Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1535491
17 GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | V iBi Venezia è u n m a r c h i o d i calzature moder- no con una soli- da reputazione storica, almeno per quanto riguarda il modello di scarpe c h e p r o d u c e . F o n d a t o n e l 2015 dalle sorelle veneziane Viola e Vera Arrivabene Valenti Gonzaga, il marchio si è ritagliato una nicchia nel mondo della moda contempo- ranea reinterpretando una scarpa classica e umile: la furlana. Conosciute anche come friulane, questo tipo di scarpa era originariamente prodotto in Friuli, ma da allo- ra sono diventate un simbolo di eleganza discreta e artigia- nalità sostenibile, nonché una t e n d e n z a a b b r a c c i a t a d a l mondo della moda, tutto gra- zie a Vibi Venezia. La storia della furlana risa- le almeno al XIX secolo, quan- do le donne di campagna le creavano utilizzando ritagli di tessuto e vecchi copertoni di bicicletta, che venivano cuciti insieme con ingegno e cura, dando vita a una scarpa mor- bida, simile a una pantofola. Le suole in gomma riciclata le rendevano ecologiche e prati- che, ideali per l'uso quotidia- no. Infine, l'umile furlana arrivò a Venezia, dove i gon- dolieri ne apprezzarono le suole che non danneggiavano il legno verniciato delle loro imbarcazioni. Questa calzatu- ra pratica si evolse gradual- mente in un elemento fonda- mentale della vita quotidiana veneziana. Per le sorelle Arrivabene, cresciute in un palazzo affac- ciato sul Canal Grande, le fur- lane facevano parte dell'abbi- g l i a m e n t o q u o t i d i a n o : l a madre, la contessa Bianca di Savoia Aosta, aveva sempre incoraggiato l'apprezzamento per le tradizioni e l'artigianato locale. Le sorelle, infine, deci- sero di trasformare le calzatu- re d'infanzia in un'attività commerciale quando si resero conto che il mondo al di fuori di Venezia aveva scarso acces- so a queste scarpe eleganti ma semplici. Così, ViBi Venezia nacque con una missione: creare scarpe che si ricollegas- sero alla tradizione ma che fossero adatte a un guardaro- ba contemporaneo. Fin dall'inizio, il marchio ha posto una forte enfasi sulla qualità e sulla tradizione: ogni paio di scarpe è realizza- to a mano in Italia, principal- mente in un laboratorio a conduzione familiare vicino a Udine, utilizzando tessuti pre- giati come velluto, lino e coto- ne. La caratteristica suola in gomma è ancora presente, un omaggio alle origini della scarpa, ma i design sono raffi- nati, alla moda e fatti per durare. Le furlane di ViBi sono prodotte in lotti limitati per garantire la qualità arti- gianale e ridurre gli sprechi, e il marchio collabora spesso con artisti e designer per lan- ciare collezioni speciali. La reinterpretazione della furlana da parte di ViBi Vene- zia ha attirato l'attenzione anche di importanti riviste di moda e rivenditori internazio- nali: le scarpe sono apparse sulle pagine di Vogue, Elle e Harper's Bazaar e possono essere acquistate sulle princi- pali piattaforme di e-commer- ce come Net-a-Porter, Mat- c h e s F a s h i o n e M o d a Operandi. Sono inoltre dispo- nibili in boutique in tutta Europa e negli Stati Uniti, inclusi noti grandi magazzini come Bergdorf Goodman e Le Bon Marché. Inoltre, il sito w e b u f f i c i a l e d e l m a r c h i o effettua spedizioni internazio- nali, quindi se desiderate un paio di furlane ViBi alla moda potete riceverle facilmente a domicilio. Il marchio ha anche benefi- ciato del supporto delle cele- brità: tra le persone avvistate con le scarpe ViBi Venezia ci s o n o K a t e M o s s , K a t i e Holmes e Sofia Coppola, probabilmente attratte dal marchio per il perfetto equili- b r i o t r a l u s s o d i s c r e t o e comfort. Ma, forse, ciò che distingue maggiormente ViBi