L'Italo-Americano

italoamericano-digital-5-15-2025

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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2025 M a g g i o , mese dedi- c a t o a M a r i a m a d r e d i Dio; mese delle rose e dei profumi dei fiori di primave- ra. Maggio, mese in cui le ore di luce sono più di quelle del buio. Il mese dedicato anche alla "Santa degli impossibili", Santa Rita da Cascia, molto amata e pregata a Palermo cui le gravide si rivolgono per avere protezione durante la gestazione, il parto e affin- c h é d i a l o r o u n f i g l i o i n buona salute. Potrebbe, con tali premesse, sembrare che sia il mese più bello e più sereno dell'anno. Ma in questo mese, inve- ce, ricorre anche il quaranta- settesmo anniversario, era il 1 9 7 8 , d e l l ' u c c i s i o n e , p e r mano delle Brigate rosse, di A l d o M o r o . L ' e s p o n e n t e della Democrazia Cristiana era stato sequestrato per cin- quantacinque giorni e le trat- t a t i v e p e r i l r i l a s c i o n o n ottennero risultati positivi. Il 9 maggio il suo corpo fu tro- vato, dietro segnalazione di una telefonata anonima, in via Michelangelo Caetani, nella città eterna, nel baga- gliaio di una Renault 4 rossa. Tra i primi ad assistere al rinvenimento del cadavere fu C a r m e l o P e c o r a , n a t o a Enna, giovanissimo allievo di Pubblica Sicurezza che era stato chiamato, dalla Sicilia, a Roma proprio per quel 9 m a g g i o . E f u p r o p r i o l a "volante" su cui viaggiava a scortare l'ambulanza che tra- sportava il corpo di Moro all'istituto di Medicina Lega- le. Mentre era in viaggio per raggiungere Roma, Carmelo P e c o r a a p p r e n d e v a d a l l a radio che un siciliano, di Cinisi, un giovane Giuseppe - ma per tutti Peppino - Impa- stato, era stato ucciso da mano mafiosa. Pur se appar- tenente a una famiglia molto v i c i n a a l l a m a f i a , n o n v i aderì mai anzi fondò, insie- me a un gruppo di amici, Radio Out, da cui denuncia- va e denigrava costantemen- te il boss mafioso Gaetano Badalamenti appellandolo ironicamente "Tano seduto". Questi ne decise la morte ma s i m u l ò u n f a l s o s u i c i d i o facendo trovare il cadavere s u i b i n a r i d e l l a f e r r o v i a Palermo-Trapani. Si dovette arrivare al 2001 perché la Corte d'assise identificasse finalmente l'autore materiale del delitto, già riconosciuto compiuto dalla organizzazio- ne mafiosa nel 1984, a segui- to delle indagini di Rocco Chinnici, magistrato, anch'e- gli ucciso dalla stessa orga- nizzazione, in un attentato s o t t o c a s a d o v e f u f a t t a esplodere un'autobomba. Vito Palazzolo, autore mate- riale dell'omicidio Impasta- to, fu condannato a trent' anni di reclusione. E dopo 24 anni circa dal delitto, nel 2002, anche Gaetano Bada- lamenti fu riconosciuto col- pevole e condannato all'erga- stolo. Ma non solo tristi avveni- menti o efferati delitti hanno segnato i giorni del mese di maggio.Tra i numerosi even- ti che si svolgono in questi g i o r n i , a P a l e r m o , n o n manca – come negli anni passati - la storica Targa Flo- rio, giunta quest'anno alla sua 109a edizione, la corsa automobilistica su strada più antica al mondo che ha rega- l a t o a t a n t i i l l u s t r i p i l o t i altrettanto illustre fama, da Tazio Nuvolari a Enzo Ferra- ri e anche al palermitano Nino Vaccarella, solo per c i t a r n e a l c u n i e t r a i p i ù famosi. E pure quest'anno, a Palermo e lungo il circuito stradale classico, a partire dal giorno 8 hanno sfilato e gareggiato gli equipaggi in cerca della vittoria per la c o r s a p i ù a m b i t a f r a g l i a p p a s s i o n a t i . E p e r n o n dimenticare chi ha fatto delle c o r s e a u t o m o b i l i s t i c h e i l s e n s o d e l l a p r o p r i a v i t a , vogliamo ricordare un sici- liano, di