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29 GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q uando pensia- m o a l l e f e s t e d e l l ' a n t i c a Roma, vengo- n o s p e s s o i n mente i Saturnalia: tra le più famose c'è l'esuberante celebrazione di dicembre, caratterizzata da banchetti, inversioni di ruoli e un tem- poraneo allentamento delle norme sociali. Tuttavia, il calendario romano era ricco di feste dedicate a un'ampia gamma di divinità, ciascuna legata ad aspetti specifici della vita e della società. Tra questi, qualche parola va dedicata alla Carmentalia, festa tenuta in onore della dea Carmenta. I C a r m e n t a l i a e r a n o molto diversi dai Saturnalia, poiché avevano una natura in qualche modo meno esa- gerata: mentre i Saturnalia celebravano l'abbondanza e la gioia comunitaria, i Car- mentalia si concentravano sulla vita, sull'innovazio- ne e sulla profezia, con u n ' e n f a s i p a r t i c o l a r e s u l parto e sulla maternità. La dea omaggiata, Car- menta, era una figura polie- drica nella mitologia roma- na: conosciuta anche come N i c o s t r a t o , e r a v e n e r a t a come dea della profezia e del parto, e la sua influenza si estendeva all'innovazione e a l l a c u l t u r a . I l s u o n o m e deriva dalla parola latina carmen, che significa canto, incantesimo o profezia, che sottolineava la sua associa- zione con gli oracoli parlati e la divinazione. L'etimologia, infatti, la collega anche alle tradizioni poetiche e profeti- che del mondo antico. M a f o r s e è s t a t o i l s u o ruolo di protettrice delle madri e dei bambini ad averla resa così amata e una figura centrale per le donne che cercavano guida o sicu- rezza durante il parto. Il suo santuario, la Porta Car- mentalis, situato vicino al Campidoglio a Roma, funge- va da spazio sacro per i suoi fedeli. Qui si applicavano regole uniche: l'uso di cuoio o pelli di animali morti, ad esempio, era severamente v i e t a t o , a t e s t i m o n i a n z a della sua associazione con la vita, la purezza e il rinnova- mento. Le leggende che circonda- no Carmenta evidenziano il suo significato di innovatrice c u l t u r a l e ; e r a c o n o s c i u t a come la madre di Evandro, un eroe culturale a cui si deve l'aver portato i costumi e la conoscenza greca in Ita- lia. Si dice che Evandro e Carmenta abbiano fondato la città di Pallantium, inse- diamento che sarebbe poi stato inglobato a Roma. Inol- tre, secondo la tradizione, C a r m e n t a g i o c ò u n r u o l o fondamentale nell'adattare le lettere greche a quello che d i v e n n e l ' a l f a b e t o l a t i n o , influenzando così lo sviluppo d e l l ' a l f a b e t i z z a z i o n e e d e l l ' a m m i n i s t r a z i o n e romana. I l s u o s i m b o l i s m o e r a l e g a t o a l l a f e r t i l i t à e a l l ' a b b o n d a n z a , c o m e testimonia la sua raffigura- zione con una ghirlanda di fave: notevole la scelta di questa pianta, poiché nel- l'antica Roma le fave erano considerate sia simbolo di fertilità che alimento base dell'alimentazione, ed erano quindi connesse all'abbon- danza e alla vita. La duplice n a t u r a d i C a r m e n t a , s i a c o m e f i g u r a p r a t i c a c h e mistica, si vede anche nel suo legame con le Came- n a e , u n g r u p p o d i n i n f e acquatiche e dee profetiche, che furono successivamente assimilate nelle pratiche reli- giose romane. Erano associa- te a sorgenti e fontane, colle- gando Carmenta al mondo naturale e alle sue proprietà vivificanti. La festa della Carmentalia si teneva ogni anno l'11 e il 15 gennaio ed era tra gli eventi più significativi del calenda- rio religioso romano dedica- to alle donne. Celebrava il r u o l o d i C a r m e n t a q u a l e custode del parto e fonte di s a g g e z z a p r o f e t i c a e d e r a particolarmente osservata dalle mat rone romane , che cercavano le sue benedi- zioni per parti sicuri, bambi- ni sani e prosperità familia- re. A differenza di altre feste romane, che spesso prevede- vano sacrifici animali, i Car- mentalia enfatizzavano le offerte di focacce di farro e le libagioni, rispecchiando l'as- sociazione della dea con la v i t a e l a p u r e z z a . Q u e s t o r i f i u t o d e i s a c r i f i c i cruenti distingueva i Car- mentalia dagli altri rituali e metteva in risalto la sacralità della festa. I rituali eseguiti durante i Carmentalia si svolgevano nel suo boschetto sacro sotto i l C a m p i d o g l i o : i d e v o t i osservavano regole specifi- che, tra cui entrare nello spa- zio a piedi nudi e, come già detto, evitare cuoio o qual- siasi altro materiale di deri- v a z i o n e a n i m a l e . Q u e s t o divieto rispecchiava il legame simbolico di Carmenta con la vita e il mondo naturale: era, a tutti gli effetti, una divinità della natura e del rispetto per tutte le creature. Durante i rituali veniva invocata con due nomi: post- vorta e antevorta, titoli che evidenziavano la sua capa- cità di vedere sia il passato che il futuro, e sottolineava- no il duplice aspetto della sua divinità. Ciò l'ha resa u n a f i g u r a p o t e n t e p e r chiunque cerchi una guida durante i periodi incerti. L'importanza di Carmenta nella società romana può essere vista anche nella sua più ampia influenza religiosa e culturale: come una delle Camenae, era associata alla l e g g e e a l l ' o r d i n e d i v i n o , simile alla dea greca Themis. I suoi poteri profetici la alli- neavano con figure di altre culture antiche che erano viste come intermediari tra il regno mortale e quello divi- no. In questo modo, Car- menta incarna un archetipo u n i v e r s a l e d i s a g g e z z a e i n t u i z i o n e , m e n t r e i s u o i specifici attributi romani riflettono i valori e le prio- rità di chi la adorava. I Carmentalia non solo onoravano le qualità protet- tive e profetiche di Carmen- ta, ma servivano anche a ricordare l'interconnessione tra vita, innovazione e cultu- ra nel pensiero romano. La f e s t a e n f a t i z z a v a i l r u o l o delle donne, sia come madri che come custodi della tra- dizione, e offriva uno spazio in cui le loro preoccupazioni venivano elevate e affrontate nel quadro più ampio della religione romana. O g g i , i C a r m e n t a l i a potrebbe non essere così ampiamente nota come altre feste romane, ma i suoi temi d i r i n n o v a m e n t o , v i t a e conoscenza rimangono un simbolo della cultura e della civiltà romana. Esplorando la mitologia di Carmenta e i rituali delle sue feste, acqui- siamo non solo una com- p r e n s i o n e p i ù p r o f o n d a della religione romana, ma anche un apprezzamento per i modi in cui i romani collegavano le loro divinità al tessuto della vita quoti- diana: l'attenzione all'affer- mazione della vita le prati- c h e , l ' i n n o v a z i o n e e l a c o n s e r v a z i o n e c u l t u r a l e o s s e r v a t e i n q u e s t a f e s t a m e t t o n o i n l u c e l ' e r e d i t à delle antiche tradizioni e la loro influenza sia sul mondo romano che sul nostro. Vita, profezia e rinnovamento: la storia di Carmenta e della sua festa HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI La dea Carmenta era associata alla vita, all'abbondanza e alla profezia (Image created with DALL-E 2)