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GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2024 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Vino italiano, vendite raddoppiate negli States. Il più pop è il Prosecco Prosecco simbolo del made in Italy (© Isabella Ostelli | Dreamstime.com) Pasta e grano duro, emblema del made in Italy Export e produzione in costante aumento In crescita la filiera del grano italiano (© Al1962 | Dreamstime.com) L e vendite di vino italiano negli Stati Uniti sono più che raddoppiate in valore nell'ultimo ventennio, per un aumento del 148%, e nel 2024 potrebbero arrivare a sfiorare 1,9 miliardi di euro, il massimo di sempre. Ad affermarlo è un'ana- lisi della Coldiretti su dati Istat, diffusa in occasione dell'inaugu- razione del Vinitaly a Chicago, con la presenza del presidente nazionale Ettore Prandini e del- l'amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia. Nella fiera al Navy Pier della cit- tadina statunitense Coldiretti ha realizzato un grande stand por- tando il meglio delle produzioni d'eccellenza lungo lo Stivale, a testimonianza della straordinaria biodiversità che caratterizza il Vigneto Italia. Gli Usa sono il primo consu- matore mondiale di vino con 33,3 milioni di ettolitri, secondo l'analisi Coldiretti su dati Oiv, e per l'Italia rappresentano in valo- re il mercato più importante. Ma il Belpaese è anche il principale fornitore in volume degli States, con circa 450 milioni di bottiglie vendute. Circa un quarto è rap- presentato dal Prosecco, che risulta il più popolare tra i consu- matori americani, anche se sono ormai sempre di più le "etichet- te" delle diverse regioni che hanno acquisito notorietà tra i buongustai a stelle e strisce. Uno straordinario ambasciato- re del Made in Italy che ha un effetto traino anche sulle vacan- ze, tanto che il 90% dei turisti americani indica il vino e il cibo italiani come il primo motivo di scelta per passare le proprie ferie nel Belpaese, secondo un'indagi- ne realizzata da Coldiretti e dalla piattaforma specializzata I Love Italian Food (Ilif), associazione no profit che ha come mission il far conoscere e difendere la vera cultura enogastronomica italiana nel mondo. "Il vino, i vigneti e i viticolto- ri portano con sé arte, storia, cul- tura, tradizioni, convivialità, ter- ritori, paesaggi, biodiversità, tutela dell'ambiente, enoturismo. Un patrimonio da difendere su tutti i mercati, per il quale auspi- chiamo un sostegno attivo anche da parte dell'Europa" ha detto il presidente Coldiretti Prandini. "L'obiettivo è stabilire un canale di comunicazione perma- nente per informare ed educare i consumatori americani sul per- ché il vino italiano è così diverso dagli altri vini prodotti nel mondo, grazie alla sua grande diversità varietale, alla variabilità ambientale e a millenni di cultu- ra e tradizione, oltre a una asso- luta sostenibilità delle tecniche di produzione" ha detto l'ad di Filiera Italia Luigi Scordamaglia. L e esportazioni agroalimen- tari crescono dell'8% nel 2024 in controtendenza rispetto al dato generale, che vede una sostanziale stagnazione dei movimenti (-0,6%), nono- stante le tensioni internazionali e il rischio di nuovi blocchi. E' quanto emerge sui nuovi dati Istat relativi al commercio estero nei primi otto mesi dell'anno rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel periodo gennaio-ago- sto il valore delle esportazioni di cibo tricolore ha superato i 45 miliardi di euro, con la concreta possibilità di raggiungere quota 70 miliardi per la fine dell'anno, se il trend di crescita dovesse proseguire. La crescita più sensibile – rileva Coldiretti – si registra verso i paesi Extra Ue, con un +14%, che scende al +4% se si considera la sola Unione Europea. La Germania resta il primo mercato di sbocco dei pro- dotti alimentari italiani (+3,6%), tallonata dagli Stati Uniti grazie anche a un aumento delle espor- tazioni del 19% nei primi otto mesi. Lieve incremento anche per la Francia e il Regno Unito, mentre per Russia e Cina si regi- stra un +21% e un +17%. Un risultato che potrebbe ulteriormente aumentare se l'Italia riuscisse a colmare il gap logistico che costa oltre 90 miliardi l'anno, di cui 9 solo per l'agroalimentare a causa di infra- strutture inefficienti e totalmente sbilanciate a favore del trasporto su gomma. Basti ricordare che il costo medio chilometrico nazio- nale per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro/ chilo- metro, più alto di Paesi come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilome- tro) secondo Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. I dati sono progressivi e ten- denziali. L'export alimentare era cresciuto già a luglio, il doppio (+15,7%) rispetto al dato genera- le. Un vero e proprio boom si era registrato in particolare proprio sul mercato americano dove l'e- nogastronomia tricolore aveva fatto segnare un incremento del 30% anche se la crescita a dop- pia cifra contraddistingueva anche i mercati di Francia (+11%), Gran Bretagna (+15%), Cina (+18%) e Russia (+28%), mentre la Germania si "fermava" a un +9%. Un successo sul quale pesa il "fardello" del falso Made in Italy agroalimentare che nel mondo vale oggi 120 miliardi di euro. Agroalimentare italiano negli Usa export a +19% R oma ha ospitato il primo World Durum and Pasta Forum, con cui si celebra l'eccellenza della filiera agroali- mentare italiana, con un focus su due dei suoi simboli più iconici: il grano duro e la pasta, emblemi della tradizione culinaria nazio- nale. Un evento di portata inter- nazionale che ha riunito i princi- pali attori della filiera, dai pasti- fici e molini ai trader e stoccato- ri, provenienti da Nord America, Turchia, Unione Europea, Nord Africa, Kazakistan e regione del Mar Nero, insieme a economisti e rappresentanti istituzionali, con l'obiettivo di discutere le sfide e le opportunità per il futuro del- l'industria agroalimentare. Per il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, "pasta e grano duro sono straor- dinari ambasciatori del nostro Paese nel mondo, di uno stile di alimentazione che è anche stile di vita. L'eccellenza della nostra filiera agroalimentare ha contri- buito grandemente al successo di questa eccezionale espressione del saper fare italiano nel mondo". Nel 2023, le esportazio- ni agroalimentari del nostro Paese hanno raggiunto il livello record di 63 miliardi di euro, con una crescita del 7%. Una linea tendenziale che si conferma nei primi sei mesi del 2024, che hanno fatto registrare un ulterio- re incremento del 7,5%. Come ha detto Lorenzo Galan, direttore generale dell'Agenzia Ice, "non si deve dimenticare il ruolo fondamenta- le degli agricoltori. È grazie a loro che siamo in grado di porta- re su mercati internazionali un prodotto di alto livello come la pasta". Presentati anche gli sce- nari e le analisi dei principali mercati esteri, con un focus par- ticolare su Nord America, Turchia, Kazakistan e altre regioni d'Europa. La domanda globale di pasta, ha superato i 16 milioni di ton- nellate annue. L'Italia, principale produttore europeo di grano duro con oltre 1,3 milioni di ettari col- tivati, contribuisce con circa il 25% del frumento utilizzato nella produzione mondiale di pasta, un settore che genera oltre 5 miliar- di di euro l'anno e sostiene migliaia di posti di lavoro.