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17 GIOVEDÌ 17 APRILE 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | I l piacere di collezio- nare profumi risie- de nel modo in cui le fragranze riescono a evocare ricordi, luoghi e d e m o z i o n i . U n s i n g o l o spruzzo può riportare alla mente un giardino estivo, la b r e z z a m a r i n a , i l p r i m o amore, la giovinezza. Forse perché siamo diven- tati tutti più riflessivi (leggi: più vecchi) e amiamo ricor- dare il passato, ho scoperto che molti dei miei amici più cari e io abbiamo sviluppato una passione per le fragranze e d e d i c h i a m o v o l e n t i e r i tempo e denaro duramente guadagnato ad alcune delle nostre preferite: alcune sono popolari e famose, altre sono meno note e appartengono alla categoria dei profumi di nicchia. In questo senso, l'Italia può vantare alcuni nomi iconici, tra cui uno che è sinonimo di un luogo evo- cativo e ammaliante come un buon profumo: Carthusia di Capri. L a s t o r i a e l ' e t i c a d i Carthusia sono profonda- mente legate al paesaggio, al patrimonio e al fascino dell'i- sola di Capri. Con un nome che richiama la locale Certo- sa di San Giacomo, rap- presenta uno dei legami più duraturi tra tradizione mona- stica e artigianato mediterra- neo, almeno se crediamo alle leggende. Secondo una famo- s a l e g g e n d a , l e o r i g i n i d i Carthusia risalgono al 1380, quando il priore della Certo- sa, sorpreso dall'improvviso arrivo della regina Giovan- na d'Angiò a Capri, raccolse i fiori più belli dell'isola in suo onore. I fiori rimasero in a c q u a p e r t r e g i o r n i e , a l momento di gettarli, il priore s c o p r ì c h e l ' a c q u a a v e v a assunto un profumo straordi- nario e misterioso: un mona- co alchimista identificò l'es- senza come proveniente dal garofilum silvestre caprese, il garofano selvatico di Capri. Questa infusione accidentale divenne nota come il primo profumo dell'isola. L e r a d i c i s t o r i c h e d i Carthusia, tuttavia, furono ufficialmente riscoperte nel 1948, quando l'allora priore della Certosa riscoprì antiche formule di fragranze. Con il permesso del Vaticano, li condivise con un chimico piemontese, dando vita a quello che sarebbe diventato il più piccolo laboratorio di profumi al mondo. Il nome Carthusia – derivato da "Cer- tosa" – rende omaggio alle origini monastiche, mentre la sua filosofia è rimasta fedele alle sue radici: produzione artigianale, quantità limitate e ingredienti naturali di alta qualità, il tutto trattato con cura e precisione. Oggi, Carthusia continua a produrre fragranze in piccoli lotti – non più di 300 flaconi al giorno – utilizzando meto- di antichi tramandati dai monaci certosini. Ogni fase della produzione è eseguita a m a n o , d a l l a m a c e r a z i o n e all'imbottigliamento e al con- fezionamento. Gli oli essen- ziali provengono da botani- c h e l o c a l i , t r a c u i i l rosmarino del Monte Solaro per le linee maschili e il garo- fano selvatico di Capri per le fragranze femminili. Fra- granze come Aria di Capri, che unisce limone, arancia, mimosa e pesca per ricreare la frizzante leggerezza del profumo, o Caprissimo, com- p o s t o d a 2 5 f i o r i d i v e r s i , offrono viaggi olfattivi nei paesaggi di Capri. Fiori di Capri, la creazione storica della maison, rimane un clas- sico, mentre fragranze più recenti come A'mmare e Via C a m e r e l l e r i s p o n d o n o a i gusti moderni senza perdere la loro identità isolana. Tra le altre fragranze di spicco figu- r a n o G e l s o m i n i d i C a p r i , caldo e femminile con un raf- finato cuore di gelsomino, e Zagara, che cattura la fugace fioritura degli agrumi ogni primavera. O g g i , C a r t h u s i a è u n autentico progetto cultu- rale. Giunto al suo settanta- settesimo anno di