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27 GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | S u una rupe roccio- sa a picco sul Mar Tirreno, in pro- v i n c i a d i V i b o Valentia, si trova la città di Pizzo. Piccola per numero di abitanti ma ricca di fama, è conosciuta in tutta Italia come "l a c i t t à d e l gelato". La sua fama, tutta- via, non deriva dalla quantità di gelato prodotto, ma da un'unica, iconica creazione: il T a r t u f o d i P i z z o , u n a densa e rotonda palla di gela- to alla nocciola e cioccolato, ripiena di un cuore di ciocco- lato fuso spolverato di cacao in polvere. Credeteci quando diciamo che non si tratta di un dessert qualunque, è un tesoro regio- nale e un motivo di orgoglio per gli abitanti della città. Pizzo di per sé è un luogo incantevole: si trova lungo la Costa degli Dei, un tratto di costa calabrese caratteriz- zato da scogliere, spiagge sabbiose e mare cristallino. Ma, a differenza di alcune delle zone più turistiche del sud Italia, Pizzo conserva l'at- mosfera di una città vissuta: la vita ruota attorno alla sua p i a z z a p r i n c i p a l e , P i a z z a della Repubblica, dove i tavo- li si riversano sul selciato e abitanti del luogo e visitatori si soffermano – spesso con un gelato in mano – a guar- dare la gente passeggiare o chiacchierare durante la gior- nata. Se vogliamo scoprire come Pizzo sia diventata la capitale italiana del gelato, dobbiamo tornare ai primi anni '50. Secondo la tradizione locale, un gelatiere di nome Giu- s e p p e D e M a r i a , d e t t o Don Pippo, stava preparan- do dei dessert ghiacciati per un banchetto nuziale, ma finì gli stampi, così improvvisò modellando il gelato a mano, combinando aromi di noccio- la e cioccolato attorno a un morbido cuore di cioccolato, per poi rotolare la pallina nel cacao in polvere e nello zuc- chero. Il risultato assomiglia- va un po' a un tartufo – in italiano – e gli ospiti ne furo- no immediatamente conqui- stati, così quella che era ini- ziata come una soluzione casuale a un problema culi- nario divenne un appunta- mento fisso e amato in città. Oggi, la ricetta originale è ancora utilizzata da diverse gelaterie storiche della città. Se amate il gelato, ovvia- mente, sapete che il gelato al tartufo è onnipresente in tutta Italia e potete trovarlo persino in alcuni ristoranti e gelaterie all'estero, ma il Tar- tufo di Pizzo è diverso perché è tutelato come prodotto tra- d i z i o n a l e e s p e c i f i c o d e l luogo. Deve essere fatto a mano, utilizzando ingredienti genuini, senza stabilizzanti industriali o aromi artificiali, e d e v e e s s e r e p r o d o t t o a Pizzo stessa. Come potete immaginare, il tartufo è diventato un sim- bolo di identità e orgo- glio locale: quasi ogni visi- tatore di Pizzo lo assaggia, e durante i mesi estivi le gela- terie raramente sono vuote. Ognuna di esse vanta una sottile variante: alcune prefe- riscono uno strato esterno più vellutato, altre un cuore di cioccolato più intenso, e le discussioni su quale sia il migliore sono amichevoli ma accese. Gli abitanti del posto hanno i loro fedeli sostenitori e i clienti abituali conoscono la differenza tra le offerte di Dante, Ercole o Morino, tre dei più famosi produttori di tartufo. Ma Pizzo offre molto più di un dessert: è anche un luogo ricco di storia. La città fu fondata in epoca antica e svolse un ruolo chiave nelle lotte di potere dell'era napo- leonica. Uno dei suoi punti di riferimento è il C a s t e l l o Aragonese, meglio cono- sciuto come Castello Murat, d o v e G i o a c c h i n o M u r a t , cognato di Napoleone e Re di Napoli, fu imprigionato e giu- stiziato nel 1815. Oggi, questo splendido edificio in riva al m a r e o s p i t a u n p i c c o l o museo che racconta la vita e la morte di Murat. Poco fuori dal centro stori- co, la Chiesetta di Piedi- grotta offre un'altra sorpre- sa: si tratta di una piccola chiesa rupestre scavata nella roccia costiera, ricca di figure scolpite a mano direttamente nel tufo. Fu creata nel XVII secolo da marinai naufraghi e successivamente ampliata da generazioni di artigiani locali. Di dimensioni modeste, è certamente uno dei siti più insoliti e suggestivi della Calabria. Geograficamente, Pizzo è ben posizionata per i visitato- ri che esplorano il sud Italia, poiché dista circa 30 chilo- metri dalla più nota località balneare di Tropea e pochi minuti di auto dall'aeroporto internazionale di Lamezia T e r m e . I t r e n i c o l l e g a n o P i z z o a d a l t r e z o n e d e l l a Calabria e gli autobus regio- nali la rendono accessibile anche senza auto. La posizio- ne della città, tra mare e colli- ne, offre panorami spettaco- lari a ogni angolo, soprattutto dal lungomare e dai ristoran- ti con terrazza che si affaccia- no sul porto. Durante i mesi estivi, Pizzo si anima con pas- seggiate serali, sagre locali, concerti all'aperto e, natural- mente, tanto gelato. Natural- mente, l'iconico tartufo rima- n e l a p r e l i b a t e z z a p i ù richiesta, e persino gli abitan- ti delle città vicine si spingo- no fino a noi per assaggiarlo. Ma molte delle gelaterie della città offrono altre specialità, spesso ispirate alla Calabria e alla sua generosità naturale: a l c u n e s p e r i m e n t a n o c o n ingredienti locali come la liquirizia, il bergamotto o persino la piccante 'nduja, sebbene questi siano in gene- re riservati ai più avventuro- si. Se il cibo è al centro del fascino di Pizzo, ciò che colpi- sce davvero è la naturalezza con cui la città si mantiene fedele alle sue tradizioni: non c'è alcun tentativo di moder- nizzare o abbellire; a Pizzo, la storia parla da sola. I visitato- ri vengono per assaggiare un dolce, ma finiscono per assa- porare qualcosa di genuino, fatto con cura, proprio lì dove si trova. Se il cibo è al centro del fascino di Pizzo, ciò che colpi- sce davvero è la naturalezza con cui la città si aggrappa alle sue tradizioni: non c'è alcun tentativo di moderniz- zare o abbellire; a Pizzo, la storia parla da sola. I visitato- ri vengono per assaggiare un dolce, ma finiscono per assa- porare qualcosa di genuino, preparato con cura, proprio nel luogo in cui è stato conce- pito. E così facendo, godono d e l l a q u i e t a b e l l e z z a c h e caratterizza gran parte del sud Italia: il caldo sole sulle antiche strade di pietra, il rumore del mare, il profumo del caffè e tanta cordialità. Pizzo non mira a stupire con g r a n d i m o n u m e n t i o u n f a s c i n o e s c l u s i v o . N o n è Roma, e non è Capri. Ma per chi ci va, offre qualcosa di molto personale: un gelato perfetto da gustare sotto il cielo calabrese, in una città che ha fatto della dolcezza uno stile di vita. Dalla spiaggia alla piazza, ogni giornata a Pizzo finisce con un gelato SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Le strade di Pizzo (Photo: Andrew the Kerr/Shutterstock). Bottom left, un momento della preparazione del Tartufo (Photo: FVPhotography/Shutterstock)