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17 GIOVEDÌ 23 GENNAIO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | F ondata nel 1919 da Alfonso Bia- letti a Crusinallo, u n p a e s i n o d e l Piemonte, la Bia- letti nasce come laboratorio artigianale specializzato in semilavorati in alluminio. Originariamente chiamata Alfonso Bialetti & Co., l'a- zienda ha gettato le basi di un marchio che sarebbe diventa- t o u n ' i c o n a m o n d i a l e d e l design e dell'innovazione ita- liana. Il momento cruciale per l'azienda arriva nel 1933 con l ' i n v e n z i o n e d e l l a M o k a Express, progettata da Alfon- so Bialetti per portare la qua- lità del caffè del bar nelle case degli italiani. Prende il nome d a l l a c i t t à y e m e n i t a d i Mocha, storicamente nota per il commercio del caffè. La sua forma ottagonale in allu- minio e il design ingegnoso la resero facile da usare e conve- niente, al punto da rivoluzio- n a r e l a p r e p a r a z i o n e d e l caffè. Nel 1946, Renato Bialetti, figlio di Alfonso, trasforma l'azienda attraverso audaci strategie di marketing, la più famosa delle quali è stata l'in- troduzione di L'omino con i baffi come mascotte azienda- le. Progettato dall'artista Paul Campani, questa caricatura dello stesso Renato, è diven- tata una rappresentazione i c o n i c a d e l m a r c h i o , c h e ancora oggi possiamo trovare sui prodotti Bialetti. Grazie alla nuova mascotte e a una vasta campagna pub- blicitaria, la Moka Express è diventata un nome familiare: a metà del XX secolo, era un elemento fisso nelle cucine italiane e, secondo i dati, oggi il 90% delle famiglie italiane ne possiede una. A livello internazionale, le moka Bia- letti sono vendute in oltre 100 Paesi nel mondo. Consi- derato il successo, non sor- prende che la Moka Express sia stata riconosciuta anche come capolavoro di design ed è entrata a far parte della col- l e z i o n e p e r m a n e n t e d e l Museum of Modern Art (MoMA) di New York. Ma Bialetti ha lanciato, o l t r e a l l ' i c o n i c a M o k a Express, anche altri prodot- ti innovativi, come la Moka Induction, compatibile con i moderni piani cottura a i n d u z i o n e , e l a l i n e a Mocha, pensata per prepa- rare un caffè cremoso simile all'espresso. La serie Rain- bow, con i suoi bellissimi colori, è diventata una delle preferite dai consumatori più giovani, pur mantenendo l'essenza tradizionale del marchio. Nel 1993 Bialetti si fonde con Rondine Italia per for- mare Bialetti Industrie S.p.A., con sede a Brescia, consentendo all'azienda di diversificare ulteriormente l'attività nel settore degli utensili da cucina e degli elet- trodomestici da cucina e di rafforzare la posizione nel m e r c a t o g l o b a l e . B i a l e t t i Industrie gestisce stabilimen- ti produttivi in Italia, Roma- nia e Turchia e ha sviluppato punti vendita dedicati e part- n e r s h i p c o n d i s t r i b u t o r i internazionali per garantire una presenza capillare in tutti i principali mercati, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Giappone. Dal punto di vista finan- ziario, Bialetti ha dimostrato resilienza nel competitivo settore degli elettrodomestici da cucina, con dati finanziari recenti che riflettono sia le sfide che la capacità di adat- tamento. Nel 2023 la società ha registrato ricavi pari a 141,22 milioni di euro (153 milioni di dollari), con un incremento del 6,12% rispet- to all'anno precedente, un buon risultato dopo un paio di anni difficili dovuti alla ristrutturazione aziendale. È evidente che il successo di Bialetti non risiede solo nei prodotti iconici, ma anche nel profondo significato cul- turale, soprattutto quando si tratta della Moka Express, che è diventata simbolo della r i p r e s a p o s t b e l l i c a , d e l l a famiglia italiana e, natural- mente, del rituale della con- divisione del caffè. Il design, insieme alla collocazione in musei come il MoMA, rap- presenta un'eredità culturale più ampia: non è un caso che il design ottagonale e la sua ingegneria siano