L'Italo-Americano

italoamericano-digital-2-6-2025

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condando uno slancio pura- mente emotivo. G l i e v e n t i t r a g i c i d e g l i incendi di Los Angeles hanno sicuramente contribuito a creare nuove reti. I contatti delle community sono diven- tati persone reali, concittadi- ni con cui stringere legami. Ci sono stati incontri e sorrisi che hanno fatto più di mille parole. Chi ha perso tutto ha trovato una mano tesa, ha gestito meglio il pesante cari- co emotivo, ha acceso una luce nella notte. Il passato ha cambiato vestito ma poter c o n t a r e s u u n a c o m u n i t à amica resta fondamentale. Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 6 FEBBRAIO 2025 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | D alle società di Mutuo Soccor- so alle commu- nity il passo è b r e v e . N o n come sembra a parole, ma sicuramente è avvenuto. Se si escludono le chiese e l'asso- ciazionismo di natura religio- sa, le reti di Mutuo soccorso hanno storicamente rappre- sentato per milioni di immi- g r a t i n e g l i S t a t i U n i t i l a forma più diffusa di associa- z i o n i s m o v o l o n t a r i o m a anche uno dei pochi salva- genti sociali a cui aggrappar- si, in dimensioni urbane ben poco assistenziali, per supe- rare momenti di grande diffi- coltà. Oggi che il linguaggio è cambiato, così come i modi e gli strumenti digitali a dispo- sizione, le community spesso sono luoghi di aggregazione sociale, di condivisione di o b i e t t i v i e p u n t i d i v i s t a , spazi di relazione e incontro, momenti di confronto e di azione. L'esperienza maturata da molte associazioni durante i t r a g i c i i n c e n d i d i L o s Angeles, minacciata e par- z i a l m e n t e d i v o r a t a d a l l e fiamme, ha reso ben evidente la necessità di fare squadra. U n i r e g l i s f o r z i , a i u t a r s i , sostenersi reciprocamente è essenziale e in alcuni casi è stato e molto probabilmente sarà l'unica soluzione possi- bile per affrontare eventi più grandi di noi, situazioni in cui solo unendo le energie, fisiche e mentali, è possibile s u p e r a r e l e d i f f i c o l t à i n campo. L'esperienza della charity messa in atto da IwUsa, di cui parliamo nella storia di copertina, una delle tante che a b b i a m o f o r t u n a t a m e n t e visto muoversi, rimboccarsi le maniche e animare i soc- corsi nei giorni più disperati, ha mostrato proprio l'impor- tanza della rete, delle allean- ze, del mettersi insieme per fare squadra. E' inoltre risultato eviden- te come l'esperienza della charity, l'obiettivo da rag- giungere, la solidarietà da trasformare in gesti concreti, abbia rafforzato ancora di più il senso di appartenenza alla community ma ha anche lan- ciato la palla in avanti por- tando i componenti a cercare nuove opportunità per con- tribuire ancora, per trovare nuovi modi con cui sentirsi parte di una missione più grande. T r a l a m e t à d e l Diciannovesimo e la metà del Ventesimo secolo, migliaia di confraternite, club e society h a n n o f o r n i t o a s s i s t e n z a sanitaria, assicurazioni socia- l i e s o s t e g n o m a t e r i a l e a i lavoratori di quasi tutte le g r a n d i c i t t à a m e r i c a n e . Divennero presto un punto di riferimento imprescindibile n e l l a v i t a d e l l e c o m u n i t à immigrate, spesso connotan- dosi etnicamente, in grado di offrire aiuto in tutto: dalle feste al dopolavoro, dai medi- ci ai medicinali, dai funerali al supporto sindacale, dall'as- sistenza agli orfani alle feste di matrimonio. Esse costitui- rono per anni il legame con la madrepatria, un legame fisi- co ma soprattutto culturale e linguistico e forse, cosa anco- ra più importante, sentimen- tale. Alcune funsero da cen- tro di prima accoglienza per gli immigrati con i vecchi iscritti che agivano da filtro e da mentori per i nuovi arriva- ti, spesso assolutamente allo sbaraglio, se non allo sbando, n o n a v e n d o n e m m e n o l a capacità di comprendere e parlare l'inglese. Molte asso- ciazioni divennero veri e pro- pri uffici di collocamento o luoghi di ritrovo dove rico- struirsi una rete amicale se non familiare. Molte persero l'originaria funzione mutuali- stica per acquisirne una più ricreativa all'indomani del Social Security Act del 1935, la legge firmata da Franklin Delano Roosevelt che intro- dusse l'indennità di disoccu- pazione, di malattia e di vec- chiaia, ma l'eredità solidale, i n t i m a m e n t e l e g a t a a l mutualismo, non si è mai dispersa. Oggi, gran parte delle vec- chie society, pur conservan- do un bagaglio importante, non riescono ad affiliare gio- vani, ad attrarre new entry che invece si incontrano, si tengono in contatto, si danno appuntamento, socializzano online. Sostanzialmente la forma non è più la stessa ma la sostanza, quella no, non è affatto cambiata. Non solo lo spirito assistenziale è lo stes- s o m a f o r s e , d a t o c h e i n molti casi non c'è alcun ritor- no né alcuno scopo associati- vo, è persino più solidale nel senso che chi aiuta lo fa asse- Dalle società di Mutuo Soccorso per gli immigrati italiani alla Community la sostanza non cambia giancarlo.fadin@protravelinc.com Direct: 818-783-0208

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