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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 31 OTTOBRE 2024 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI M atera è nota p e r l a s u a architettura s c o l p i t a nella pietra e il suo patrimonio culturale unico, ma non è per questo che la città è finita sulle prime pagine dei giornali italiani negli ultimi tempi. Dopo esse- re stata Capitale Europea della Cultura nel 2019, Mate- ra ha ricevuto molta attenzio- ne nazionale e internazionale, soprattutto grazie ai Sassi. Anche prima di allora, il suo incredibile patrimonio e la sua architettura sono diventa- ti parte della Lista del Patri- monio Mondiale dell'UNE- SCO. Ora, potrebbe aprirsi un nuovo capitolo della storia di Matera, con alcune persone che chiedono un referendum per consentire alla città di diventare parte della Puglia. La proposta, avviata dagli ex senatori Corrado Danzi e Tito Di Maggio, è radicata nella convinzione che la fio- r e n t e e c o n o m i a p u g l i e s e potrebbe fornire a Matera una migliore piattaforma per la crescita e lo sviluppo delle infrastrutture. Tuttavia, il potenziale trasferimento ha scatenato discussioni in città, evidenziando sia i benefici previsti che i possibili svan- taggi di tale cambiamento. Matera è una delle città più antiche d'Italia abitate inin- terrottamente, con origini che risalgono al Paleolitico. Nota come la "Città dei Sassi", è famosa per una vasta rete di antiche abitazioni rupestri, chiese e monasteri scavati direttamente nelle rocce cal- caree, i Sassi. Come accennato, la spinta per l'annessione di Matera alla Puglia è stata guidata da Corrado Danzi e Tito Di Mag- gio, fondatori dell'associazio- ne Matera Terra d'Otran- to. Nell'ottobre 2024, hanno presentato una richiesta uffi- ciale al Consiglio comunale di Matera per avviare un refe- rendum sulla questione. La proposta, sostenuta da oltre 60 firme, pone una domanda semplice ma consequenziale: "Il territorio del Comune di Matera dovrebbe essere sepa- rato dalla regione Basilicata p e r u n i r s i a l l a r e g i o n e Puglia?". Secondo Danzi e Di Maggio, le motivazioni di questa proposta risiedono sia nelle dinamiche economiche che politiche; il capoluogo della Basilicata, Potenza, è stato criticato per aver con- centrato potere amministrati- vo e risorse, spesso a spese di M a t e r a . G l i e x s e n a t o r i sostengono che il passaggio di Matera alla Puglia potrebbe aiutarla a sfruttare lo slancio economico di città come Bari e Lecce e creare nuovi proget- ti infrastrutturali e opportu- nità commerciali. Inoltre, cre- dono che Matera potrebbe integrarsi meglio con le vicine città pugliesi di Altamura e Gravina, con cui condivide già la vicinanza geografica e i legami culturali. L'argomento economico per la transizione di Matera, d'altro canto, si concentra sulla recente crescita della Puglia nel settore turistico, infrastrutturale e culturale. Nell'ultimo decennio, il tacco d'Italia si è trasformato in una destinazione turistica di prim'ordine, con città come Alberobello e Bari che attrag- gono milioni di visitatori ogni a n n o . L ' a m m i n i s t r a z i o n e regionale ha investito in gran- di infrastrutture turistiche, tra cui aeroporti, hotel e siti culturali, che hanno creato un sistema di supporto di alta qualità per le imprese turisti- che. I sostenitori sostengono c h e u n e n d o s i a l l a P u g l i a , Matera potrebbe sfruttare queste risorse per rafforzare il proprio settore turistico, che ha già mostrato un potenziale significativo dopo la designa- zione di Capitale culturale. Un altro vantaggio include un potenziale "effetto domi- no" per cui l'integrazione di Matera in Puglia potrebbe ispirare collaborazioni regio- nali più efficaci e maggiori investimenti nelle aree limi- trofe di Basilicata e Puglia: gli sforzi di collaborazione con Altamura e Gravina potrebbe- ro migliorare ulteriormente l'attività economica e guidare iniziative incentrate sul pae- saggio calcareo unico della regione e sui monumenti sto- rici. Il passaggio di una città da una regione italiana