L'Italo-Americano

italoamericano-digital-1-23-2025

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LIFESTYLE TURISMO SOCIETÀ ARTE BENESSERE www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2025 L 'Italia è il secon- do produttore m o n d i a l e d i o l i o d ' o l i v a dopo la Spagna, con una produzione stimata di 324.000 tonnellate nella campagna 2023/2024. Inuti- le dire che il settore dell'olio d'oliva contribuisce in modo significativo all'economia nazionale, con un mercato che genera circa 3,17 miliardi di USD di entrate nel 2023 e che dovrebbe raggiungere i 4,56 miliardi di USD entro il 2030. Oltre al suo impatto economico, l'olio d'oliva è profondamente connesso con le tradizioni culturali e culinarie dell'Italia, ed è considerato il simbolo del ricco patrimonio agricolo del Paese. Riconoscendo l'importan- za di questo settore, l'Italia ha adottato un nuovo approccio per integrare l'olio d'oliva nel settore turistico attraverso l'oleoturismo, un'iniziativa che invita i visitatori a parte- cipare al processo di produ- zione dell'olio d'oliva, offren- do esperienze che spaziano da visite guidate di uliveti e frantoi a sessioni di degusta- zione e laboratori didattici. Più di una semplice esperien- za culinaria, l'oleoturismo mette in contatto i viaggiatori con i paesaggi, le tradizioni e le persone che stanno dietro l'industria dell'olio d'oliva ita- liana, ed è considerato un nuovo modo di vivere le aree r u r a l i d e l P a e s e , u n e n d o istruzione, gastronomia e patrimonio. L ' o l e o t u r i s m o c o n s i s t e essenzialmente in visite gui- date agli uliveti e ai frantoi, d o v e i v i s i t a t o r i p o s s o n o osservare in prima persona il percorso delle olive dall'albe- ro alla bottiglia. Spesso i par- tecipanti prendono parte a s e s s i o n i d i d e g u s t a z i o n e , imparando a riconoscere l'o- lio d'oliva di alta qualità in base al profilo aromatico, all'aroma e alla consistenza. Queste esperienze spesso comprendono a laboratori didattici, in cui vengono inse- gnate ai turisti le tecniche di e s t r a z i o n e t r a d i z i o n a l i e moderne, nonché i benefici culturali e per la salute dell'o- l i o e x t r a v e r g i n e d i o l i v a . Molti tour includono anche elementi culturali, come visi- te ai musei dell'olio d'oliva, festival locali e persino la possibilità di raccogliere le olive insieme agli agricoltori locali. Le radici dell'oleoturismo possono essere ricondotte al più ampio movimento italia- no del viaggio esperienzia- le, sviluppatosi soprattutto negli ultimi due decenni, per cui i visitatori hanno mostra- to un crescente desiderio di entrare in contatto con gli aspetti autentici di una desti- nazione, piuttosto che sem- plicemente osservarla da lon- tano. Sulla scia del successo dell'enoturismo, fiorente in regioni come la Toscana e il Piemonte, nel 2020 l'Italia ha formalmente riconosciuto l'oleoturismo come attività distinta, inserendolo nella legge di bilancio nazionale. Questa scelta ha fornito all'o- leoturismo lo stesso quadro giuridico e lo stesso sostegno dell'enoturismo, consentendo ai produttori di organizzare tour, workshop e degustazio- ni secondo un sistema regola- mentato. Questa iniziativa è stata particolarmente tempe- stiva, poiché è coincisa con una maggiore attenzione alla p r o m o z i o n e d e l t u r i s m o sostenibile e alla rivitalizza- zione delle economie rurali. Nel frattempo, l'oleoturi- smo si è evoluto fino a diven- tare un settore poliedrico che apporta vantaggi sia ai produttori che ai consumato- ri: per i produttori di olio d'o- liva, crea un contatto diretto con i consumatori, consen- tendo loro di mostrare la qua- lità e la tradizione dei loro prodotti, generando al con- tempo un reddito aggiuntivo. Per i turisti, offre un'espe- r i e n z a u n i c a c h e c o n i u g a istruzione e piacere sensoria- le. Regioni come la Liguria, la Puglia, la Toscana e l'Um- bria sono diventate leader e offrono una gamma di atti- vità su misura per diversi interessi. In Liguria, ad