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17 GIOVEDÌ 12 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | L 'Amaro Lucano nacque nel 1894 a P i s t i c c i , p i c c o l a città della Basili- c a t a , q u a n d o i l pasticcere Pasquale Vena iniziò a sperimentare misce- lando più di trenta erbe nel retrobottega del suo biscottifi- cio per creare un liquore alle erbe meravigliosamente equi- librato. La sua ricetta, ricca di n o t e a g r u m a t e , f l o r e a l i e a m a r e , f u i n i z i a l m e n t e apprezzata a livello locale, ma l a s v o l t a a r r i v ò n e l 1 9 0 0 , quando Casa Savoia adottò ufficialmente l'Amaro Luca- no, dandogli un riconosci- mento nazionale. Dopo una pausa produttiva durante la Seconda Guerra Mondiale, i figli di Pasquale, Leonardo e Giuseppe, trasfor- marono l'impresa artigianale del padre in una moderna fabbrica negli anni '50 e '60 e, nel 1965, la produzione rag- g i u n s e o l t r e 1 1 7 . 0 0 0 l i t r i all'anno. Con l'avvento del boom economico italiano e delle nuove opportunità, il Lucano abbracciò campagne pubblici- tarie nazionali, in particolare con lo slogan ancora in uso "Cosa vuoi di più dalla vita? Un Lucano!", una frase diven- tata parte integrante della lin- gua quotidiana. Ma, per quanto importanti siano la sua storia e il suo fascino pop, ciò che rende l'A- maro Lucano davvero unico è il suo metodo di produzio- ne: il processo inizia con la selezione, l'essiccazione e la spremitura di un ricco assor- timento di erbe, dall'assenzio e dalla genziana alle scorze di agrumi e alla salvia sclarea; in seguito, queste botaniche ven- gono sottoposte a infusione a caldo in alcol e acqua, pressa- te, filtrate e invecchiate per cinque mesi per consentire a tutti gli aromi di maturare. Durante questa maturazione viene aggiunto un ingrediente segreto di famiglia, seguito dalla miscelazione con zuc- chero, caramello, oli essenzia- li e acqua, prima dell'imbotti- gliamento. Il risultato è un e l i s i r d a l c o l o r e m a r r o n e caramello intenso, caratteriz- zato da un'armonia agrodolce e da un'inconfondibile ele- ganza floreale. Con una gradazione alcoli- ca del 28%, Amaro Lucano è c e l e b r a t o p e r i l s u o g u s t o accessibile ma al contempo stratificato, con i critici che ne elogiano la brillantezza di marmellata d'arancia, la ric- c h e z z a d i f o n d o d i n o c i e mandorle e un delicato finale erbaceo. Tradizionalmente si gusta liscio o con ghiaccio, spesso con una scorza d'aran- cia grattugiata, ma è anche estremamente versatile come base per cocktail: il Lucano Americano, ad esempio, lo miscela con vermouth dolce e soda per un aperitivo rinfre- scante, mentre il Lucano Mule conferisce al classico Moscow Mule un tocco medi- terraneo sostituendo la vodka con l'amaro. I bartender lo h a n n o a n c h e u t i l i z z a t o a l posto di altri liquori amari nei twist del Negroni e del Paper Plane, ispirati dalla comples- sità dei sapori. Ma Amaro Lucano è anche un ambasciatore culturale, poiché i discendenti di terza e q u a r t a g e n e r a z i o n e d i Pasquale Vena continuano a guidare l'azienda, permean- dola di tradizione, innovazio- ne e del calore del popolo lucano. Oggi, l'amaro viene a m p i a m e n t e e s p o r t a t o i n oltre 30 Paesi fra i cinque continenti, ed è particolar- mente popolare negli Stati Uniti, in Cina e in Germania, dove è disponibile in negozi specializzati in liquori, bar e punti vendita duty-free. I prezzi al dettaglio variano in genere tra i 17 e i 28 euro per una bottiglia da 750 ml, che si traducono in 25-30 dollari nei mercati statunitensi. La crescita internazionale del marchio è supportata da part- nership con importatori e ambasciatori, e il suo impe- gno è particolarmente rivolto alle comunità di espatriati ita- liani, che contribuiscono a far conoscere l'amaro a nuovi pubblici. L'eccellenza del Lucano è stata inoltre ripetutamente riconosciuta: ha vinto l'oro alla San Francisco World Spi- rits Competition del 