a un'altra è , t u t t a v i a , u n p r o c e s s o legale e burocratico com- plesso, che richiede molte- plici passaggi e un sostanziale supporto pubblico. Secondo la legge italiana, una volta che il Consiglio comunale appro- va la fattibilità del referen- d u m , D a n z i e D i M a g g i o avranno 60 giorni per racco- gliere le firme necessarie dai residenti registrati di Matera. Se il referendum procede, un voto locale dovrebbe aver luogo entro 120 giorni dalla presentazione delle firme, con l'esito che alla fine necessiterà dell'approvazione del Parla- mento italiano. La proposta ha scatenato il dibattito tra i cittadini di Matera e i politici locali, con i sostenitori che la vedono come un'opportunità p e r r i d u r r e l e r e s t r i z i o n i amministrative della Basilica- ta e gli oppositori che metto- no in guardia dalle potenziali conseguenze. Le principali preoccupazioni includono gli ostacoli burocratici che ogni transizione regionale com- porta e la potenziale perdita dello status di Matera come capoluogo di provincia all'in- terno della Basilicata. Anche se ambiziosa, l'idea di spostare i confini regionali non è senza precedenti: nel 2017, ad esempio, la città di Sappada è passata con suc- cesso dal Veneto al Friuli- Venezia Giulia. Similmente a Matera, i residenti di Sappada hanno visto il cambiamento c o m e u n ' o p p o r t u n i t à p e r beneficiare di un'economia r e g i o n a l e e d i u n q u a d r o amministrativo più vantag- giosi. Il processo referendario h a o t t e n u t o u n s o s t e g n o schiacciante dai residenti di Sappada e, sebbene la transi- zione abbia presentato alcune sfide amministrative iniziali, alla fine ha fornito alla loca- lità migliori opportunità eco- n o m i c h e a l l ' i n t e r n o d e l l a nuova regione. Un caso più complesso si è verificato in Valmarecchia, dove sette città sono passate dalle Mar- che all'Emilia-Romagna nel 2009, un cambiamento moti- vato da considerazioni sia economiche che infrastruttu- rali, poiché le città volevano far parte delle reti di traspor- to e commerciali meglio svi- luppate dell'Emilia-Romagna. T u t t a v i a , i l p r o c e s s o h a richiesto anni per essere com- pletato. Danzi e Di Maggio sono convinti che il cambiamento s a r e b b e v a n t a g g i o s o p e r Matera, ma i critici sono rapi- di nel sottolineare che la città potrebbe perdere importanti privilegi lasciando la Basilica- ta. Come capoluogo di pro- vincia all'interno della regio- ne, Matera ha un ruolo di primo piano nel suo panora- ma politico ed economico, ma il passaggio alla Puglia signifi- cherebbe sacrificare questo s t a t u s p r o v i n c i a l e , i l c h e p o t r e b b e r i d u r r e l a s u a influenza e spostare l'atten- zione amministrativa sulle città pugliesi più grandi. Inol- tre, alcuni abitanti temono c h e l a s c i a r e l a B a s i l i c a t a potrebbe comportare la per- dita di finanziamenti specifici e i n i z i a t i v e c u l t u r a l i c h e hanno storicamente sostenu- to lo sviluppo di Matera come p o l o c u l t u r a l e . U n ' a l t r a preoccupazione è l'impatto s u l s e t t o r e t u r i s t i c o d e l l a Basilicata, poiché Matera è un'attrazione significativa per i visitatori della regione: se Matera passasse alla Puglia, l'industria turistica della Basi- licata potrebbe soffrirne, per- dendo potenzialmente un'at- trazione primaria che porta sia entrate che visibilità alla regione. Questa decisione molto importante spetterà, in ulti- ma analisi, ai cittadini di Matera, che potrebbero pre- sto avere l'opportunità di pla- smare il futuro della città attraverso uno storico refe- rendum. Non sarà una deci- sione facile, poiché dovranno soppesare la promessa di cre- scita economica e integrazio- ne con il patrimonio e le rela- zioni consolidate che hanno a l u n g o d e f i n i t o i l r u o l o d i Matera in Basilicata. Una veduta serale di Matera. Alcuni pensano che la città dovrebbe unirsi alla Puglia (Photo: Rudi1976/Dreamstime) Il potenziale passaggio di Matera alla Puglia: un balzo audace per l'iconica "Città dei Sassi" italiana