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GIOVEDÌ 17 APRILE 2025 www.italoamericano.org 38 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Il settore agroalimentare da 620 mld è il made in Italy più famoso I l cibo rappresenta il simbolo più noto dell'Italia all'estero e la prima ricchezza del Paese, con una filiera agroali- mentare allargata che vale 620 miliardi, dai campi all'industria fino alla ristorazione e alla gran- de distribuzione. È quanto emer- ge da un'analisi della Coldiretti diffusa in occasione della Giornata nazionale del Made in Italy, che si celebra il 15 aprile. Il Made in Italy a tavola dà lavo- ro a 4 milioni di occupati ed è sostenuta dall'impegno quotidia- no di 730mila imprese agricole e da un'agricoltura che è la più green d'Europa, diventata emble- ma di qualità e sicurezza. Non è un caso che quasi un terzo dei prodotti alimentari in vendita, secondo un'analisi Coldiretti su dati Osservatorio Immagino, abbia in etichetta un segno distintivo dell'identità nazionale: dalla bandiera tricolore alla scrit- ta "prodotto in Italia" fino alle certificazioni per i prodotti a denominazione di origine. Si tratta del paniere più importante tra quelli presenti nella grande distribuzione in termini di nume- ro di referenze e di giro d'affari, cresciuto nel 2024 del 2,1% gra- zie a un +4% della domanda, secondo l'Osservatorio. L'emblema dell'italianità più uti- Prodotti di filiera italiana (© Bert De Boer | Dreamstime.com) (Ph© Teerapong Nantavasin | Dreamstime.com) lizzato sulle etichette dei prodotti è la bandiera italiana, seguito dall'indicazione "100% italiano" e da "prodotto in Italia". Un fenomeno consolidato nelle abitudini di spesa che impone però una piena trasparen- za rispetto alle scelte di acquisto per evitare che i consumatori portino a casa un prodotto che di italiano ha in realtà soltanto la confezione. Coldiretti ha lanciato una proposta di legge di iniziati- va popolare per rendere obbliga- toria l'origine degli ingredienti su tutti gli alimenti in commercio nella Ue. L'obiettivo è raggiun- gere un milione di firme . Scuole italiane all'estero 'motori' di diplomazia zazione del sistema universitario italiano, offrendo un'occasione concreta di confronto e di propo- sta tra gli attori del settore. L'iniziativa è preludio della V edizione degli Stati Generali della lingua italiana del mondo, che sono stati aperti dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani. Gli Stati Generali costituiscono il principale momento istituzionale dedicato alla diffusione dell'ita- liano e alla sua promozione nel mondo, puntando alla creazione di una Comunità dell'Italofonia, progetto che sarà al centro della Conferenza Internazionale dell'Italofonia prevista per il prossimo autunno. Entrambi gli eventi si inserisco- no nel quadro dell'impegno del Governo per il rafforzamento e la promozione della lingua italia- na nel mondo, in vista della Conferenza Internazionale dell'Italofonia prevista per l'au- tunno di quest'anno. A Roma si è tenuta la Prima Conferenza delle scuole italiane all'estero "Crescere in italiano", con la partecipazione di oltre 200 rap- presentanti dagli istituiti scolasti- ci del nostro Paese attivi all'este- ro e del Sistema della Formazione Italiana nel Mondo. L'evento è stato inaugurato dal Vice Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, che ha sottoli- neato come le scuole italiane all'estero rappresentino uno stru- mento chiave per la diplomazia culturale del nostro Paese, ricor- dando il loro ruolo centrale nella promozione della lingua, della cultura e dei valori italiani nel mondo – ricordando poi anche la centralità di istruzione e forma- zione come pilastri del Piano Mattei e priorità della Cooperazione allo sviluppo ita- liana. Nel corso delle sue tre ses- sioni tematiche, la Conferenza approfondirà temi prioritari quali l'innovazione didattica, i parte- nariati istituzionali e la valoriz- A Milano le filiere della qualità con TuttoFood R appresentare in un unico salone l'interezza delle filiere produttive del food mondiali (oltre che italiane). Questo l'obiettivo dichiarato di Tuttofood 2025, che entrerà nel vivo il 5 maggio a Rho Fiera Milano. A dai numeri sembra arrivare la conferma che il mondo ha accolto l'invito: delle 4.700 realtà aziendali che anime- ranno gli oltre 150.000 mq della fiera distribuiti su 10 padiglioni, tre più dell'edizione 2023, oltre il 25% proviene dall'estero, dal Nord America alle Filippine, dalla Spagna all'Egitto, pronti ad accogliere oltre 3.000 top buyer internazionali, 90mila visitatori e centinaia di giornalisti da Italia ed Estero. Antonio Cellie, amministrato- re delegato di Fiere di Parma, descrive l'evento come "un salo- ne inclusivo e dialogante in tempi di barriere e dazi che sti- mola ulteriormente a farne il punto di incontro strategico per tutti gli operatori di settore inte- ressati a esplorare le ultime ten- denze del food, cogliendo l'occa- sione di toccare con mano le innovazioni provenienti da tutto il mondo e siglare accordi com- merciali in un contesto interna- zionale di grande prestigio – e tradizione - come quello del quartiere fieristico di Rho". Come già Cibus per Parma, anche TuttoFood diventerà un importante volano economico per il Paese e il Territorio. Si stima una potenziale overperfor- mance export del 4% per i com- parti delle fiere leader in Italia "generando già da questa edizio- ne un impatto diretto e indiretto di oltre 150 milioni sull'intera città di Milano" ha concluso Cellie. A caratterizzare l'evento alcuni key points: una rappresen- tatività completa di tutti i settori del food, che arriva a coprire anche l'offerta beverage di spi- rits e il mondo contemporaneo della mixology. L'incoming internazionale dei più importanti buyer del food grazie al Buyers Program sviluppato in collabora- zione con Ice-Agenzia: per loro un preciso programma di ospita- lità e di percorsi guidati a tema, in fiera e fuori, che intercetta le reali esigenze delle aziende espo- sitrici e le attese dei grandi com- pratori del cibo da Europa, Nord America, America Latina, Middle East, Asia ed Estremo Oriente, Australia e Sud Africa. Non ci sarà solo cibo ma anche nuove tendenze e culture dell'alimentazione tra talk, risto- razione, degustazioni, premi e show cooking. Passa alla Cina il marchio Bialetti, uno dei simboli del made in Italy E ' uno dei simboli del made in Italy ma oggi la sua proprietà è cinese. Bialetti, sinonimo del caffè ita- liano e della moka cambia ban- diera. La lussemburghese Nuo Capital, che fa capo al magnate cinese Stephen Cheng, ha perfe- zionato la sottoscrizione di un contratto di compravendita per l'acquisto del 78,567% delle azioni. Il closing è previsto entro la fine di giugno 2025. La compravendita si inserisce nell'ambito di una più ampia operazione legata al rifinanzia- mento di Bialetti. L'ad Egidio Cozzi ha detto all'Agenzia Agi: "Oggi Bialetti è un'azienda più solida, forte di una visione stra- tegica chiara e di un marchio riconosciuto a livello globale. Con l'ingresso di Nuo Capital si apre un nuovo capitolo, ricco di opportunità: continueremo a investire in innovazione, interna- zionalizzazione e autenticità, mantenendo sempre al centro la passione per il caffè e l'eccellen- za del made in Italy".