attività, il marchio è ancora a conduzio- ne familiare, gestito dalla famiglia Ruocco, che ha radici profonde a Capri: ecco perché l'apertura di una bou- tique sotto la torre dell'orolo- g i o n e l l ' i c o n i c a P i a z z a U m b e r t o I n e l 2 0 2 3 h a segnato un traguardo impor- tante, un ritorno al cuore del- l'isola, dove abitanti e visita- tori possono sperimentare l'intera linea di fragranze Carthusia nel suo ambiente naturale. E p p u r e , l a p o r t a t a d i Carthusia si estende ben oltre l a s u a s p l e n d i d a d i m o r a . Oggi, le sue fragranze sono vendute in selezionate bouti- q u e d i l u s s o i n t u t t o i l mondo, dall'Italia al Giappo- ne, dagli Stati Uniti al Medio Oriente. I collezionisti e gli amanti dei profumi apprez- zano il marchio non solo per la qualità delle sue composi- zioni, ma anche per la sua autenticità, la sua storia e il suo impegno nel mantenere viva una tradizione di lunga data, creata dai monaci locali centinaia di anni fa. N essuna inven- zione attrasse e spaventò l'u- manità quanto l'elettricità, e uno dei suoi primi padri, l'i- taliano Alessandro Volta – la cui invenzione della pila elettrica nel 1800 segnò una svolta nella storia della scienza e della tecnologia – sarebbe certamente d'accor- do. N a t o a C o m o n e l 1 7 4 5 , Volta era un fisico interessato all'elettricità, un campo che era ancora agli albori alla fine del XVIII secolo. Il suo lavo- ro pionieristico emerse da un dibattito con un altro scien- ziato italiano, Luigi Galva- ni, il quale credeva che i tes- s u t i a n i m a l i f o s s e r o essenziali per generare elet- tricità. Volta non era d'accor- do, proponendo invece che l'elettricità potesse essere p r o d o t t a d a l c o n t a t t o d i metalli diversi. Per dimostrare la sua teo- ria, Volta creò la "pila", o pila voltaica, la prima vera batteria. Impilò alternata- mente dischi di zinco e rame, separati da pezzi di stoffa imbevuti di acqua salata. Col- legata da un filo, la pila pro- duceva una corrente elettrica costante, un risultato mai ottenuto prima. Questo pro- getto semplice ma rivoluzio- nario dimostrò che le reazio- n i c h i m i c h e t r a d i v e r s e sostanze potevano generare elettricità in modo continuo, s e n z a b i s o g n o d i m a t e r i a vivente. L'invenzione di Volta fu immediatamente riconosciu- ta come una svolta epocale: V o l t a p r e s e n t ò l a p i l a a Napoleone Bonaparte a Parigi nel 180, ottenendo non solo riconoscimenti scientifi- ci ma anche titoli nobiliari. Il volt, l'unità di misura del potenziale elettrico, fu poi chiamato così in suo onore. La pila aprì le porte a un'e- ra completamente nuova di sperimentazione e progresso t e c n o l o g i c o e p e r m i s e a scienziati come Humphry Davy e Michael Faraday di esplorare la natura dell'e- lettricità e del magnetismo, portando a ulteriori scoperte in elettrochimica ed elettro- magnetismo. La creazione di Volta pose anche le basi per lo sviluppo dell'energia por- tatile, aprendo la strada a tutto, dai circuiti elettrici e motori all'elettronica moder- na su cui facciamo affida- mento oggi. S e b b e n e i m a t e r i a l i e i design si siano evoluti nel corso dei secoli, il principio di base di ogni batteria rie- cheggia ancora l'idea origina- le di Volta: che l'elettricità possa essere generata dall'in- t e r a z i o n e c o n t r o l l a t a d i diversi elementi. In questo senso, la pila di Volta è stata il vero inizio del mondo elet- trificato. Un'illustrazione della famosissima pila di Alessandro Volta (Image created with DALL-E 2) Carthusia: Capri in bottiglia Alessandro Volta e come l'elettricità trovò la sua scintilla IMPRESA ITALIA ECONOMIA MADE IN ITALY AZIENDE Uno store Carthusia all'Aeroporto di Capodichino, Napoli (Photo: Elenaphotos/Dreamstime).