L'Italo-Americano

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GIOVEDÌ 26 DICEMBRE 2024 www.italoamericano.org 31 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT I l sorteggio di Zurigo ha deli- neato i possibili percorsi della Nazionale italiana verso il Mondiale del 2026. Tante le variabili e non pochi i dubbi sul cammino azzurro, ma la certezza è una sola: la qualificazione al torneo che si terrà in Usa, Canada e Messico è assolutamente impe- rativa. Dopo aver saltato ben due rassegne iridate consecutive, infatti, perderne una terza sareb- be clamoroso e assolutamente 'letale' per tutto il movimento calcistico nostrano. STORIE DIVERSE - La due recenti mancate qualificazioni - per quanto inaspettate e dolorose - sono state frutto di storie diver- se. Il fallimento del 2018 era giunto nel punto più basso delle vicende recenti del nostro calcio. Nelle mani di un Ct alla prima grande esperienza (Ventura) il gruppo - tecnicamente debole, stanco e invecchiato, perfetta fotografia del declino che interes- sava, all'epoca, il nostro campio- nato - si era completamente disu- nito dopo la pesante sconfitta patita in casa della Spagna. Gli Iberici, poi, vinsero il girone e gli Azzurri furono eliminati nello spareggio con la Svezia, dopo due partite che palesarono tutti i limiti e le spaccature nella Nazionale di allora. Una storia ben diversa, inve- ce, è quella che ha portato l'Italia a saltare anche il Mondiale di Qatar 2022. In questo caso gli Azzurri, reduci dalla grande vit- toria di Euro 2020 e guidati da un Ct di grande fama ed esperienza come Mancini, si arresero agli episodi (i rigori falliti da Jorginho negli scontri diretti con- tro la Svizzera) e alla mancanza di 'killer instinct' (pesanti i pareggi con Bulgaria e Irlanda del Nord) nei momenti topici. Il girone fu vinto dalla non irresi- stibile Svizzere e l'ansia da pre- stazione portò a una profonda crisi di identità, che sfociò nel- l'incredibile fallimento nei playoff, quando fummo eliminati a domicilio addirittura dalla Macedonia del Nord. NUOVI SCENARI - La Nazionale di Spalletti, dopo i primi passi positivi, è incappata nella pessima prestazione di Euro 2024. Dopo il fallimento in terra di Germania, però, il Ct ha rimesso in discussione uomini, schemi e modalità di lavoro. Il risultato è stato un post-europeo molto positivo, contraddistinto da un ottimo girone di Nations League. Per quanto il raggruppa- mento fosse impegnativo (vista la presenza anche di Belgio e Francia), l'Italia lo ha dominato fino all'ultima partita, gettando via il primo posto nella sciagura- ta gara finale contro i Transalpini. I nuovi scenari- al netto del perdurare di questa mancanza di freddezza nei momenti decisivi -, ci restitui- scono un'Italia in salute, con una precisa identità di gioco e (per quanto priva di campionissimi) con un buon bacino di giocatori in cui pescare (non a caso, i nostri club sono sempre più pro- tagonisti in Europa). SORTEGGIO CERVEL - LOTICO - La Nations League è stata protagonista nel cervelloti- co sorteggio dei gironi di qualifi- cazione al Mondiale. I risultati del torneo hanno inciso sui crite- ri di composizione dei gruppi e saranno determinanti nel percor- so degli spareggi (al Mondiale si qualificheranno 16 Nazioni euro- pee: alle 12 vincenti dei 12 grup- pi, si aggiungeranno le vincenti dei playoff tra le 12 seconde e le 4 migliori di Nations non ancora qualificate). Il legame con la Il Ct Spalletti (© Marco Iacobucci | Dreamstime.com) SCITA - Il recente passato della Norvegia non è certo luminoso: è dal 2000 (quando si qualificò per gli Europei) che non raggiunge la fase finale di un grande torneo, ma il Ct Solbakken sta lavorando tantissimo per la rinascita della selezione scandinava. E lo sta facendo puntando sul talento, invece che sulla tradizionale forza fisica. Schiera i suoi con il 4-4-2 o il 4-3-3 e punta a costrui- re la manovra dal basso, sfruttan- do l'attuale generazione di 'pal- leggiatori' che ha a disposizione: in avanti Nusa, Sorloth e (ovvia- mente) Haaland possono sempre fare la differenza. In mezzo l'ot- timo Odegaard ha le chiavi del gioco, protetto da Berg. C'è poi Myhre, che può essere affiancato o sostituito (in base al modulo scelto) dagli 'Italiani' Thorsby (Genoa) e Thorstvedt (Sassuolo). La difesa è il reparto meno convincente degli Scandinavi (lo dice lo stesso Solbakkenn quan- do afferma che, per andare al Mondiale, è fondamentale pren- dere meno gol). Pedersen (Torino) fa panchina a favore di Ryerson (dotato di spiccate qua- lità offensive), Hanche-Olsen e Ostigard (ex Napoli) stanno in mezzo, Møller Wolfe spinge a sinistra: un reparto poco brillante e piuttosto sbilanciato. L'età media complessiva è abbastanza bassa e, conseguentemente la Norvegia brilla per facili entusia- smi e improvvise 'depressioni'. PROSEGUE DA PAG 30 La qualificazione ai Mondiali Usa è imperativa. Gli azzurri