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GIOVEDÌ 26 GIUGNO 2025 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Europei Under 21. Gli azzurrini fanno ben sperare fino alla fine ma la cavalcata si ferma ai quarti di finale Il portiere del Palermo e dell'Under 21 Sebastiano Desplanches (Ph© David Ribeiro | Dreamstime.com) STEFANO CARNEVALI Amarezza sugli spalti: non è bastato il cuore per vincere la partita. L'Italia Under21 si ferma nella corsa mondiale (Ph© motortion | Dreamstime.com) L 'Italia Under 21 era giunta in Slovacchia con la spe- ranza di chiudere degna- mente il ciclo (secondo posto agli ultimi Mondiali Under 20, Campioni d'Europa Under 19 nel 2023), recitando una parte da protagonista all'Europeo Under 21, un torneo che - orfano delle s u p e r s t e l l e ( n i e n t e Y a m a l , C u b a r s ì , D o u é , C h e r k i ) - s i preannunciava piuttosto equili- brato: Spagna, Francia, Olanda, Inghilterra e Germania sembra- vano avere qualcosa in più, ma non una forza dominante. GIRONE BEN GESTITO - Nel girone di qualificazione, l'Italia aveva dato sostanza alle proprie pretese, giocando un cal- cio organizzato e grintoso, che aveva consentito agli uomini di Nunziata di gestire ogni partita nel miglior modo possibile. Gli Azzurrini avevano così superato la Romania (1-0, Baldanzi) - in una gara d'esordio a tratti domi- nata (2 pali colpiti da Koleosho e Baldanzi), ma anche caratteriz- zata dal brivido finale (il rigore parato da Desplanches) - e, suc- cessivamente, i padroni di casa ( 1 - 0 , C a s a d e i ) , m e t t e n d o i n mostra, dopo il gol segnato in avvio, un'ottima fase difensiva ( e , n u o v a m e n t e , u n g r a n d e Desplanches). Nell'ultima sfida, Pirola e compagni si sono addirittura fatti preferire alla corazzata ibe- rica: nonostante un ampio turno- ver, gli Azzurrini hanno control- lato a lungo la partita contro la Spagna, senza farsi scoraggiare dal gol di Jesus Rodriguez e (dopo il pareggio firmato da Pisilli) rendendosi protagonisti di un piccolo assedio nel finale di gara (in cui solo un pizzico di imprecisione ha impedito che venisse realizzato il gol della vit- toria). Il pareggio ha consentito così alla Spagna di vincere il gruppo per differenza reti e ha messo l'Italia sul cammino della Germania (vera e propria domi- natrice del proprio girone, unica selezione qualificata a punteggio pieno). QUARTO DA LEGGENDA - Il quarto di finale di Dunajska Streda ha scritto un altro piccolo capitolo delle leggendarie sfide tra Italia e Germania. La partita - ricca di emozioni e tensione e gestita malamente dall'arbitro lituano Lukjancukas - è finita ai supplementari, dove i tedeschi l ' h a n n o s p u n t a t a ( 3 - 2 ) , m a l'Italia ha dato prova di cuore, tecnica e tattica enormi. Un chiaro messaggio (messo i n s c e n a d a v a n t i a l n e o - C t Gattuso, presente in tribuna) italiane ma, nel sesto minuto di recupero, Ambrosino, su calcio di punizione, dipinge una gran- de parabola che, con una dose di complicità da parte di Atubolu, regala all'Italia i meritatissimi supplementari. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la squadra di Nunziata seguita ad imbrigliare gli avversari che hanno pochissime occasioni per impensierire Desplanches. Il portiere del Palermo è sempre efficace ma, al 117' capitola - con poca reattività - sul tiro sporco di Röhl, che premia la Germania oltre i propri meriti. L'Italia - dal gran cuore e dalla grandissima organizzazio- ne - si ferma a un paso dai calci di rigore, ma l'Europeo è stato p o s i t i v o e l o s p i r i t o d e g l i Azzurrini potrebbe essere anche il punto di partenza per una riscossa della Nazionale mag- giore. a n c h e p e r i c o l l e g h i d e l l a Nazionale maggiore che, ultima- mente, faticano ad essere squa- dra e a trovare le giuste motiva- zioni quando vestono l'Azzurro. I primi 20' restituiscono la forza tecnica della Selezione teutoni- ca: il palleggio di Woltemade e compagni è rapido e preciso e l'Italia è costretta ad inseguire. Ma Nunziata ha preparato benis- simo la gara e i suoi ragazzi - per nulla intimoriti e assoluta- mente motivati - eseguono alla perfezione il piano partita. Gli Azzurrini si chiudono a riccio (con un 3-4-2-1 che diven- ta spesso un 5-4-1), sporcano o g n i l i n e a d i p a s s a g g i o d e i funamboli teutonici e non danno respiro a Woltemade e Tresoldi (sempre francobollati dai ruvidi, m a e f f i c a c i s s i m i , P i r o l a , Coppola e Ghilardi). Alla lunga, la Germania - che non trova var- chi - cala e l'Italia prende corag- gio nelle ripartenze (ottima l'in- tuizione di Nunziata, che ha puntato su punte e trequartisti dal gran passo). Koleosho fa ammattire più volte Collins e, al 58', dopo essergli sfuggito per l'ennesima volta, dipinge un dia- gonale che tocca il palo lontano e si infila alle spalle di Atubolu. Di Salvo corre ai ripari e stravol- ge l'attacco della Mannschaft. I tedeschi riprendono a costruire, ma devono affidarsi a un calcio piazzato per arrivare al pareggio (male Ndour, Woltemade gigan- tesco su Coppola) per l'1-1. Gli Azzurrini, comunque, non sbandano. Il signor Lukjancukas, invece, sì: troppi fischi discutibi- li, troppi cartellini affrettati. Gnonto - con già un 'giallo' sul groppone - eccede in generosità e con un fallo nella trequarti t e d e s c a , r i m e d i a l a s e c o n d a ammonizione, lasciando l'Italia in 10. I tedeschi ne approfittano quasi subito. Ancora Woltemade protagonista: sua la torre che premia Weiper sul secondo palo. 2-1 all'87'. Non passano che 180'' e l'Italia resta addirittura i n 9 ( L u k j a n c u k a s g e s t i s c e malissimo un diverbio con prota- gonisti Prati e Zanotti). Sembra il colpo finale per le speranze