L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-14-2024

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GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2024 www.italoamericano.org 7 L'Italo-Americano IN ITALIANO | d e l c a r i s m a t i c o M a r c e l l o Mastroianni diretti da Vitto- rio De Sica. Loren ha saputo coniugare in modo unico il suo fascino concreto e l'in- negabile magnetismo con ruoli che spaziavano dall'in- tenso al leggero. " C r e d e t e m i , n e s s u n o è più adatto della persona che s t o p e r p r e s e n t a r e p e r a c c o m p a g n a r c i e m o t i v a - mente nel resto della sera- ta", ha detto Edoardo Ponti parlando della madre. "Que- sta persona, nei suoi 90 anni su questa terra, ha affronta- to tempeste e vissuto gli alti e bassi della storia umana in m o d i c h e p o s s i a m o s o l o immaginare. Stasera, come per tutto questo mese, cele- briamo la vita e il valore di un'artista incomparabile il c u i t a l e n t o , a u t e n t i c i t à , umanità e, sì, bellezza, sono diventati un faro di luce, non solo per la sua natale Italia, ma per il mondo inte- ro. Quella luce che emana c o n n a t u r a l e z z a è l a l u c e della sua saggezza, che ci incoraggia a credere in noi stessi anche quando è diffi- cile. È la luce di un talento che ci commuove, ci fa ride- re e ci spinge ad abbracciare la nostra empatia. È la luce della dignità e del coraggio che brilla attraverso il suo esempio: non ha mai rinne- gato né dimenticato le sue radici napoletane, né ha mai permesso che il richiamo della fama le sottraesse l'i- dentità. È una vera stella, non per il successo, ma per la semplicità eterna e lumi- nosa che trasmette in ogni sguardo e in ogni gesto". Vincitrice di un Premio Oscar come Miglior Attrice per il suo ruolo in La cio- ciara (1960), fu con lei che per la prima volta un premio alla recitazione venne asse- gnato ad una performance non in lingua inglese, Loren ha anche ricevuto un Oscar alla carriera nel 1990. Nel f i l m d r a m m a t i c o d e l l a Seconda Guerra Mondiale di V i t t o r i o D e S i c a , L o r e n interpreta la vedova italiana Cesira, che lascia Roma con la figlia Rosetta (Eleonora Brown) quando la città viene attaccata dalle forze alleate. La vittoria all'Oscar arrivò dopo che Loren aveva lotta- to per interpretare il ruolo della madre invece di quello della figlia. E sebbene non fosse presente al momento della vittoria, Cary Grant le disse che aveva vinto. "È un privilegio poterla chiamare madre, amica, col- laboratrice professionale", ha proseguito il figlio Edoar- do. "Mi rendo conto di quan- to sia stato fortunato a gode- r e d e l l a s u a l u c e s i n d a quando sono nato, una luce che, grazie alla sua umiltà e generosità, mi ha aiutato a diventare l'uomo che sono oggi, senza mai farmi sentire offuscato dalla vastità della sua presenza. Questa è lei: una luce che non proietta nemmeno un'ombra. Poche persone hanno trovato le parole giuste per catturare l'essenza di una donna così unica. Roberto Benigni una volta disse che lei è senza tempo e duratuta come la c i t t à d i R o m a , c h e i l s u o v o l t o è i c o n i c o q u a n t o i l Colosseo, le sue gambe lun- ghe come l'Appia Antica, famosa quanto la Torre di P i s a , e i l s u o s o r r i s o p i ù accecante del sole siciliano". La retrospettiva ha inclu- so film raramente proiettati n e g l i S t a t i U n i t i , come Miseria e nobiltà di Mario Mattoli e Il segno di Venere di Dino Risi, accan- to a titoli come Ieri, oggi e d o m a n i , M a t r i m o n i o all'italiana e Una giorna- ta particolare, che hanno segnato le sue storiche colla- borazioni con Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni. Sono state presentate anche tre nuove versioni restaurate i n 4 K c u r a t e d a Cinecittà: L'oro di Napo- l i d i D e S i c a ; S a b a t o , d o m e n i c a e l u n e d ì d i Lina Wertmüller, che avrà la sua prima mondiale nella versione televisiva originale, basata sulla commedia di De Filippo; e Peccato che sia una canaglia di Alessan- d r o B l a s e t t i , u n f i l m c h e segna un doppio debutto per l'attrice: il suo primo ruolo importante e il suo primo film insieme a Mastroianni. Mentre la serata si con- cludeva, l'impatto della car- riera di Loren si percepiva più che mai presente, non solo attraverso le immagini s u l l o s c h e r m o , m a a n c h e attraverso le parole di suo figlio Edoardo, che ha offer- to uno sguardo sulla donna dietro l'attrice famosa: una madre, un'amica e una fonte d i f o r z a c h e n o n h a m a i perso di vista chi è. U n p e n s i e r o e m e r g e all'improvviso. Un pensiero che definisce chiaramente i suoi film come un viaggio nel tempo con una persona, persino un'amica, che com- prende veramente gli alti e bassi della vita. È allora che le parole di Roberto Benigni tornano alla mente ancora una volta: Sophia, duratura come Roma stessa, il suo sorriso simbolo di bellezza e resilienza. A 90 anni, rimane un'ispirazione, un prome- moria che eleganza e genti- lezza sono ancora più pre- ziose quando vanno di pari passo. Sophia ha dato tanto al mondo e questa celebrazio- ne è sembrata un piccolo gesto per restituirle qualco- sa. NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ "Quando ero una bambina a Pozzuoli, tanto tempo fa, durante la Seconda Guerra Mondiale, la mia realtà era fatta di paura e fame. Il cinema era la mia finestra su un mondo fiabesco, dove entrambe sparivano. È diventato la mia casa." Sophia Loren CONTINUA DA PAGINA 5 Sophia Loren durante il suo discorso all'Academy Museum e, in basso a sinistra, con la Console Generale Raffaella Valentini. Photo: Academy Museum Foundation. Photo by: Andrew Ge

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