Spesso si trascura ciò che è più vicino a noi". Le origini della serialità in i t a l i a n o . D e s i g n P a l o m b a traccia un interessante paral- lelo tra la cultura italiana e la nascita della produzione seria- le. "Il legame tra serialità e d e s i g n i n I t a l i a è n a t o d a influenze straniere", ha spie- gato. Durante il XVIII e il XIX secolo, i ricchi europei intra- prendevano il "Grand Tour" in Italia, un rito di passaggio che li esponeva al patrimonio arti- stico del Paese. Alla ricerca di souvenir da portare a casa, gli artigiani locali iniziarono a produrre in serie questi ogget- ti per soddisfare la domanda. "Le buone idee nascono quan- do c'è una forte richiesta", ha osservato Palomba. "Questa richiesta ha portato allo svi- luppo del design industriale, che è diventato una produzio- ne seria. I visitatori stranieri apprezzavano la bellezza e la qualità e questo ha dato vita a una tradizione in Italia". Dall'opulenza barocca al minimalismo. L'Italia è rino- mata per il suo artigianato, dagli intricati vasi di marmo agli iconici vetri di Murano. Ma il Paese è anche un mae- stro del design minimalista e moderno. Palomba non vede alcuna contraddizione tra questi estremi. "Il minimali- smo non è banalità. Si tratta di elevare l'essenza di un ogget- to. Quando si elimina la deco- razione, rimane la forma più pura di un'idea. Il minimali- smo è un'opportunità per tra- smettere un messaggio chiaro, u n ' e m o z i o n e a l l a v o l t a . È come scrivere un libro: ogni mobile è una parola e insieme raccontano una storia. Oggi siamo liberi di creare il nostro stile, piuttosto che seguirne uno prestabilito". Sfidare la propria creati- vità. Alla domanda relativa alla creazione di qualcosa di unico, Palomba ha dato una risposta sincera: "Per prima c o s a b e v o u n b i c c h i e r e d i vino", ha risposto ridendo. "Progettare, come guidare, viene naturale dopo 30 anni di esperienza. Ma con l'avanzare dell'età mi sono accorto di essere scivolato in una zona di comfort. So di poter progetta- r e u n o t t i m o d i v a n o o u n mobile da bagno, ma mi chie- do sempre: "Come posso fare meglio?". Ho iniziato a sfidare me stesso, spingendomi oltre i limiti di ciò che so di poter realizzare. La chiave della creatività è la costante auto- riflessione e il coraggio di sfi- dare i propri limiti". Per Roberto Palomba, i confini un tempo netti tra design e arte contemporanea si sono dissolti, proprio come le distinzioni che un tempo separavano gli stili culturali. Palomba ha raccontato come l'avvento di Internet abbia inaugurato una nuova era, che ha collegato persone, cul- ture e idee in modi prima impensabili. Questa fusione, ha spiegato, ha trasformato non solo la moda, ma anche il modo in cui le persone si avvi- cinano allo spazio e al design. "Prima pensavo che ogni cosa avesse il suo posto: questo era contemporaneo, quello era barocco e così via", riflette Palomba. "Ma oggi è diverso. Siamo liberi di mescolare le influenze. Posso indossare un bomber italiano, abbinarlo a elementi giapponesi e infran- gere regole come indossare scarpe senza calze. Allo stesso modo, le persone possono creare il proprio ambiente. Nessuno può più dirti che è sbagliato". Ma questa libertà comporta anche delle respon- sabilità. "La libertà è potente, ma richiede anche attenzione. È facile quando qualcuno ti dice cosa fare, ma quando le scelte sono tutte tue, devi essere ponderato". Il design moderno offre alle persone strumenti per plasmare i propri spazi, con- sentendo loro di esprimere storie personali attraverso gli oggetti e l'architettura che li circondano. Non si tratta solo di estetica, ma della libertà di prendere decisioni che defini- scono la propria identità. Ma cosa spinge questa passione per il design? Per Palomba non si tratta tanto di una grande vocazione, quanto piuttosto di trovare la propria strada attraverso gli errori. Riflettendo sulla sua giovi- nezza, Palomba ha raccontato i suoi primi giorni a Cagliari, sull'isola di Sardegna. Il suo percorso verso il design non è stato lineare. "Facevo gare di salto ad ostacoli", ha detto ridendo. Ma nella sua città non c'era una scuola di archi- tettura e la sua famiglia, per tenerlo vicino, gli comprò un cavallo per tenerlo occupato. Un anno dopo, vendette il cavallo e diede un ultimatum al padre: o poteva tenere i soldi e sostenere i suoi studi a Roma, o Palomba li avrebbe tenuti e sarebbe partito. Il padre, dopo aver riflettuto, scelse di aiutarlo a perseguire la sua passione. Una volta a Roma, Palomba ha scoperto l a s u a v e r a v o c a z i o n e n e l design. "A volte si capisce cosa si vuole solo sbaglian- do". Come designer profonda- mente consapevole dell'im- p a t t o a m b i e n t a l e d e l s u o lavoro, Palomba si avvicina alla sostenibilità con un misto di realismo e frustrazione. "La mia generazione, siamo onesti, ha fatto molti danni", ha detto. Il boom del dopo- guerra ha portato a un'era di produzione e consumo incon- trollati, e ora ne vediamo le conseguenze: inquinamento, rifiuti di plastica, crescenti problemi di salute". Palomba non esita a criticare la sua generazione per la sua ipocri- sia. "Parliamo di essere verdi, ma continuiamo a comprare cose che non sono eco-com- p a t i b i l i . I n d o s s i a m o u n a maschera verde, ma dietro di essa continuiamo a fare del m a l e " . N o n o s t a n t e c i ò , Palomba ripone la sua spe- ranza nelle nuove generazio- ni, in particolare in quella di sua figlia. "Sta crescendo con una consapevolezza diversa, e questo mi dà un po' di ottimi- smo". L'intersezione tra serialità e unicità: conversazione con Roberto Palomba Roberto Palomba durante la sua conferenza presso la Lualdi Showroom di Los Angeles (Foto: James Riva) LA COMUNITÀ DI LOS ANGELES

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