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GIOVEDÌ 14 NOVEMBRE 2024 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT I l Campionato è ufficialmente senza padroni. Il Napoli - che sembrava partito di slancio e in grado di fare il vuoto alle pro- prie spalle - ha rallentato e oggi, dopo la dodicesima giornata, è sì primo, ma solo con un punto di vantaggio sul gruppetto delle 4 seconde. Questa 'magnifica incertezza' è un unicum, visto che non accade in nessuno degli altri principali campionati (in Francia domina il solito Psg, in Germania sembra sia tornata l'e- gemonia del Bayern, in Inghilterra il Liverpool ha preso il largo e in Spagna il Barcellona ha sorpreso tutti) e non è tipico nemmeno per la Serie A: bisogna tornare al 1993 per avere, nella parte alta della classifica, sei squadre racchiuse in due punti. IL RITORNO DEL RE - Antonio Conte è uno specialista della Serie A: le competizioni di lungo corso sono il suo 'pane'. Inevitabile che, con il ritorno del 'Re' dei campionati, già in estate, il Napoli godesse di grande credi- to. La non partecipazione alle Coppe, poi, è un altro elemento di cui si deve tener conto: gli Azzurri potranno giocare meno e allenarsi di più, risparmiando preziose energie psico-fisiche e concentrandosi su un singolo, grande obiettivo. Va anche citata la grande campagna acquisti ope- rata dai campani e che fa sogna- re: è sì partito Osimhen, ma Lukaku, Gilmour, Buongiorno, Neres e McTominay, in Serie A, possono essere dominanti. Però non ci si può dimenticare della disastrosa scorsa stagione. Le scorie di un'annata 'maledetta' ci sono e rappresentano il rischio maggiore per Conte e i suoi: quando arriveranno momenti dif- ficili, l'ambiente partenopeo dovrà essere bravo a 'scacciare i fantasmi' del recente fallimento, per evitare pericolose spaccature che, nel passato, sono spesso accadute. GASP A MILLE ALL'ORA - L'Atalanta continua a correre. Sana dal punto di vista societa- rio, con enormi disponibilità sul mercato e in possesso di una rosa ricca e profonda, la 'Dea' non ha intenzione di smettere di stupire. Gasperini è garanzia di gioco collaudato, intensità fuori scala e massimo impegno. La Champions potrebbe drenare energie ma, più che altro, l'Atalanta dovrà prestare atten- zione ai 'cali di concentrazione': passaggi a vuoto (spesso contro avversari poco blasonati) che, negli ultimi anni, sono frequente- mente capitati e hanno pesato moltissimo sulla classifica. RIVOLUZIONE VIOLA - Dopo un avvio con il freno a mano tirato, Palladino ha tattica- mente rivoluzionato la Fiorentina (passando dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1) e - oliati gli ingranaggi e comple- tato l'adattamento dei tanti nuovi arrivi (lui compreso) - la squadra ha spiccato il volo, centrando addirittura 6 vittorie di fila in Campionato. Questo rendimento, in virtù di una rosa attrezzatissi- ma, può sorprendere solo i più distratti. E va ricordato come, per via di un brutto infortunio, in questo periodo d'oro, sia manca- to Gudmundsson, l'acquisto più importante del calciomercato estivo: quando l'islandese rien- trerà se ne dovrebbero vedere delle belle. Claudio Lotito (Ph© Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) senza giusta causa (Hermoso e soprattutto Hummels) che hanno creato imbarazzi, le dichiarazioni di positività che cozzavano con i verdetti del campo, i tanti scontri con i leader dello spogliatoio. Tutti elementi che hanno por- tato a prestazioni molto negative, con una Roma che ha sempre faticato a fare risultato e che ha collezionato cadute clamorose. IN CERCA DI NORMA - LITÀ - Ad oggi la Roma ha disperatamente bisogno di nor- malità. La priorità deve assoluta- mente essere quella di rasserena- re un ambiente che, in pochi mesi, è passato dall'euforia allo sconforto