L'Italo-Americano

italoamericano-digital-6-26-2025

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15 GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | A p o c h i p a s s i d a l l a g r a n d i o - s i t à d e i F o r i R o m a n i , t r a i colli Quirinale, V i m i n a l e e d E s q u i l i n o , Suburra era un quartiere che non si adattava mai del tutto all'immagine raffinata di Roma. Era denso, rumo- roso, operaio ed essenziale, dimora di coloro che soste- nevano i ritmi quotidiani della città. Dal III secolo a.C. i n p o i , q u e s t o q u a r t i e r e a r r i v ò a r a p p r e s e n t a r e i l cuore della Roma quotidia- na: brulicante di attività, ma s e m p r e d i s p r e z z a t o a g l i occhi dell'élite. Il quartiere sotto la città I l n o m e S u b u r r a – o Subura in latino – deriva probabilmente dall'espres- sione sub urbe, che signifi- ca "sotto la città". Il riferi- mento era sia topografico c h e s i m b o l i c o , p o i c h é i l q u a r t i e r e s o r g e v a i n u n a valle sotto i templi e gli edi- fici civici del Foro, fisica- mente più basso e spesso considerato anche moral- mente più basso. Col tempo, divenne noto come una zona difficile, caotica e talvolta pericolosa. Eppure, svolgeva anche un ruolo importante n e l l a s t r u t t u r a d e l l a v i t a romana. Dal punto di vista urbanistico, Suburra era un mix di insulae – palazzine a più piani spesso costruite in legno – e tabernae, piccole botteghe a livello stradale. L a s t r a d a p r i n c i p a l e d e l q u a r t i e r e , l ' A r g i l e t u m , conduceva direttamente al Foro, rendendolo un'arteria fondamentale per il com- mercio e le comunicazioni. Mentre i cittadini più ricchi occupavano eleganti domus in periferia, la maggior parte dell'area ospitava operai, artigiani, commercianti e altri che contribuivano al funzionamento dell'econo- mia romana. Negozi, strade e il brusio della vita quotidiana L'energia di Suburra pro- veniva dalle strade: i vendi- tori ambulanti vendevano prodotti freschi, prodotti da forno e articoli per la casa, mentre le taverne servivano pasti, bevande e conversa- z i o n i . A r t i g i a n i e f a b b r i gestivano officine accanto a lavanderie e bagni pubblici. Il rumore, il caldo e il conti- nuo movimento di persone ne caratterizzavano l'atmo- sfera. Le condizioni di vita, tut- tavia, potevano essere dure. M o l t e i n s u l a e e r a n o m a l costruite e soggette a incen- di, e la scarsità d'acqua e l'i- n a d e g u a t e z z a d e i s e r v i z i i g i e n i c i c o n t r i b u i r o n o a d aggravare le difficoltà del quartiere. Gli incendi erano f r e q u e n t i e d e v a s t a n t i , s o p r a t t u t t o n e i m e s i p i ù caldi, tanto da spingere alla costruzione di barriere igni- f u g h e c h e s e p a r a v a n o Suburra dal centro monu- mentale. Una reputazione plasma- ta dalla visibilità C o l t e m p o , S u b u r r a divenne sinonimo di tutto ciò che era considerato d i s o r d i n a t o n e l l a v i t a urbana romana. Bar e locali di intrattenimento si confu- sero in spazi meno regola- mentati, e alcune taverne fungevano anche da luoghi per il gioco d'azzardo, spet- tacoli informali o incontri discreti. La zona divenne anche associata al lavoro sessuale: nell'antica Roma, il lavoro sessuale era legale e tassato, ma rimaneva social- mente emarginato quindi molte prostitute operavano in piccole stanze affittate v i c i n o o a l l ' i n t e r n o d e l l e taverne. Questi spazi, a volte chiamati cellae o lupanaria, offrivano anonimato e fun- z i o n a v a n o c o m e p a r t e d i un'economia informale più ampia. Scrittori come Gio- venale e Marziale descris- sero Suburra con un misto di fascino e disprezzo. Per loro, era un luogo di tenta- zione e imprevedibilità, dove i confini tra ordine e disordi- ne sfumavano. Storie dalla Suburra Nonostante la sua reputa- zione, o forse proprio per questo, Suburra diede vita ad alcune delle figure più riconoscibili di Roma: Giu- lio Cesare vi nacque nel 1 0 0 a . C . , i n u n a f a m i g l i a patrizia le cui fortune aveva- no conosciuto giorni miglio- ri. Vivere nel quartiere ricor- d a v a l a f l u i d a s t r u t t u r a sociale di Roma, dove l'anti- ca discendenza non sempre garantiva ricchezza o isola- m e n t o d a