ancora con- siderati punti di riferimento dell'arte industriale italiana e abbiano influenzato innume- revoli prodotti nei decenni successivi alla sua creazione. Oggi, Bialetti continua a innovare onorando le radici: l'azienda ha abbracciato la sostenibilità introducendo capsule di caffè riciclabili e prodotti a basso consumo energetico, mentre le strate- gie di marketing sfruttano i social media e le collabora- zioni per attrarre un pubblico più giovane, mantenendo al contempo la fedeltà dei clien- ti di lunga data. Da una piccola bottega in Piemonte a leader mondiale nella cultura del caffè, il viag- gio lungo un secolo di Bialetti esemplifica davvero l'eccel- lenza del "Made in Italy". Il suo impegno per la qualità, l'innovazione e il design ha plasmato non solo il modo in cui prepariamo il caffè, ma anche il modo in cui celebria- mo l'artigianato italiano. C o n s i d e r a t e l e sfide che i vigili d e l f u o c o d i L o s A n g e l e s devono affronta- re nella lotta contro gli incen- di boschivi in corso, sembra opportuno rendere omaggio al loro coraggio, alla loro dedizione e al loro impegno, ripercorrendo le origini della loro professione, origini che hanno un legame molto forte con l'Italia. I n e f f e t t i , c o m e m o l t i aspetti fondamentali della società moderna, il concetto d i u n a f o r z a a n t i n c e n d i o dedicata risale all'antica Roma. La prima unità orga- nizzata di vigili del fuoco, nota come Vigiles Urbani ("guardiani della città"), fu istituita nel 6 d.C. dall'impe- ratore Augusto. In prece- denza, Roma era stata colpita da incendi frequenti e deva- stanti, aggravati dalle fitte strutture in legno e dalle stra- de strette. Tuttavia, i primi s f o r z i p e r c o m b a t t e r e g l i i n c e n d i f u r o n o g e s t i t i d a gruppi privati, il che signifi- cava che la sicurezza della comunità non era sempre prioritaria: un gruppo guida- to da Marco Licinio Crasso, ad esempio, sfruttò gli incen- di per guadagno personale, a c q u i s t a n d o p r o p r i e t à i n pericolo a prezzi scontati. Riconoscendo la necessità di una soluzione pubblica etica ed efficace, Augusto creò i Vigiles per salvaguardare la città. I Vigiles erano organizzati in sette coorti di circa 1.000 uomini ciascuna, ciascuna delle quali era responsabile di due dei quattordici distretti di Roma (regiones). Le loro attrezzature erano all'avan- guardia per l'epoca e com- prendevano pompe idrauli- che azionate a mano (sipho) per proiettare l'acqua sulle fiamme; secchi realizzati con corda sigillata con pece per trasportare l'acqua; ganci (uncini) e asce (dolabrae) per demolire le strutture vicine e impedire la propagazione del fuoco. Per soffocare le fiam- me venivano utilizzate anche coperte imbevute (centones). O l t r e a c o m b a t t e r e g l i incendi, i Vigiles fungevano da guardie notturne e pattu- gliavano le strade per scorag- g i a r e l a c r i m i n a l i t à e f a r rispettare le norme di sicu- rezza antincendio. Ispeziona- vano le case per garantire il rispetto delle regole, come la manutenzione delle riserve idriche accessibili, e fungeva- no da deterrente per le atti- vità criminali. Le loro respon- sabilità si estendevano fino all'arresto di ladri e schiavi fuggitivi, il che rifletteva il loro duplice ruolo nel mante- nimento della sicurezza e dell'ordine pubblico. L'istituzione dei Vigiles fu un passo fondamentale nella gestione urbana, poiché i loro metodi gettarono le basi per le moderne organizzazioni a n t i n c e n d i o i n t u t t o i l mondo. I vigiles avevano strumenti speciali per combattere il fuoco, proprio come i pompieri di oggi. Tra di essi, i secchi fatti di corde e le dolabrae, asce usate per distruggere le strutture in fiamme (Image created with DALL-E 2) Bialetti: una storia di artigianalità e innovazione italiana I p o m p i e r i : u n a " i n v e n z i o n e " dell'antica Roma IMPRESA ITALIA ECONOMIA MADE IN ITALY AZIENDE Le iconiche Bialetti, con il loro "Omino con i Baffi" (Photo: Eugeniy Fesenko/Dreamstime)