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25 GIOVEDÌ 28 NOVEMBRE 2024 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I n un recente articolo pubblicato su Food Navigator, Oliver Morrison ha esplo- rato la continua lotta dell'Italia tra la conservazio- ne del suo patrimonio gastro- nomico di fama mondiale e l'adozione dell'innovazione tecnologica alimentare. L'ar- ticolo evidenzia una crescen- te tensione all'interno del set- t o r e a g r o a l i m e n t a r e d e l Paese, in particolare alla luce d e l d i v i e t o p r o p o s t o d a l governo agli alimenti sinteti- ci, tra cui carne, pesce e latte coltivati in laboratorio, che ha suscitato polemiche e por- tato molti ad accusare la lea- dership italiana di essere anti-innovazione. Morrison, tuttavia, sostiene che il Paese rimane un attore chiave nei progressi tecnologici all'in- terno dell'industria alimenta- re e spiega perché in detta- glio. Nonostante i titoli accatti- vanti del divieto proposto dall'Italia, spiega, il Paese ha investito attivamente nell'in- novazione tecnologica agroa- limentare: ad esempio, il mercato italiano dell'Agricol- tura 4.0 è cresciuto in modo significativo, con un valore riportato di 2,1 miliardi di euro nel 2022. Oltre a ciò, il l a n c i o d e l V e r o n a A g r i Food Innovation Hub ha posto l'Italia all'avanguardia negli sviluppi sostenibili e innovativi nella produzione a l i m e n t a r e : s o s t e n u t a d a attori privati come UniCredit e Confindustria, l'iniziativa enfatizza l'imprenditorialità, l'occupazione di alta qualità e lo sviluppo di soluzioni all'a- vanguardia per contrastare le sfide ambientali come la sic- cità e la crisi energetica. In altre parole, un progetto alta- mente impegnato e moderno, molto in linea con l'attuale interesse per la sostenibilità e la tutela ambientale. L ' a r t i c o l o d i M o r r i s o n tocca anche il concetto di start-up, food-tech ed ecosi- stemi imprenditoriali in Ita- lia. Questi settori offrono un enorme potenziale per com- binare tradizione e innova- zione. Investendo nell'agri- c o l t u r a d i g i t a l e , n e l l ' agricoltura di precisione e nelle nuove tecnologie ali- mentari, abbiamo l'opportu- nità di guidare la creazione di sistemi alimentari più soste- nibili ed efficienti, pur rima- nendo fedeli ai sapori e alla qualità che rendono la cucina italiana un'icona. Equilibrio tra tradizio- ne e innovazione Gli italiani, lo sappiamo tutti, sono immensamente orgogliosi del loro patrimo- n i o a l i m e n t a r e . L a d i e t a mediterranea, ad esempio, è riconosciuta a livello mon- diale come uno dei modelli alimentari più sani e l'Italia è ampiamente considerata un simbolo di eccellenza nella gastronomia. Tuttavia, come nota giustamente Morrison, affidarsi esclusivamente alla nostra reputazione tradizio- nale potrebbe essere troppo riduttivo per un Paese in cui il cibo svolge un ruolo così significativo nell'economia. Con il sistema agroalimenta- re italiano che rappresenta il 25% del suo Pil e impiega oltre quattro milioni di per- sone nella sua filiera, è chiaro che il cibo non è solo una questione di cultura, ma un motore economico fonda- mentale per il Paese, legato al turismo, ai mercati di espor- tazione e al prestigio su scala globale. In questo senso, il divieto proposto agli alimenti sinteti- ci può sembrare un modo per proteggere le tradizioni italia- ne, ma solleva anche dubbi sul fatto che questa posizione protezionistica rischi di ren- dere il Paese obsoleto in un mercato globale in rapida evoluzione. L'Italia non può permettersi di voltare le spal- le all'innovazione, soprattut- to nel settore agroalimentare, che è sempre più plasmato da nuove tecnologie come i pro- dotti coltivati in laboratorio e iniziative di