2014, tre stelle al Superior Taste Award del 2014 e un ulteriore rico- noscimento internazionale alla Brussels Spirits Competi- tion: ogni riconoscimento conferma l'appeal globale e la maestria artigianale. In Italia, Amaro Lucano è un digestivo molto amato, ma soprattutto rimane profonda- mente radicato nelle tradizio- ni culinarie della Basilicata e in quello spirito tipicamente meridionale in cui ingredienti semplici e locali diventano espressione di identità e tra- dizione. Oggi, mentre i bitter italiani vivono una rinascita globale – stimolata in parte dalla loro popolarità nella cultura dei cocktail e tra i trendsetter di città come Lon- dra e New York – il Lucano continua a distinguersi per la sua autenticità e il suo carat- tere regionale, nonché per il suo legame duraturo con un elemento chiave del Made in Italy: la famiglia. N ell'immagina- rio collettivo, l ' i n v e n z i o n e d e i t e l e f o n i c e l l u l a r i è legata al boom della cultura consumistica degli anni '80. Ma molto prima che il Moto- r o l a D y n a T A C o i p r i m i telefonini delle dimensioni di un mattone facessero notizia, un ingegnere italiano aveva già immaginato – e costruito – il primo telefono portatile. A m e t à d e g l i a n n i ' 3 0 , Domenico Mastini svi- luppò quello che può essere a ragione considerato il proto- tipo del moderno telefo- no cellulare. La sua inven- z i o n e , p r o d o t t a d a l l o stabilimento Fimi-Phonola di Saronno, permetteva agli utenti di effettuare chiamate da un veicolo in movimento a qualsiasi numero della rete telefonica urbana, una vera e propria rivoluzione per l'epo- ca. Il sistema di Mastini fun- zionava tramite un ricetra- smettitore radio fisso e un'u- nità telefonica montata sul veicolo. Si basava su frequen- ze alternate: 46 MHz per la trasmissione e 42 MHz per la ricezione sull'unità base, con la configurazione opposta sul telefono veicolare. La portata si estendeva per diverse deci- ne di chilometri, consenten- do comunicazioni in tempo reale anche in viaggio, un'im- presa rivoluzionaria che anti- cipò di decenni la connetti- vità mobile. La vera innovazione, tutta- via, risiedeva nella lungimi- rante visione di Mastini per il futuro: progettò una rete nazionale di ripetitori radio automatici, posizio- nati strategicamente su altu- re per consentire chiamate interurbane senza interruzio- ni. Si trattava, in sostanza, di un progetto precoce e straor- dinariamente intuitivo per l'infrastruttura che in seguito avrebbe alimentato le reti cellulari in tutto il mondo. N e l 1 9 4 2 , n e l p i e n o d e l l a Seconda Guerra Mondiale, Mastini si spinse ancora oltre p r o p o n e n d o u n c e n t r o d i c o m m u t a z i o n e r a d i o s u l Monte Penice per collegare le principali città del nord Italia via radio. Tuttavia, solo un collegamento – tra Milano e Bergamo – fu implementato, e solo per un breve periodo, durante la breve Repubblica di Salò. Dopo la guerra, il progetto di Mastini fu silenziosamente accantonato. L'Italia optò per ricostruire il suo sistema telefonico nazionale via cavo, e il successo del collegamento radio a ponte tra Milano e Roma di Francesco Vecchiac- chi distolse l'attenzione dal lavoro pionieristico di Masti- ni. Eppure, la sua eredità rimane straordinaria: decen- ni prima che gli smartphone diventassero i nostri compa- gni quotidiani, fu un italiano a concepire l'idea di parlare in movimento. Era un visio- nario o semplicemente un precursore dei tempi? Chis- sà... certamente, Domenico Mastini merita di essere rico- n o s c i u t o c o m e l a m e n t e dimenticata dietro al primo telefono cellulare al mondo. Mastini già aveva pensato ad un telefono portatile negli anni '30 (Image created with DALL-E 2) Un secolo di bitter: come l'Amaro Lucano è diventato un'icona globale I l p r i m o c e l l u l a r e a l m o n d o ? Prodotto in Italia nel 1935! IMPRESA ITALIA ECONOMIA MADE IN ITALY AZIENDE Il riconoscibilissimo logo dell'Amaro Lucano (Photo: Cineberg Ug/Dreamstime)