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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 20 FEBBRAIO 2025 S e Termini Imere- se, nel compren- sorio della città metropolitana di Palermo e Sciac- ca, in provincia di Agrigento si contendono il primato de "Il più antico Carnevale di Sicilia" e Aci Reale, nel com- prensorio metropolitano di C a t a n i a q u e l l o d e " I l p i ù bello", non sono affatto le uniche città dell'isola che c e l e b r a n o l a f e s t a p i ù amena, chiassosa, colorata e mascherata dell'anno. Anzi! Uno di questi, il Carnevale del Murgo, si svolge a Gioio- sa Marea che fa parte della città metropolitana di Messi- na. Giunge quest'anno alla settantaquattresima edizio- n e e i f e s t e g g i a m e n t i c h e hanno inizio il 2 febbraio per terminare il 4 marzo, vedono aprire le danze alla "Rac- chia", ovvero una persona - soprattutto donna -brutta, sgraziata, imbranata, che t a n t o c i r i c o r d a l a f i g u r a d e l l a " n a n n a " d i s o l i t o accompagnata dal "nanno" che in ogni carnevale, alla f i n e d e i f e s t e g g i a m e n t i , viene bruciata. Per le strade della città sfilano gruppi di adulti e bambini che si for- mano spontaneamente, in m a s c h e r a , s r o t o l a n d o u n tappeto multicolore lungo le vie del centro accompagnato da musiche e improvvisate danze. Lungo il percorso non mancano certo le soste ai numerosi punti dove è possi- b i l e d e g u s t a r e c i b i e l e c - cornìe locali tipiche del Car- nevale . I riti carnascialeschi pro- seguono il giorno 16 con il Murgo, vero protagonista della festa che vede sfilare le Murghe i cui costumi sgar- gianti non restano di certo i n o s s e r v a t i , c o s ì c o m e l e musiche che le accompagna- no e che sono particolar- mente coinvolgenti. Le stra- de del centro lungo le quali si snoda la sfilata si trasfor- mano in un teatro a cielo aperto e diventano palcosce- nico per questa tradizionale r a p p r e s e n t a z i o n e c h e d a sempre suscita grande emo- zione nei protagonisti e negli spettatori. I l c o r t e o m u o v e d a l l a p i a z z e t t a d e l l a M u r g a – neanche a dirlo – dove tra balli e canti si riscalderà l'at- mosfera. Iniziata la sfilata sarà anche il pubblico prota- gonista, coinvolto dai figu- ranti. Dopo alcune soste con degustazioni, ecco il gran f i n a l e c o n N a n à C a r n i v a l Show in cui tutti si scatena- no dando il vero senso del Carnevale che è liberazione, che è gioia in attesa della quaresima in cui sarà proibi- to far festa. Anche a Gioiosa Marea non può mancare la sfilata dei carri allegorici che pren- derà il via il 23 febbraio. In questa giornata non man- cheranno neanche musica, balli, coriandoli, stelle filan- ti, palloncini , tanto colore e tanta gioia soprattutto per i bambini, ma non solo. Il 27, giovedì grasso, che già nel nome fa pensare a qualcosa di succulento, di godereccio, tutta la cittadinanza si river- serà per le strade e, da pro- tagonista, parteciperà alla sfilata che percorrerà le vie del centro. Quest'anno l'or- ganizzazione del Carnevale ha inserito, per il primo di marzo, la sfilata notturna, novità assoluta per questo c h e s i p r e s e n t a c o m e u n invito a una partecipazione sempre più attiva da parte dei cittadini. Chiuderanno i festeggia- menti il 4, martedì grasso, che vedrà l'ultima sfilata e l'ultima notte di baldoria. Celebrare la vita, la gioia, l'amicizia, la condivisione, il gioco, la libertà, il travesti- mento, riscoprire le proprie radici; questo è il principale senso della festa: rompere g l i s c h e m i , e s s e r e p e r u n breve lasso di tempo qualco- sa o meglio qualcuno che non si è. La particolarità di questo Carnevale, rispetto a quelli degli altri centri siciliani, sta nel suo nome: Murgo. Un personaggio in frack e cilin- dro, mentre suona il violino, a capo di una piccola banda di orchestrali, coloratissima e strampalata le cui origini vanno cercate