Alia in provincia di Palermo ma che visse divi- dendosi tra il paese natale e Los Angeles dove i tifosi, gli appassionati, gli addetti ai lavori lo conoscevano come "Dio" poiché il suo cognome, Dioguardi, era difficile da p r o n u n c i a r e e r i c o r d a r e . Dieci anni fa, l'11 maggio del 2015, Nick Dioguardi, detto Dio, ha lasciato le piste tanto amate, le sue auto d'epoca – era un collezionista – e i tor- nanti che da Palermo condu- cono ad Alia dove riecheggia ancora il ricordo del rombo della sua Lotus, con un unico r i m p i a n t o : n o n a v e r m a i potuto partecipare alla Targa Florio classica ma soltanto a un'edizione speciale storica. Lasciando le corse auto- mobilistiche e i suoi piloti ma rimanendo nell'ambito dei premi, ricordiamo che il giorno 7 si è svolta a Roma, a Cinecittà, nello studio 5 che fu il più amato da Federico F e l l i n i , l a c o n s e g n a d e i premi David di Donatello, giunto quest'anno alla sua settantesima edizione. E a Giuseppe, per gli amici Pep- puccio, Tornatore è stato consegnato il David Specia- le, nuovo riconoscimento che è stato inaugurato dal regi- sta, già premio Oscar nel 1990 (Miglior film stranie- ro), siciliano, di Bagheria in provincia di Palermo. Per il cinema italiano, il David di D o n a t e l l o è u n p r e m i o , molto ambito, ed è conside- rato un po' il nostro premio Oscar e Cinecittà la nostra Hollywood. Rimanendo nell'ambito artistico - in questo caso tea- trale – alla soglia degli 86 anni, il 2 maggio, è venuto a mancare anche l'attore Ales- sandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel Salvatore, sici- liano di Modica in Provincia di Ragusa, che tanta poesia ci ha regalato con i suoi versi e con le eccellenti traduzioni dei lirici greci. Ma questo 2025 non ci ha r i s p a r m i a t o n e a n c h e l a m o r t e d i P a p a F r a n c e s c o Bergoglio. Ci ha lasciati il 21 aprile scorso ma il trono di Pietro, la sedia gestatoria è già stata occupata dall' 8 maggio, giorno dedicato pro- prio alla Madonna, dal suo successore, statunitense di nascita ma con radici anche francesi e italiane: Robert Francis Prevost che ha scelto di assumere, come pontefice, il nome di Leone XIV. Un Papa colto che parla sette lingue tra cui correntemente anche il latino. N e l l o s t e s s o g i o r n o , 8 maggio ma del 2006, venne a Palermo e il primo settem- bre del 2024 si recò a Siracu- sa per pregare e omaggiare la Madonna delle Lacrime. Era il settantunesimo anniversa- rio della Lacrimazione di Maria ed era stato invitato a presiedere la celebrazione nell'ultimo giorno dei festeg- giamenti dall'arcivescovo m o n s i g n o r F r a n c e s c o Lomanto. Q u a n d o e s a t t a m e n t e d i c i a n n o v e a n n i f a , n e l l a medesima data della sua ele- zione al soglio pontificio, Leone XIV venne in visita in qualità di priore alla comu- nità agostiniana, parrocchia- n i d e l l a c h i e s a d i S a n t a Maria La Reale, alla Rocca di Mezzomonreale, tanti fedeli lo incontrarono e oggi ricor- dano quel giorno con com- mozione ed entusiasmo e c'è pure chi in questa coinciden- za vuol vedere quasi un pre- sagio, un segno divino. Anche alla Missione Spe- r a n z a e C a r i t à d i B i a g i o Conte Robert Francis Prevo- st si ritrovò a pranzare insie- me agli ospiti della Missione, dando ancora una volta il suo sostegno ai più deboli, dimostrando la sua vicinanza ai più poveri della terra, pre- sagendo così il suo apostola- to che da oggi tutta la comu- nità cristiana potrà vedere. Giuseppe Tornatore, nato a Bagheria, ha ricevuto un David di Donatello quest'anno (Photo: Andrea Raffin/Shutterstock) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Maggio in Sicilia: profumo di memoria, fede che risplende, vita che rinasce

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