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GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ C on l'arrivo dell'e- state in Italia, il ritmo della vita quotidiana inizia a c a m b i a r e , soprattutto fuori dalle città. In città e paesi di tutta la P e n i s o l a , i s e g n a l i s o n o inconfondibili: in piazza com- paiono sedie di plastica, gli stendardi delle parrocchie vengono srotolati e il profu- mo di fritto si diffonde nelle vie laterali. Gli altoparlanti scoppiettano in prima serata, i bambini provano le parti per la processione e le cucine ini- ziano i loro silenziosi prepa- rativi. I titoli dei giornali si c o n c e n t r a n o s u l t u r i s m o costiero o sugli affollati centri cittadini, ma il cuore delle estati italiane è altrove, nel costante ritorno ai rituali locali che trasformano anche la più piccola comunità in un luogo di festa. L'Italia ospita ogni anno tra le 20.000 e le 30.000 s a g r e l o c a l i , la maggior parte delle quali concentrate tra giugno e settembre: alcu- ne durano una sola sera, altre un'intera settimana. Alcuni eventi si sono trasformati in momenti di grande portata e attirano visitatori da diverse parti d'Italia, ma la maggior parte rimane strettamente locale: ritrovi che riuniscono vicini di casa, amici, parenti di ritorno e, a volte, curiosi passanti. Le sagre, le nostre amate feste gastronomiche, sono tra le più comuni e sono spesso legate a un ingrediente speci- fico o a un prodotto stagiona- le: il cinghiale in Toscana, la p o l e n t a i n P i e m o n t e , l e lumache in Sicilia, solo per citarne alcuni. A Cannara, in Umbria, l'annuale Festa della Cipolla celebra il rac- colto locale di cipolle con un'intera settimana di pasti, concerti e incontri comunita- ri. Sulla costa ligure, la famo- sa sagra del pesce di Camo- gli prevede la frittura del pescato fresco in un'enorme padella costruita per l'occa- s i o n e . C i ò c h e a c c o m u n a queste feste non è solo il loro legame con il cibo, ma anche con il territorio, perché sono espressione dell'identità loca- le e sono plasmate dal terri- torio circostante. L e f e s t e r e l i g i o s e s o n o altrettanto essenziali: spesso celebrate in onore del santo patrono di una città, fon- dono solennità e celebrazio- ne, sacro e profano, spiritua- lità e tradizione. Le statue vengono portate per le strade in lente processioni, con le bande musicali al seguito e, più tardi, i fuochi d'artificio illuminano i campanili e i tetti delle chiese; in alcune città costiere, dalla Liguria alla Sicilia, le statue vengono caricate su barche e portate in mare, scortate da flottiglie di pescherecci addobbati. Nell'entroterra, la splendida Gubbio ci offre la Festa dei Ceri, uno spettacolo in cui la venerazione di tre santi si trasforma in una spettacolare corsa su per il pendio della montagna, con imponenti strutture di legno issate a spalla e portate in processio- ne tra una folla festante. In questi eventi, i confini tra fede, cibo e comunità si confondono: i giovani assu- mono ruoli organizzativi, aiutano a montare le tende o s e r v o n o d i e t r o b a n c o n i improvvisati, mentre le gene- razioni più anziane prepara- no ricette a mano o coordina- no le esibizioni musicali; ogni celebrazione è una data su un calendario collettivo, un momento che si ricorda non solo per ciò che si festeg- gia, ma anche per chi c'era, cosa è stato cucinato e come è stato il tempo quell'anno. È così che, letteralmente, l'Ita- lia di provincia misura il passare del tempo. Anche nei luoghi in cui la popolazio- ne si è ridotta nel corso degli anni, queste feste rimangono straordinariamente intatte; anzi, più il luogo è piccolo, più la celebrazione tende ad essere vitale. Dove le scuole hanno chiuso e i negozi sono scomparsi, la festa estiva per- siste come una delle poche occasioni in cui tutti tornano, anche solo per pochi giorni. L'evento diventa un momen- to di ritrovo, dà alle persone un motivo per tornare a casa e o f f r e a c o l o r o c h e s o n o rimasti un modo per scandire il tempo e tenere unita la comunità. Fondamentalmente, sagre e f e s t e p a t r o n a l i h a n n o a n c h e u n o s c o p o m o l t o pratico. In un Paese in cui molte aree rurali lottano con- tro lo spopolamento e l'incer- tezza economica, sono diven- tate una forma di resistenza: attraggono visitatori, sosten- gono i piccoli produttori e tengono in moto l'economia locale, anche solo per un fine settimana. Durante la già citata Festa della Cipolla di C a n n a r a , a d e s e m p i o , s i stima che circa 10.000 perso- n e – p i ù d e l t r i p l o d e l l a popolazione del paese – par- tecipino nel corso della setti- m a n a , c r e a n d o n o t e v o l i benefici per agricoltori, risto- ratori, artigiani e persino lavoratori temporanei locali. Eventi come questo pro- sperano non solo grazie alla tradizione, ma anche grazie alla volontà delle comunità di L'anima dell'estate in Italia: festival, cibo e camminate nel tempo CONTINUA A PAGINA 7 I tradizionali Gigli di Nola vengono portati in processione ogni anno durante una festa religiosa che la comunità ha preservato nei secoli (Photo: Enrico Della Pietra/Dreamstime)