nella Murga argentina. Fu infatti il Capitano Turi Z a m p i n o , r i t o r n a t o n e l l a città da cui era partito verso l'Argentina in cerca di fortu- na e dove aveva fatto proprie le danze popolari del luogo a portare questa che è divenu- ta poi una tradizione gioio- s a n a . Q u e s t a m a s c h e r a è d i v e n t a t a l ' i d e n t i t à d e l Carnevale della città e rac- chiude in sé cultura, storia, tradizione. E' la figura in cui tutti coloro che hanno un parente, un amico emigrato e i n s p e c i a l m o d o i n America, possono identifi- carsi perché le storie di emi- grazione si somigliano tutte. Celebrare così la gioia non è dimenticare la triste espe- rienza dell'abbandono della propria terra ma un'occasio- ne di piacere perché, come è successo a Turi Zampino di ritornare, può accadere a ciascuno. C o m e C o l o m b i n a , Pulcinella, Arlecchino anche i l M u r g o è d i v e n t a t a u n a maschera del Carnevale di G i o i o s a M a r e a . . Rosso, bianco e nero sono i colori dell'abbigliamento del Murgo e da questi è nato un primo piatto diventato poi una specialità gastronomica gioiosana: linguine fatte in c a s a c o n f a r i n a d i g r a n o saraceno a cui si aggiunge nell'impasto il nero di seppia per assumere il tipico colore scuro; altri pesci arricchisco- no il condimento che, essen- do Turi Zampino pescatore, non poteva che essere ricor- dato in una pietanza a base di pesce. Tra gli intingoli vi sono altri prodotti locali q u a l i i p o m o d o r i n i d i Pachino, il finocchietto sel- vatico e i pinoli, ingredienti basilari e indispensabili in parecchi piatti della tradizio- n e c u l i n a r i a s i c i l i a n a . Ovviamente il vino Murgo Gioiosano, prodotto nelle cantine locali, non può man- care ad accompagnare un piatto così rituale. Non possiamo non citare la presenza del "cannolo" q u a l e d o l c e t i p i c o d e l Carnevale ovunque nell'isola m a i n p a r t i c o l a r m o d o a Palermo dove si pratica un vero culto di questa squisi- t e z z a a b a s e d i c r e m a d i r i c o t t a r i g o r o s a m e n t e d i pecora, gocce di cioccolato e scorzetta di arancia candita; il tutto a riempire la scorza cilindrica – da cui cannolo – a base di farina lavorata con miele, zucchero e vino rosato che ne determina la friabilità e f r i t t a n e l l o s t r u t t o . Insomma, una vera gioia per il palato. Restando nel capoluogo siciliano, alcune fonti stori- che affermano che il primo carro allegorico fu allestito il 3 marzo 1601 a Palermo e raffigurava il dio Nettuno circondato da sirene danzan- ti. Inoltre, alcuni partecipan- ti, travestiti da schiavi, balla- vano al suono di strumenti turchi quali, ad esempio, i tamburi. Una particolarità: altri convenuti a intrattenere il popolo, travestiti da pig- m e i , r a p p r e s e n t a v a n o i " B a l l a V i r t i c c h i " , c u r i o s o nome derivato dal latino ver- ticulus che indica le articola- zioni del corpo umano oppu- re della parte più pesante del fuso che serviva un tempo ad a v v o l g e r e i l f i l o d i l a n a . I n s o m m a , i l s i g n i f i c a t o nascosto è quello di rappre- sentare una persona che si agita in maniera inconsulta cercando di raggiungere un obiettivo, qualunque esso sia, ma senza avere successo. Ma la storia del Carnevale è molto lunga e, pur essendo diversa da un luogo all'altro, una cosa in comune a tutte c'è: la voglia di aggregarsi, di divertirsi, di ballare, di gode- re anche delle pietanze che, per un popolo che apprezza le gioie della vita e che del cibo ha fatto un'arte, non può non procedere verso la Quaresima a cuor leggero p e r c h é p r e s t o a r r i v e r à l a Pasqua e sarà di nuovo un trionfo di gioia, cibo e fratel- lanza. Carnevale del Murgo: un carnevale siciliano dalle radici argentine Un coloratissimo carro durante il Carnevale del Murgo (Photo: Terje Lillehaug/Shutterstock) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI