L'Italo-Americano

italoamericano-digital-12-26-2024

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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 26 DICEMBRE 2024 LA VITA ITALIANA TRADIZIONI STORIA CULTURA S e Natale è la festa in cui tutti ci sen- tiamo più buoni e siamo più pro- pensi a credere nei miracoli -cosa ben diffi- cile al giorno d'oggi con tutte l e g u e r r e c h e c i s o n o n e l mondo- a uno possiamo cre- dere: il salvataggio nel cana- le di Sicilia di una bambina di undici anni, partita dalla Tunisia e scampata miraco- losamente all'annegamento p o i c h é a g g r a p p a t a a d u e camere d'aria e con indosso un giubbino di salvataggio e, ancor di più, alla stessa sorte toccata non soltanto al fra- tello ma anche ad altri qua- rantaquattro "passeggeri", migranti, di un barchino di metallo affondato nello stes- so Mediterraneo che le ha risparmiato la vita. Grazie all'intervento dell'equipag- gio del Trotamar III della ONG Compass Collective la b a m b i n a è s t a t a t r a t t a i n salvo. Ed è anche per questo che si deve celebrare il Natale che per la undicenne è una seconda nascita e per tutte le volte che anche una sola per- sona che fugge dal proprio paese, viene salvata. Intanto, dal primo dicem- bre – fino a qualche anno fa la data obbligata era l'8 – sono iniziati i preparativi delle celebrazioni della festa più buona dell'anno per il mondo cristiano. In partico- lare, a parte il più moderno abete, vero, finto od origi- nalmente artistico, che fa sfoggio di sé in tutte le città del mondo ormai con il suo carico di luci e festoni, quel- la che si dovrebbe, in realtà, c e l e b r a r e è l a n a t i v i t à d i Gesù. Per fortuna, la tradi- zione dell'allestimento dei presepi artigianali nelle case è ancora viva ma contempo- r a n e a m e n t e s i p o s s o n o ammirare anche dei presepi " v i v e n t i " . E l a S i c i l i a n e vanta di interessantissimi. A d u e d e l l e t r e p u n t e opposte della Trinacria e precisamente a Custonaci in provincia di Trapani (nord ovest) e a Ispica in provincia di Ragusa (sud est), con lo stesso trasporto religioso ma in modalità diverse, prende- ranno vita le rappresentazio- ni per le festività natalizie di questo 2024. Il 22, 26, 29 dicembre e l'1, 5 e 6 gennaio 2025 con il titolo "Una luce tra le stelle" sarà Ispica che, per la sua ventisettesima edizione, si ispirerà al cinema del secon- d o d o p o g u e r r a n e l l ' i s o l a . Scenario delle narrazioni saranno le grotte naturali d e l l a a n t i c a S p a c c a f o r n o (nome antico di Ispica) dove saranno ambientate le pelli- cole d'autore accompagnate da musiche che faranno da sottofondo, racconti e canti tradizionali, antichi mestie- ri, recite teatrali che prece- deranno e si alterneranno sino alla rappresentazione della nascita di Gesù. Scene di cinematografia moderna saranno proiettate sulla roc- c i a p e r e s s e r e a m m i r a t e dagli spettatori. Un presepe, insomma, che vuole strizza- re l'occhio, secondo una sua tradizione ormai consolida- ta, al moderno cinema che rappresenta una Sicilia anti- ca ma con l'ambizioso inten- to di fare di Ispica una pic- c o l a c a p i t a l e d e l N a t a l e siciliano. Ma le grotte non mancano neanche a Custonaci, anzi! Tra Palermo e Trapani, a ricordare quanto sia antica la terra di Sicilia, tra spiagge da far concorrenza ai Caraibi e macchia mediterranea, se n e i n c o n t r a n o d a v v e r o parecchie. E proprio a Scu- rati, frazione di Custonaci, v e n e s o n o n o v e , a n z i i l borgo sorge proprio dentro una di queste grotte che si t r o v a n o a l l ' i n t e r n o d e l l a riserva naturale orientata Monte Cofano che sovrasta Scopello e tra queste una è chiamata Mangiapane ma anche Grotta degli Uffizi. E' la più grande: alta circa 70 metri e larga 13, profonda 50 ed era abitata fino agli anni cinquanta del Novecento e prese il nome dalla famiglia che