sostenibilità. L a t r a d i z i o n e c o m e piattaforma per il pro- gresso Una delle sfide che affron- t i a m o c o m e i t a l i a n i è l a nostra tendenza a vedere la tradizione come statica, qual- cosa che deve essere preser- v a t a e s a t t a m e n t e c o m e è sempre stata. Ciò è partico- larmente vero quando si trat- ta di cibo, dove ricette e pra- tiche vengono tramandate di generazione in generazione con poco spazio per modifi- che. Tuttavia, la tradizione non deve essere in conflitto c o n l ' i n n o v a z i o n e : p u ò e dovrebbe servire come base per la crescita e il progresso, consentendoci di portare la nostra ricca storia nel futuro. In altre parole, una mentalità lungimirante non significa che dovremmo abbandonare le nostre radici culinarie, ma p i u t t o s t o c h e d o v r e m m o espanderle, utilizzando la tecnologia per migliorare l'ef- ficienza, la sostenibilità e per- sino il sapore. U n s e t t o r e a g r o a l i - m e n t a r e o r i e n t a t o a l futuro Il mondo sta cambiando rapidamente, con il cambia- mento climatico, la scarsità di risorse e le preferenze dei consumatori in evoluzione che mettono pressione al set- tore agroalimentare. L'Italia, che è orgogliosa delle sue tra- dizioni culinarie, deve essere all'altezza di queste sfide. Come sottolineato da Morri- son, le start-up e gli hub di ricerca come il Verona Agri Food Innovation Hub stanno lavorando per trovare delle s o l u z i o n i , m a c ' è a n c o r a molto da fare per garantire che l'Italia rimanga un attore competitivo sulla scena mon- diale. Una delle conclusioni chiave dell'articolo di Morri- son è l'idea che innovazione e tradizione non si escludono a vicenda: le tradizioni alimen- tari italiane si sono sempre evolute, sia attraverso l'intro- duzione di nuovi ingredienti con le rotte commerciali sia attraverso l'adozione di tecni- che di cucina moderne. La chiave ora è continuare que- sta evoluzione abbracciando i n n o v a z i o n i c h e p o s s a n o aumentare la sostenibilità, migliorare la produttività e creare nuove opportunità di c r e s c i t a , m a n t e n e n d o comunque gli elementi fon- damentali che rendono la cucina italiana così amata in tutto il mondo. Sembra evidente che l'Ita- lia debba trovare un equili- b r i o t r a l a c o n s e r v a z i o n e delle sue tradizioni culinarie e l'apertura al futuro del cibo, ma decisioni come la propo- sta di vietare i cibi sintetici, pur essendo ben intenzionate nel loro sforzo di proteggere la reputazione gastronomica del Paese, rischiano anche di limitare il potenziale di cre- scita del settore agroalimen- tare. Come nazione con un legame così radicato con il cibo, dobbiamo riconoscere c h e l ' i n n o v a z i o n e n o n è nemica della tradizione, anzi, è la chiave per mantenere viva e prospera la nostra cul- tura alimentare di fronte a nuove sfide. Investendo in nuove tec- nologie, supportando le start- up di tecnologia alimentare e promuovendo uno spirito imprenditoriale, l'Italia può continuare a essere leader sia nell'eccellenza gastronomica che nell'innovazione dell'in- dustria alimentare; la dieta mediterranea sarà sempre una pietra angolare della nostra identità culinaria, ma ciò non significa che dovrem- mo evitare di esplorare nuove strade che ci consentano di portare quella tradizione nel 21° secolo. Il futuro del cibo i t a l i a n o d o v r e b b e e s s e r e quello in cui il passato e il presente lavorano insieme per creare qualcosa di ancora più straordinario. L'Italia tra innovazione e tradizione alimentare nel XXI secolo Per rimanere sempre attuale, la cucina italiana deve credere sia nella tradizione che nell'innovazione (Photo: Alphaspirit/Dreamstime) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO PERSONAGGI