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GIOVEDÌ 9 GENNAIO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | 13 D u r a n t e u n a recente visita a l l a c o s t a occidentale della Sicilia, mi aspettavo di vedere le caratteristiche tradizionali di una costa mediterranea: insenature rocciose, scoglie- re spettacolari e tramonti m o z z a f i a t o s u a c q u e b l u intenso. Ciò che non mi aspettavo di vedere erano fenicotteri rosa e mulini a vento, eppu- re entrambi erano abbon- danti e facili da individuare l u n g o l a p i t t o r e s c a c o s t a vicino a Trapani, una citta- dina di 70.000 abitanti sulla costa occidentale della Sici- lia. S i a i f e n i c o t t e r i c h e i m u l i n i a v e n t o d e v o n o l a loro esistenza alla secolare tradizione trapanese dell'e- strazione del sale mari- n o , e f f e t t u a t a o g g i p i ù o meno come è stata per seco- li. Infatti il tratto costiero tra Trapani e Marsala è cono- s c i u t o c o m e l a V i a d e l Sale. Le saline di Trapani sono c o s t i t u i t e d a m o l t e p l i c i piscine poco profonde, con f o n d o a r g i l l o s o , r i e m p i t e d a l l ' a c q u a d i m a r e c i r c o - stante. Il primo serbatoio è collegato al mare; la piscina si riempie grazie alla marea che muove l'acqua dentro e fuori. Il caldo sole implaca- bile e i forti venti costieri aiutano l'acqua a evaporare naturalmente nel corso di molti mesi. Una volta che il livello salino raggiunge un certo punto, l'acqua viene pompa- ta in una vasca più alta e meno profonda, utilizzando una vite di Archimede. Il processo viene ripetuto più volte, spostando l'acqua da una piscina all'altra. I n p a s s a t o , i m u l i n i a vento azionavano le pompe; ora, ovviamente, sono ali- m e n t a t i d a l l ' e l e t t r i c i t à . Nonostante questo cambia- mento, la raccolta del sale qui è ancora principalmente u n p r o c e s s o m a n u a l e , che utilizza tecniche anti- chissime: è uno dei pochi posti al mondo in cui il sale v i e n e a n c o r a e s t r a t t o manualmente dal mare. La raccolta del sale è un processo lungo, laborioso e meticoloso, che richiede dai cinque ai sette mesi. Il lavoro inizia in primavera quando le saline vengono svuotate dall'anno prece- d e n t e , p u l i t e e r i p a r a t e , secondo le necessità; poi si riempiono le vasche. Quan- do l'acqua è evaporata ed il sale è pronto, lo si raccoglie manualmente, sia raschian- do la superficie, sia rastrel- landolo con dei secchi. Dopo la raccolta estiva, il s a l e v i e n e f r a n t u m a t o e posto in cumuli che vengono poi ricoperti con piastrelle di terracotta per proteggerlo dallo sporco e da altre impu- rità. Le batterie al sale si a s c i u g a n o n a t u r a l m e n t e , affidandosi ai forti raggi del sole per eliminare gli ultimi residui di acqua. Per primi vengono raccol- ti i cristalli più fini, detti fior di sale. Questi preziosi cri- s t a l l i s o n o a p p r e z z a t i s i a d a g l i c h e f c h e d a i c u o c h i casalinghi. Al fior di sale v e n g o n o s p e s s o a g g i u n t i aromi come scorza di limo- ne, cannella, rosmarino e altre erbe e spezie naturali prima che venga confeziona- to e venduto nei negozi. Il sale rimanente, raccolto più avanti nella stagione, è c o s t i t u i t o d a c r i s t a l l i p i ù grossolani e più grandi, ven- duti così come sono o maci- n a t i p e r o t t e n e r e s a l e d a cucina, un altro lavoro svol- to dai mulini a vento. Il sale che si è danneggiato o pre- senta impurità viene vendu- t o d o v e c i s o n o c l i m i p i ù freddi come sale stradale per l'uso invernale. Il sale di Trapani raccolto a m a n o è d a v v e r o u n i c o sotto molti aspetti. Ha un gusto caratteristico, tanto da e s s e r e q u a s i p o c o s a l a t o . Rispetto al sale del super- mercato, l'amarezza del pro- dotto commerciale è sor - prendente. Il sale di Trapani c o n t i e n e a n c h e m i n e r a l i naturalmente presenti, come magnesio, calcio, potas- sio e ferro. Il sale commer- ciale, invece, raccolto dalle macchine, viene prima lava- to per rimuovere lo sporco e poi addizionato con additivi c h i m i c i p e r s o s t i t u i r e i minerali perduti. N e l l e s a l i n e t r a p a n e s i p r o s p e r a n o n u m e r o s i microrganismi, tra cui le alghe che producono beta carotene, conferendo all'ac- qua un caratteristico colore rosa. Anche i microgambe- r e t t i p o p o l a n o g l i s t a g n i , nutrendosi di alghe. Questi piccoli crostacei aiutano a nutrire la popolazione di f e n i c o t t e r i c h e a r r i v a durante la sua migrazione annuale per nutrirsi e accop- piarsi. Le loro piume assu- mono una bellissima tona- l i t à r o s a , g r a z i e a q u e s t a dieta speciale. Un posto per vedere da vicino le saline è alle Saline Culcasi, situate nel quartie- re Nubia, alle porte di Tra- pani. La famiglia Culcasi, che raccoglie sale da quattro generazioni, ha aperto un museo del sale in una casa di un lavoratore del sale del XVI secolo sulle rive della laguna. All'interno del museo ci sono strumenti, foto e reper- ti che danno vita al processo di raccolta del sale. I visita- tori possono vedere stru- menti gli speciali per l'estra- zione e la raccolta, insieme a carri di legno e ad antichi meccanismi come una vite di Archimede in legno. Le foto in bianco e nero tra- smettono la natura brutale del processo di raccolta del sale. Lavorando in pieno sole, a temperature che spesso superano i 100 gradi Fah- renheit, i lavoratori del sale a torso nudo trasportavano sulle spalle pesanti secchi p i e n i d i s a l e b a g n a t o . A causa del caldo e delle con- dizioni di lavoro, indossava- no pochissimi vestiti. Ciò avrebbe potuto mantenerli p i ù f r e s c h i , m a e v e n t u a l i t a g l i o f e r i t e s u l l a p e l l e sarebbero presto bruciati dal sale. I pesanti secchi veniva- no trasportati su un nastro trasportatore che trasporta- va il sale in un'area dove poteva asciugarsi. Oggi le condizioni di lavo- ro sono migliori ma ancora difficili. Grazie alla raccolta manuale, gli operatori pos- sono evitare di smuovere la crosta del terreno sotto il sale essiccato, che mantiene il prodotto più pulito duran- te la raccolta. Questo meto- do elimina la necessità di ulteriori lavorazioni o purifi- cazioni. Non è necessario lavare il sale, come avviene nelle operazioni commercia- li, quindi i nutrienti benefici rimangono. Una volta visto il museo, prendetevi del tempo per percorrere la strada della salina. Su un sentiero sgom- bro si può passeggiare fino al bordo della laguna e poi costeggiare i canali che divi- dono le varie saline. È un paesaggio diverso da qual- siasi altro, caratterizzato da b i a n c h e p i r a m i d i d i s a l e , stagni poco profondi color rosa e pittoreschi mulini a v e n t o . L e S a l i n e C u l c a s i s o n o a p e r t e t u t t o l ' a n n o ; dedicate un'ora alla visita. Le saline di Trapani offrono un paesaggio unico, fenicotteri compresi Il museo del sale di Culcasi espone strumenti e attrezzi utilizzati nel processo di estrazione del sale nel corso dei decenni (Foto: Dale Smith). In basso a sinistra, una sala del museo (Photo: Rita Cipalla) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO PERSONAGGI