totale. Anche perché, mentre scriviamo, la zona retro- cessione dista solo 4 punti e si sa come nel calcio, in queste 'sta- gioni stregate', basti poco per sprofondare in 'secche' nemme- no immaginate in estate. Questo percorso di risana- mento non potrà che partire dalla scelta del terzo allenatore stagio- nale. Affidarsi a tecnici senza nessuna conoscenza della Serie A, dell'ambiente romano e della squadra potrebbe essere un errore fatale. Così alla fine, sembra che abbia prevalso il buon senso: Claudio Ranieri avrebbe accetta- to di ritornare ad allenare (dopo l'apparente ritiro, che aveva fatto seguito alla salvezza centrata lo scorso anno, a Cagliari) solo per amore della Roma. E 'Sir Claudio' potrebbe realmente rap- presentare l'ultima speranza della Roma: se anche un uomo della sua classe, del suo carisma, della sua esperienza (e - cosa importantissima - così ben voluto dal popolo giallorosso) dovesse fallire, significa che il futuro della Roma pare davvero quanto- mai fosco. PROSEGUE DA PAG 38 Obiettivo Serie A. Tra incertezze, sorprese e delusioni, il campionato italiano è senza padroni FAME INTER - L'Inter pos- siede l'organico più forte della Serie A ma, in questa prima parte della stagione, sembra aver perduto un po' di quel furore agonistico che l'ha resa domi- nante. Pare che i Nerazzurri abbiano meno 'fame' di vittorie rispetto al passato. C'è chi ipo- tizza che possa essere distratta dalla Champions - in cui potreb- be essere competitiva - ma, almeno in questa prima fase, Inzaghi ha applicato il turnover in Europa: l'obiettivo più credi- bile sembra sempre essere la conferma in Campionato. Certo Bisognerà vedere come affronte- ranno le prime difficoltà ma, per il momento - complice anche la crisi della Roma -, il popolo biancoceleste è euforico. LA JUVE NON BRILLA, MA È SOLIDA - Diciamolo: vista l'importante campagna acquisti e l'arrivo di un 'giochi- sta' come Motta, ci si aspettava una Juve più brillante e spettaco- lare. Invece, tutto è ripartito dalle piste battute sotto la guida di Allegri: solidità, organizzazione e difesa imperforabile. Sino al pirotecnico 4-4 di San Siro con- tro l'Inter, la Juve aveva subito un solo gol: impressionante. Oggi le reti al passivo sono 7: comunque la miglior difesa del torneo. Quel che manca, sono fluidità di gioco e facilità di rea- lizzazione, ma i cambi in organi- co sono stati tanti e i nuovi prin- cipi di gioco si discostano da quelli del passato. Servirà tempo, ma la Juve c'è. LE GRANDI DELUSE - Milan (a -8) e Roma (addirittura a -13) sono le grandi deluse. Dei Giallorossi parliamo approfondi- tamente proprio in questo nume- ro: sono una bella squadra, sep- pur con qualche equivoco di troppo nella costruzione della rosa, ma pagano pesantemente i tentennamenti societari. Quanto al Milan, i problemi sono davve- ro troppi per consentire un'anali- si puntuale in poche righe. Non bastano vittorie roboanti (nel derby, in casa del Real Madrid) per nascondere i limiti caratteria- li, difensivi e tecnico-tattici di una squadra che non riesce a confermare i progressi che lascia intuire. Con questo andamento, anche il piazzamento Champions potrebbe essere problematico. serve ritrovare la tradizionale cattiveria sportiva. LA LAZIO SOGNA - Una storia bellissima. Persi i leader storici (Immobile, Luis Alberto) e rinforzata la rosa con nomi non di primissimo piano, la Lazio, agli ordini di un ispiratissimo Baroni (che si conferma uno dei tecnici italiani più versatili e pre- parati), sta sognando. Il gruppo è compattissimo, l'ambiente è cari- co e le tensioni tra i tifosi e Lotito paiono essere passate in secondo piano. Le vittorie conse- cutive, tra Europa League e Campionato, sono arrivate a sei. Il tecnico Claudio Ranieri (Ph© Agenzia LiveMedia | Dreamstime.com) STEFANO CARNEVALI