L'Italo-Americano

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25 GIOVEDÌ 20 MARZO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | R oma non smet- te mai di sor- p r e n d e r c i , e proprio quando pensi che non ci sia più niente da scoprire... beh, qualcosa viene scoperto! Gli Horrea Piperataria, un tempo centro per lo stoc- caggio e il commercio di spe- zie esotiche, sono recente- mente emersi da secoli di oscurità, aprendo al pubblico oltre un secolo dopo essere stati scoperti e quasi 2000 anni dopo il loro ultimo uti- lizzo. Questi magazzini di spezie furono costruiti sotto l'imperatore Domiziano nel 94 d.C. e la loro riscoper- ta e restauro offrono uno sguardo unico sul significato economico, medico e culina- rio delle spezie nell'Impero romano, così come sulla logi- stica che supportava l'insa- ziabile domanda di beni di lusso da parte di Roma. Cosa erano gli horrea? La parola horrea (singo- lare: horreum) si riferiva agli edifici di stoccaggio utilizzati in tutto l'Impero romano. S e b b e n e o r i g i n a r i a m e n t e associato allo stoccaggio del grano, nel periodo imperiale, il termine includeva anche magazzini per olio, vino, tessuti, marmo e persino opere d'arte e documenti. Gli Horrea erano essenziali per l'economia di Roma, perché garantivano alla città di sfa- mare la vasta popolazione e di immagazzinare beni com- merciali preziosi provenienti da tutti i domini. A l l ' a p i c e d e l l ' i m p e r o , Roma aveva circa 300 hor- rea, che andavano da piccoli siti di stoccaggio specializzati a complessi enormi. Tra i più famosi c'erano gli Horrea Galbae, che immagazzina- vano grano e olio, coprendo oltre 21.000 metri quadrati con 140 stanze solo al piano terra. Tali strutture garanti- vano un rifornimento ali- mentare costante per il milio- ne di residenti della città e m o s t r a v a n o i l s i s t e m a d i distribuzione altamente orga- nizzato di Roma. Gli Horrea Piperataria, tuttavia, erano diversi per- ché, a differenza di questi centri di stoccaggio per uso generale, erano dedicati in particolar modo a spezie ed erbe medicinali. Per questo motivo, erano tra i depositi più preziosi di Roma, con- trollando la fornitura di pepe, cannella, cardamomo, incen- so ed erbe rare importate d a l l ' I n d i a , d a l l ' A r a b i a e d a l l ' E g i t t o . G l i H o r r e a Piperitaria furono costruiti in una posizione molto stra- tegica, sulle pendici sud-occi- dentali della collina Velia, t r a i l P a l a t i n o e l'Esquilino. Si trovavano lungo la Via Sacra, una delle s t r a d e p i ù i m p o r t a n t i d i Roma, che collegava il Foro Romano al Colosseo: una posizione privilegiata, che garantiva un trasporto e una distribuzione efficienti delle merci.I magazzini erano pro- gettati con ampi cortili aperti circondati da locali di stoc- caggio, dove i lavoratori smi- stavano, confezionavano e distribuivano le merci. Un abbeveratoio centrale era probabilmente utilizzato per pulire le spezie, rinfrescare i lavoratori o fungere da misu- ra di sicurezza antincendio. La disposizione era simile agli horrea trovati a Ostia, con più livelli e progetti ter- razzati per adattarsi alla pen- denza naturale del terreno. S p e z i e : u n o s t a t u s symbol e una merce Nell'antica Roma, le spezie erano molto più essenziali di quanto potremmo pensare. Venivano utilizzate per la medicina, i rituali reli- giosi, i cosmetici e persi- no come valuta. Il pepe nero, in particolare, era una delle merci più apprezzate, così prezioso che a volte veni- va utilizzato per pagare le tasse o donato come dono prestigioso tra l'élite. Lo sto- r i c o r o m a n o P l i n i o i l Vecchio scrisse ampiamente sulla grande varietà di spezie disponibili a Roma, molte delle quali venivano importa- te in grandi quantità. Lo stato romano controllava il com- mercio e la tassazione delle spezie, assicurando che tutte le spedizioni in arrivo nella capitale passassero attraver- so gli Horrea Piperataria, che aiutavano a regolare i prezzi e a