esem- pio, iniziative come Oliveti Aperti invitano i visitatori a esplorare le aziende olivicole e a conoscere i metodi di pro- duzione locali. Allo stesso modo, in Puglia, i turisti possono passeggiare tra ulivi s e c o l a r i , a l c u n i d e i q u a l i hanno più di mille anni, e visitare i frantoi tradizionali per vedere come viene pro- dotto il rinomato olio extra- vergine di oliva della regione. L'impatto economico dell'oleoturismo è significati- vo, sia come attività a sé stan- te, sia come parte del più ampio settore del turismo enogastronomico italiano. Come abbiamo detto, la pro- duzione di olio d'oliva è di per sé un pilastro dell'economia italiana, con circa un milione di imprese impegnate nella coltivazione, estrazione e distribuzione; L'oleoturismo si basa su questo, offrendo un flusso di entrate aggiuntivo ai produttori, in particolare alle piccole e medie imprese che altrimenti potrebbero avere difficoltà a competere sul mercato globale. Incoraggia inoltre pratiche sostenibili, poiché spesso i produttori durante i tour evidenziano tecniche di coltivazione ed estrazione rispettose dell'am- biente. L'oleoturismo ha il poten- ziale fondamentale di rivita- l i z z a r e l e a r e e r u r a l i , m o l t e d e l l e q u a l i d e v o n o affrontare sfide quali lo spo- polamento e la stagnazione economica. Uno studio con- dotto da Isnart ha rivelato che solo il 15% dei comuni associati alla produzione di o l i o d ' o l i v a o s p i t a m u s e i dell'olio d'oliva, mentre il 61% segnala aree olivicole abbandonate: sviluppando l'offerta di oleoturismo, que- ste aree possono attrarre visi- tatori, creare posti di lavoro e preservare i paesaggi cultura- li. Una tipica esperienza di o l e o t u r i s m o è a l t a m e n t e i m m e r s i v a e s t u d i a t a p e r mostrare l'unicità di ogni r e g i o n e . I n T o s c a n a , a d esempio, i visitatori possono partecipare alle feste del rac- colto in cui raccolgono le olive insieme alla gente del posto, seguite da un pasto a b a s e d i o l i v e f r e s c h e . I n Umbria molti produttori offrono visite guidate ai loro uliveti, durante le quali ven- gono spiegate le differenze tra le varietà di olive e come queste influiscono sul sapore e sulla qualità dell'olio. Gli ospiti sono spesso invitati a provare l'olio appena spre- muto, noto come olio nuovo, famoso per il suo colore bril- lante e il sapore intenso. In Puglia alcuni tour includono la visita ai frantoi ipogei, dove i visitatori possono vedere come veniva prodotto l'olio in passato. La Liguria offre una prospettiva diversa, focaliz- zandosi sul legame tra olio d'oliva e dieta mediterranea, con numerosi tour che abbi- nano degustazioni di olio d'o- liva a prelibatezze locali come f o c a c c i a , f r u t t i d i m a r e e pesto. Oltre alle degustazioni, alcuni produttori liguri pro- pongono anche attività come corsi di cucina ed esperienze benessere, tra cui trattamenti termali a base di olio d'oliva. L'attrattiva dell'oleoturi- smo non risiede solo nei suoi aspetti sensoriali ed educati- vi, ma anche nella capacità di mettere in contatto i viaggia- tori con le storie dietro al pro- dotto e di far loro apprezzare più a fondo il lavoro, l'arte e la tradizione che si celano dietro ogni bottiglia di olio extra vergine di oliva. Questa tendenza promette di svolge- r e u n r u o l o s e m p r e p i ù importante nel panorama turistico italiano, poiché offre un modello di viaggio soste- nibile ed esperienziale che apporta vantaggi sia ai visita- tori sia alle comunità ospitan- ti. Nel complesso, l'oleoturi- smo offre davvero un modo indimenticabile di vivere l'I- talia, non solo attraverso le sue immagini e i suoi suoni, ma anche attraverso il gusto e la consistenza di uno dei suoi prodotti più amati. Il turismo dell'olio promuove attività connesse alla produzione olearia, come la raccolta delle olive (Deyangeorgiev/Dreamstime) Un modo diverso per vivere la tradizione olearia italiana: l'oleoturismo

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