ne era proprietaria. E d è p r o p r i o d e n t r o l e cave e le casette abbandona- te del borgo che è tradizione allestire il presepe vivente, gioia e meraviglia per i tanti turisti che ogni anno non mancano di visitarlo. " P r e s e p e v i v e n t e d i Custonaci – La Natività e i Mestieri Tradizionali" è il titolo della manifestazione che vi si svolge fin dal 1983 ed è giunta alla quarantesi- ma edizione. Dal 25 al 29 dicembre e dal 4 al 6 gen- naio 2025 rivivono le tradi- zioni contadine e artigianali e sono coinvolti tutti gli abi- tanti del luogo e vi prendono parte circa 160 persone. Per questo motivo, nel 2006, è stato riconosciuto nel Regi- s t r o E r e d i t à I m m a t e r i a l i della Sicilia., definite dall'U- NESCO Intangible Cultural Heritage. Girare per la grot- ta, visitare le stalle, gli arti- g i a n i a l l a v o r o , o g n u n o secondo il proprio abituale mestiere, ascoltare i rumori, sentire gli odori e vedere i colori, sembrerà un set cine- matografico e gli abitanti del luogo o provenienti da altre parti della Sicilia, lavoreran- no davvero perché la carat- teristica di questo presepe è data dall'attività di ogni arti- giano che continua a svolge- re il proprio lavoro. Ci sarà il fabbro, il falegname, lo scal- pellino, il ramaio ma anche il conza piatti o lemmi (chi ripara oggetti in terracotta), lo zabbarinaru (chi intreccia f i l a m e n t i d i a g a v e ) c h e faranno immaginare di esse- re in un museo etnoantropo- logico vivente. N o n m a n c h e r a n n o g l i a d d o b b i e l e b a n c a r e l l e lungo la strada per raggiun- g e r e l a G r o t t a . O l t r e a d ammirare i manufatti arti- gianali della tradizione sici- liana esposti, possono essere acquistate anche leccornìe, d o l c i , b i s c o t t i , v i n o e quant'altro offre la gastrono- mia locale. Sarà la musica a rendere magica l'atmosfera natalizia con il suono delle zampogne, delle ciaramelle, delle chitarre, dei friscaletti, dei tamburelli che suoneran- n o m u s i c a t r a d i z i o n a l e e saranno la colonna sonora di quella che è senza dubbio la rappresentazione teatrale più suggestiva in assoluto: la nascita del Bambino Gesù. Abbiamo parlato di soli due presepi particolari in Sicilia ma ce ne sono tantis- simi altri e non si finirebbe mai di raccontarli. Ma ci piace evidenziare un'altra celebrazione che ha visto quest'anno Santa Rosa- lia protagonista dei suoi 400 anni di festeggiamenti. Ne abbiamo già parlato mesi fa ma ci piace anche raccontare che lo scorso 29 novembre, in occasione della finale del Bea World Grand Prix che si è svolta a Roma, valutato d a u n a c o m m i s s i o n e d i esperti di fama internazio- nale, entrato subito in fina- lissima tra i primi 10 eventi su 460 candidati provenienti da tutto il mondo, ha ottenu- to la medaglia d'argento per la sezione Cultura e quella di bronzo nella classifica gene- rale. Tornando al Natale, non si può non accennare alle tradizioni culinarie che nel mese di dicembre affiancano i m m a n c a b i l m e n t e q u e l l e religiose a partire dal giorno 8 dove protagonista assoluto e indiscusso è il dolce "Buc- c e l l a t o " ; i l 1 3 , i n c u i s i festeggia Santa Lucia, è la cuccìa a dominare le tavole nelle sue varietà a seconda delle tradizioni familiari, il risotto con fagioli e castagne secche (cruzziteddi, perché r i c o r d a n o i l t e s c h i o ) , a Palermo le panelle a base di farina di ceci e fritte e le immancabili arancine! Per mantenere la tradizio- ne natalizia, la notte del 24 non potrà mancare la frutta secca e il panettone che la farà da padrone sulle tavole tra una cartella di tombola e un brindisi in attesa di quel- lo più scoppiettante della notte del 31 che annuncia il nuovo anno! Natale, festa di gioia e di fratellanza fra tradizione e modernità La bella Taormina a Natale (Photo: Christopher Moswitzer/Dreamstime)

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