hanno una sola certezza: non si può fallire competizione per Nazionali, però, ha fatto sì che il sorteggio risultasse 'incompleto': la Nations League vivrà la fase finale a marzo, per cui non si sa ancora chi saranno le semifinali- ste. Ecco che le 8 Nazionali ancora impegnate nel torneo potrebbero, a seconda della vitto- ria o della sconfitta nel quarto di finale, finire in un gruppo, piutto- sto che in un altro. Forse si sareb- be potuto evitare questa confusi- va struttura a 'bivi', effettuando il sorteggio dopo i quarti della competizione per Nazionali euro- pee. STRADE AZZURRE - dossalmente, vincendo la sfida con la Germania si capiterebbe in un girone un po' più pericoloso. La Slovacchia, infatti, è sì reduce da una brutta Nations League, ma ha disputato un ottimo Europeo (fuori solo ai rigori, contro l'Inghilterra) ed è squadra quadrata e molto organizzata. Il Nord Irlanda è una Nazionale povera dal punto di vista tecnico, ma che vanta tanto atletismo, grinta e che rappresenta una tra- sferta tradizionalmente insidiosa. Il Lussemburgo resta decisamen- te la 'Cenerentola' del girone. Finendo nel Gruppo I, invece, pur dovendo affrontare una parti- ta in più (il raggruppamento è da 5, non da 4 squadre) si avrebbe un solo, principale rivale: la Norvegia di Haaland, Odegaard e Sorloth. Una Nazionale che, negli ultimi anni, ha faticato tanto, ma che è dotata di talento e ha intrapreso un deciso percorso di crescita (vincendo il girone di Nations con l'Austria, è tornata in Serie A). Israele, Estonia e Moldavia non possono preoccu- pare gli Azzurri: sono tecnica- mente inferiori e, per caratteristi- che tattiche, possono prestare maggiormente il fianco al 3-5-2 di Spalletti. PARADOSSI E SQUILI - BRI - Di certo è paradossale che, sulla carta, il girone più debole sia quello in cui finiremmo in caso di ko contro la Germania. Certamente, però, questi calcoli non passano neppure per la testa del Ct e degli Azzurri: non si può sapere cosa riservi il campo e una sconfitta, per quanto ragio- nata, resta tale. Soprattutto con- tro un avversario di blasone. Spalletti ha già detto che l'Italia farà di tutto per superare i tede- schi, perché l'unico dato certo è che vincere aiuta a vincere. E questa Nazionale ha molto biso- gno di certezze. L'Italia, nel quarto di finale di Nations, è attesa dall'impegnati- va sfida con la Germania. In base all'esito di questa gara, finirebbe nel Gruppo A delle qualificazioni mondiali, oppure nel Gruppo I. Battendo i tedeschi, gli Azzurri andrebbero nel primo girone, in compagnia di Slovacchia, Nord Irlanda e Lussemburgo. In caso di sconfitta con la 'Mannschaft', gli uomini di Spalletti sarebbero nel secondo raggruppamento, con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia. Le due strade che si aprono davanti agli Azzurri sembrano piuttosto simili anche se, para- STEFANO CARNEVALI Ne risente, così, la costanza. ISRAELE: MANCA QUA- LITÀ, NON IL CARATTERE - La selezione guidata da Ben Shimon non attraversa un momento felice. Latitano i gioca- tori di qualità ed esperienza. Le maggiori speranze si appoggiano su Gloukh, eclettico e finanche lezioso trequartista del Red Bull Salisburgo. Don Peretz è l'altro elemento di spicco, deputato a dettare i tempi in mezzo al campo. Il 4-1-4-1 della Nazionale di Tel Aviv non ha impressionato in Nations League, dove è retrocesso in Serie B proprio dal girone dell'Italia, che ha vinto entrambe gli scontri diretti (2-1 in Israele, 4-1 ad Udine). La tenacia del gruppo di Shimon è però la sua migliore qualità: a giochi presso- ché fatti, gli Israeliani hanno bloccato la Francia sullo 0-0 e hanno addirittura battuto il Belgio (1-0). ESTONIA: LAVORI IN CORSO E TANTE FATICHE - L'Estonia sta vivendo un (lungo) ricambio generazionale che ha reso il percorso di una delle tradizionalmente più deboli Nazionali europee ancora più complicato. Mancano giocatori di classe e di affidabilità. Le spe- ranze offensive poggiano ancora sulle spalle di Anier (33 anni, ora protagonista nel campionato di Hong Kong), in difesa c'è Mets (che gioca in Bundesliga, nel St. Pauli). In porta il giocatore più quotato: Hien (titolare nel Valladolid, ma di proprietà dell'Arsenal) che conferma la buona tradizione estone in fatto di estremi difensori. MOLDAVIA: PICCOLI SEGNALI DI RIPRESA - La Nazionale di Clešcenco è risalita in Serie C di Nations, certifican- do il buon lavoro del Ct. Il grup- po, però, è privo di stelle e la qualità complessiva è piuttosto ridotta. Di sovente, la Moldavia si affida a un 5-4-1 molto pru- dente. Damascan (ex Torino) è il terminale offensivo, ma occhio anche a Nicolaescu (che sta ben figurando in Olanda, nell' Heerenveen). A centrocampo il giocatore più rappresentativo è ancora Ionita che, dopo i trascor- si a Verona, a Cagliari, Modena e Benevento, attualmente gioca in Serie C, nel Lecco.

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