garantire una forni- tura costante per l'élite, i medici e le istituzioni religio- se di Roma. Un centro per la medi- cina e il commercio Gli Horrea Piperitaria svolgevano un ruolo chiave nel mondo medico di Roma. L'area circostante era nota per la concentrazione di dot- tori, erboristi e speziali. Ad esempio, il famoso medico Galeno di Pergamo, che lavorò a Roma nel II secolo d.C., viveva lì vicino, presso quella che oggi è la stazione della metropolitana Colosseo. La sua presenza in questo quartiere suggerisce che i d o t t o r i a v e s s e r o a c c e s s o diretto alle erbe medicinali conservate nei magazzini. Anche prima dell'epoca di Galeno, Roma aveva una tra- d i z i o n e d i s e r v i z i m e d i c i sponsorizzati dallo Stato, risalente al III secolo a.C., q u a n d o i l m e d i c o g r e c o A r c a g a t o fu inserito nel libro paga del governo. Gli Horrea Piperataria proba- bilmente svolsero un ruolo cruciale nel fornire erbe a questi primi medici, raffor- zandone lo status di compo- nenti essenziali dell'infra- struttura sanitaria della città. La caduta degli Horrea Piperitaria Nonostante la loro impor- tanza economica e medica, gli Horrea Piperataria non sopravvissero intatti. Nel 308 d . C . , l ' i m p e r a t o r e Massenzio costruì la sua imponente Basilica diretta- mente sopra di essi, seppel- lendoli di fatto sotto le fonda- m e n t a d e l l a b a s i l i c a . N e l corso dei secoli, terremoti, espansione urbana e decadi- mento naturale ne cancella- rono ulteriormente la presen- za e, nel periodo medievale, la posizione esatta era stata dimenticata. Il sito fu riscoperto solo nel 1915 dall'archeologa Maria Barosso, ma rimase inaccessibile al pubblico per oltre un secolo. Tuttavia, gra- zie a recenti scavi e lavori di r e s t a u r o , g l i H o r r e a Piperataria sono tornati alla luce: dopo un'ampia ricerca archeologica e un restauro, sono stati ufficialmente ria- perti al pubblico nel dicem- bre 2024. Il percorso per i visitatori di nuova concezione, parte del Parco archeologico del Colosseo, consente agli ospiti di tornare ad esplorare il magazzino delle spezie per la prima volta dopo quasi 1.700 a n n i . I v i s i t a t o r i e n t r a n o attraverso una porta nascosta alla base della Basilica di Massenzio, scendendo nelle rovine sotterranee dove pos- s o n o c a m m i n a r e s u u n a moderna passerella in vetro che offre una vista a volo d'uccello sui pavimenti pia- s t r e l l a t i o r i g i n a l i e s u l l e vasche d'acqua. Il progetto di r e s t a u r o , g u i d a t o d a Domenico Palombi e dal suo team dell'Università La Sapienza di Roma, ha anche scoperto prove di strutture ancora più antiche sotto il magazzino, tra cui massicce f o n d a m e n t a d e l l ' e r a d i A u g u s t o e N e r o n e . L'esperienza è arricchita da una mostra multimediale che ricostruisce la storia del magazzino, mostrandone la trasformazione da centro di spezie a rovina sotterranea persa sotto la città. L'apertura degli Horrea Piperataria offre una rara opportunità di comprendere la logistica alla base del com- m e r c i o i n t e r n a z i o n a l e d i R o m a , m a c i s e r v e a n c h e come promemoria di quanto Roma fosse profondamente interconnessa con regioni lontane come l'India, l'Arabia e l'Egitto, evidenziando ulte- r i o r m e n t e l a d i p e n d e n z a della città dal commercio marittimo a lunga distanza. La scoperta di strati di epo- che diverse, che vanno dai p r o g e t t i i n c o m p i u t i d i Nerone alla grandiosa basili- ca di Massenzio, rivela anche come Roma abbia costante- mente costruito su se stessa, riutilizzando e riadattando le strutture nel corso dei secoli. Horrea Piperataria: riscoperti i magazzini perduti delle spezie di Roma Le spezie erano molto importanti per i Romani, che le utilizzavano anche al posto del denaro (Image created with DALL-E 2) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI INTERVISTE SUGGERIMENTI

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