Venezia non è semplicemente l'elegan- za del suo prodotto, ma la filosofia che lo sostiene, che punta più a coltivare uno stile di vita piuttosto che a insegui- r e t e n d e n z e s t a g i o n a l i d i breve durata. Un segno di ciò risiede nella versatilità delle furlane, che possono essere indossate sia al chiuso che all'aperto, in modo elegante o casual; si adattano con la stes- sa naturalezza a un pranzo in campagna come a una galleria d'arte in città. E pur mante- nendo il prestigio del lusso, m a n t e n g o n o u n s e n s o d i informalità e disinvoltura. Riprendendo una tradizio- nale pantofola veneziana e donandole nuova vita, ViBi Venezia ha riportato in auge un simbolo della vita venezia- na, ma ha anche creato una storia di rinascita: di artigia- nalità, di luogo e di design lento e ponderato. Attraverso le scarpe, l'eredità della furla- na entra con sicurezza nel mondo moderno. I l forno a cupola in pietra è uno di quegli elementi che chi ama c u c i n a r e s p e s s o s o g n a : è b e l l o d a v e d e r e e r e n d e i c i b i p i ù saporiti. Accenderlo richiede tempo e pazienza, ma una volta caldo, mantiene il calo- re per ore e crea l'ambiente perfetto per preparare pane o pizza alla vecchia maniera. C'è anche un senso di ritua- l i t à : a l i m e n t a r e i l f u o c o , attendere che la temperatura si alzi... tutto contribuisce all'esperienza. Come è facile intuire, il f o r n o a c u p o l a h a r a d i c i a n t i c h i s s i m e e f u r o n o i Romani a perfezionarne il design, trasformandolo in un elemento standard di case, ville, forni e persino avam- posti militari in tutto l'impe- ro. Forni precedenti esiste- vano in luoghi come l'Egitto e la Mesopotamia, ma la versione romana portò effi- cienza e coerenza: la forma a cupola era fondamen- tale, perché permetteva al calore di diffondersi unifor- memente all'interno, crean- do condizioni di cottura sta- b i l i . A l l ' i n t e r n o , i l f u o c o veniva acceso direttamente sul piano di cottura e, una volta raggiunta la tempera- t u r a d e s i d e r a t a , l e b r a c i venivano spostate e il cibo veniva posto al suo interno. La struttura di un furnus r o m a n o p r e s e n t a v a u n a cupola bassa e arrotondata costruita su una superficie di cottura piana, un design che facilitava una circolazione ottimale del calore all'inter- n o d e l l a c a m e r a . I l f u o c o veniva acceso direttamente all'interno del forno; una volta raggiunta la tempera- t u r a d e s i d e r a t a , l e b r a c i venivano rimosse e il cibo veniva posto sul piano caldo per la cottura. Siti archeolo- gici come Pompei ed Ercola- no hanno portato alla luce e s e m p i b e n c o n s e r v a t i d i f o r n i , c h e n e d i m o s t r a n o l'importanza nella vita quoti- diana romana. Anche in epoca contem- poranea, i principi del forno romano a cupola continuano a influenzare la costruzione dei forni moderni. Sia i for- nai artigianali che i cuochi amatoriali apprezzano i van- taggi di questo design intelli- gente, che offre una ritenzio- ne del calore e prestazioni di cottura superiori. Il nostro m o d e r n o f o r n o a c u p o l a deve ancora molto ai modelli antichi che possiamo ammi- rare a Pompei: un'ulteriore testimonianza dell'enorme impatto dell'ingegno romano sull'ingegneria e sulla nostra vita quotidiana. Un'illustrazione di un forno dell'antica Roma. Quelli che usiamo oggi per cuocere la pizza non sono molto diversi! (Photo: Anastasiya Vaitulevich/Dreamstime) ViBi Venezia: l'elegante evoluzione di un classico veneziano I l f o r n o a c u p o l a : l ' i n n o v a z i o n i romano che ancora oggi domina la cucina IMPRESA ITALIA ECONOMIA MADE IN ITALY AZIENDE Un paio di furlane, scarpe tipiche di Venezia (Image created with DALL-E 2)