L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-12-2025

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sta contro l'overtourism e la gentrificazione dei centri abi- t a t i d e l g r u p p o S o u t h e r n European Network against Touristification, una coalizio- ne di oltre 60 gruppi di attivi- sti che ha preannunciato una serie di manifestazioni coor- dinate in città e località turi- stiche europee il 15 giugno. Metteranno in atto piccole azioni dimostrative di distur- bo in aeroporti, autobus e punti di interesse turistico fra Spagna, Italia (Genova, Mila- no, Napoli, Palermo, Rimini e V e n e z i a ) , P o r t o g a l l o e F r a n c i a . P o c o p i ù d i u n a s c h i z z a t a d ' a c q u a s u l l a maglietta ma con un messag- gio chiaro: dobbiamo trovare un equilibrio se vogliamo sal- vare il fascino stesso del turi- smo. Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 12 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | D a u n l a t o a b b i a m o i grandi risul- t a t i , l a p r o - mozione tout court delle spiagge italiane con le Bandiere Blu, dall'altro il grande problema dell'over- tourism e la necessità di pro- teggere siti culturalmente o paesaggisticamente preziosi da un sovraffollamento che rischia di distruggerli, non solo di renderli insostenibili. Venezia, i granellini di sab- bia rosa dell'isolotto sardo di Budelli o la famosa Scala dei turchi in Sicilia sono forse gli esempi più eclatanti del fragi- le equilibrio che regola luoghi bellissimi della Penisola ma al contempo inadatti alla pre- senza eccessiva di visitatori. Tuttavia, sfidiamo chiunque si sia trovato sotto il sole d'a- gosto a fare la fila prima di poter entrare agli Uffizi di F i r e n z e p i u t t o s t o c h e n e i Musei Vaticani a negare che il turismo dei grandi numeri è cosa difficile da sopportare e gestire. La falesia di marna bianca che spunta a picco sul mare lungo la costa di Realmonte, nell'Agrigentino, periodica- mente calpestata da bagnanti irrispettosi dei divieti che mirano solo a impedirne lo sbriciolamento, è un simbolo evidente della fragilità della natura: mettere i piedi sulla Scala dei turchi per un selfie, un post o una stupida sfida social è solo un passo in più per disprezzarne la delicatez- za, che è un aspetto che la dice lunga su quanto la bel- lezza sia preziosa. Per quanto un luogo sia attrattivo, per quanto il mare sia spettacola- re, non sempre deve essere possibile goderne e da turisti ormai resi consapevoli di quanto delicati siano certi equilibri ambientali, dovrem- mo "capire" e soprattutto operare in direzione contra- ria ovvero tutelando questi siti il più possibile. Il mare italiano ha ottenu- to, attraverso la certificazione internazionale delle Bandiere Blu in tutte le regioni, l'atte- s t a z i o n e d e l l a s a l u b r i t à e della sua qualità in termini t u r i s t i c i . C a r a t t e r i s t i c h e d i s t r i b u i t e p r a t i c a m e n t e ovunque. Questo significa che le alternative sostenibili per tutti, natura inclusa, ci sono. Se scopriamo che per entrare a Venezia serve pagare un biglietto non solo perché è un museo a cielo aperto ma per- ché regolamentarne gli acces- si significa far sopravvivere la città lagunare (e non farla s p r o f o n d a r e ) , d o v r e m m o accettarlo di buon grado. Forse non tutti lo sanno ma anche Capri sta pensando a uno stop al turismo selvag- g i o . L ' a m m i n i s t r a z i o n e comunale ha raggiunto un'in- tesa con il Ministero dell'Am- biente per l'istituzione di un'area protetta che nel 2026 "blinderebbe" i Faraglioni oggi assediati dalle imbarca- zioni. Con le nuove regole ci si potrà avvicinare solo su barche a remi o a nuoto. Que- sto perché Capri si aggiunge- rebbe alle 52 aree protette italiane. Con questa modifica normativa, l'isola verrebbe iscritta nell'elenco ufficiale delle riserve marine benefi- ciando così di fondi ad hoc, vigilanza e regole certe. L'o- biettivo non è solo quello di preservare un patrimonio naturalistico unico al mondo e s e m p r e p i ù m i n a c c i a t o dall'aggressività dei tour ope- rator e del turismo di massa, ma anche quello di portare sull'isola un turismo di qua- lità, più lento e meno "canni- bale", perché alla fine è pro- prio questo che toglie valore al paesaggio. Lo scopo stesso del turista dovrebbe essere la r i c e r c a d e l l ' e q u i l i b r i o f r a ambiente e benessere colletti- vo. La Bandiera Blu è in fondo questo: un riconoscimento internazionale (fu istituito nel 1987, anno europeo dell'Am- biente) che premia le località turistiche balneari che rispet- tano i criteri alla gestione sostenibile del territorio. Se l'obiettivo principale del pro- gramma premiale è esatta- mente quello di indirizzare la politica di gestione locale di numerose località rivierasche verso un processo di sosteni- bilità ambientale, cambiando l a l o g i c a d e l s e r v i z i o a i bagnanti in servizio al terri- torio e alle persone che lo vivono, anche chi "usa" le spiagge Bandiera Blu è chia- mato a capirne la filosofia. Insomma, se beneficiamo di certi servizi e di belle spiagge è perché si sta rispettando un equilibrio non perché stiamo imponendo la nostra presen- za e il nostro benessere a discapito di tutto il resto. Che stia comunque cam- biando la percezione del turi- smo, lo capiamo anche da piccoli segnali come la prote- Proteggere il paesaggio italiano dall'overtourism fa bene al turismo stesso P.O.BOX 40156, PASADENA, CA 91114

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