l l a v i t a u r b a n a . Anche il poeta Marziale, che spesso scriveva della vita quotidiana a Roma, visse in q u e l l a z o n a . I s u o i v e r s i offrono istantanee di vicini, negozianti, passanti e fugaci scene di strada, suggerendo che Suburra, sebbene aspra, fosse familiare e funzionale come qualsiasi quartiere di una metropoli moderna. Anche le contraddizioni d e l l a R o m a i m p e r i a l e s i manifestavano spesso qui. A d e s e m p i o , a l c u n e f o n t i raccontano che l'impera- trice Valeria Messalina, moglie dell'imperatore Clau- d i o , e f f e t t u a s s e v i s i t e d i nascosto alla Suburra, adot- t a n d o t r a v e s t i m e n t i p e r muoversi nel quartiere senza essere notata. Analogamen- te, si dice che l'imperatore Nerone vi si sia avventura- to travestito per ascoltare l'opinione pubblica sul suo governo. Questi episodi, seb- bene colorati dalla propa- ganda politica, ci mostrano chiaramente il peso simboli- c o d e l l a S u b u r r a : e r a a l tempo stesso temuta e ricer- cata. Gestire i margini: muri e divisori All'inizio dell'età imperia- le, l'élite romana aveva svi- luppato strategie per con- t r o l l a r e e c o n t e n e r e i l quartiere. Il Foro di Augusto fu costruito al limite setten- trionale della Suburra e, per proteggerlo dagli incendi e dai rumori del quartiere, fu eretto un alto muro di pie- t r a . Q u e s t o c o s i d d e t t o M u r u s S u b u r b a n u s (Muro della Suburra) funge- v a n o n s o l o d a b a r r i e r a antincendio, ma anche da confine visivo e psicologico tra il centro civico di Roma e il suo ventre più imprevedi- bile. In una città in costante equilibrio tra splendore e tensione, Suburra metteva in luce le tensioni tra visibi- lità ed emarginazione: non poteva essere ignorata – alla fine, i suoi residenti cucina- vano i pasti, forgiavano gli utensili e consegnavano i beni di cui Roma aveva biso- g n o – m a p o t e v a e s s e r e murata. Da quartiere marginale a Monti Suburra persistette ben o l t r e l ' e t à i m p e r i a l e . N e l Medioevo, con il declino e la migrazione della popola- zione cittadina, l'area vide la nascita di torri difensive e piccole chiese. Il quartiere, allora noto come Monti, si adattò alle nuove epoche, sebbene povertà e comples- s i t à s o c i a l e r i m a n e s s e r o p a r t e d e l l a s u a i d e n t i t à . Importanti interventi urba- nistici nel XIX e XX secolo ne alterarono radicalmente il tessuto, con la creazione di V i a C a v o u r e l e r a d i c a l i ristrutturazioni successive all'Unità d'Italia che scon- v o l s e r o l ' a n t i c o i m p i a n t o m e d i e v a l e . I n s e g u i t o , i l regime di Mussolini scolpì un passaggio attraverso l'an- tica Suburra per costruire Via dei Fori Imperiali, rimuovendo interi isolati di abitazioni e negozi. Eppure, alcuni frammenti sopravvis- sero: oggi, P i a z z a d e l l a Suburra rimane come una piccola testimonianza del passato del quartiere. Un quartiere contempo- raneo con radici antiche L ' o d i e r n o M o n t i , c h e comprende gran parte del- l ' e x S u b u r r a , è u n a d e l l e zone più eclettiche e ricerca- te di Roma. Con il suo mix di resti archeologici, facciate ottocentesche, bar, librerie e n e g o z i v i n t a g e , d i m o s t r a come Roma riesca sempre ad accogliere secoli di cam- biamenti senza cancellare completamente il suo passa- t o . I l m u r o u n t e m p o costruito per proteggere il Foro da incendi e folle si erge ancora dietro il Foro di Augusto, e l'Arco dei Panta- ni, un antico passaggio che u n t e m p o c o n d u c e v a a l Foro, suggerisce quanto un t e m p o f o s s e r o v i c i n i i l monumentale e il marginale. Ciò che sopravvive oggi della Suburra è in parte pietra, in parte l'idea stessa del quar- tiere, con la sua vitalità, le sue contraddizioni e la sua adattabilità. Lungi dall'esse- re solo un "brutto posto", Suburra era parte del cuore pulsante di Roma: comples- sa, rumorosa, a volte perico- losa, ma dinamica e indi- spensabile. Sotto le stanze del potere: la vita nella Suburra dell'antica Roma SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI La Suburra era la parte popolare di Roma, il suo vero cuore (Image created with DALL-E 2)

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