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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2025 Q uasi certamen- te i loro nomi diranno poco ma, leggendo le loro storie, ci sembreranno familiari. In fondo tutte le storie si somi- gliano - pur se diverse – per- ché ci appartengono, sono al di là del tempo e ciascuno di noi può raccontare la pro- pria e, facendolo, ci si può accorgere che ha dei punti in comune con quelle di altre. Scopriamo, dunque, che intorno al 1240 - sarà avvol- t a a d d i r i t t u r a d a l m i t o - Nina Siciliana, poetessa e tra i fondatori della nostra lin- gua, scrive i suoi versi in "volgare" ed è citata dall'Ac- cademia della Crusca. Di lei si hanno pochissime notizie e addirittura c'è chi dubita della sua stessa esistenza. Nel XIV secolo non era affatto facile, per una donna, diventare chirurgo e addirit- tura "Magistra", titolo che ottenne nel 1376. Era ebrea la dottoressa Virdimura, questo era il suo nome e, verificate le sue competenze e c o n o s c e n z e n e l l ' a m b i t o della medicina, la commis- sione regia e il Dienchelele deliberarono la sua idoneità a curare anche i più poveri e i più deboli su tutto il terri- torio del regno. In un perio- d o i n c u i i l m o n o p o l i o d i questa professione era in mano agli uomini, entrare a farne parte era davvero una cosa quasi impossibile ma, grazie alla sua preparazione e tenacia, Virdimura vi riu- scì. E n o n m a n c ò n e p p u r e u n a v i t t i m a d e l l a S a n t a Inquisizione: Eulalia Tama- r i t S a n c h e z , p r i m a e b r e a inquisita. E' noto che la scrittrice G e o r g e S a n d i n d o s s a v a i pantaloni - lo testimoniano alcune fotografie - cosa non molto usuale nell'Ottocento, ma una siciliana, Francisca Massara fu la prima a indos- sarli, precedendola di cento- cinquanta anni. Era di Termini Imerese la prima donna della Trinacria a fondare un museo nella cittadina della provincia di P a l e r m o . N a t a n e l 1 7 9 8 , appartenente a una famiglia nobile e quindi agevolata nelle sue aspirazioni anzi incoraggiata, Donna Maria Teresa Gargotta fin dall'età di cinque anni mostrò il suo i n t e r e s s e p e r l e s c i e n z e naturali, la malacologia, la paleontologia cui si dedicò con impegno e professiona- lità sin dall'età di quindici anni, grazie anche all' inco- raggiamento del suo mae- s t r o . C o l l e z i o n ò , q u i n d i , notevoli reperti che ampliò ancor di più dopo il matri- monio quando potè incre- mentare le sue collezioni con materiale proveniente anche da Cylon e da altri paesi eso- tici. Grande e importante fu anche la sua collezione di monete antiche. Fu la madre di Antonino Salinas il fonda- tore e direttore del Regio M u s e o A r c h e o l o g i c o d i Palermo, oggi Museo Salinas che, appunto, gli fu intitola- to dopo la morte. S o n o p o c h i c o l o r o c h e c o n o s c o n o i l n o m e d e l l a madre di Luigi Pirandello, tutt'al più è noto il momento in cui doveva dare alla luce il drammaturgo alla casa del C a o s , t r a i l t i m o r e c h e i l marito, Stefano, non facesse in tempo a essere presente al parto e quello del contagio da colera, epidemia scoppia- ta in quel periodo. Caterina Ricci Gramitto, oltre a met- tere al mondo sei figli, tra cui il secondogenito Luigi, premio Nobel per la lettera- tura nel 1934, era una fer- vente patriota. Fu lei a cuci- re la prima bandiera italiana in Sicilia, il tricolore, duran- te l'impresa dei Mille. N o n s o n o n o t i a i p i ù neanche i nomi delle sicilia- ne, pioniere dell'Etnologia - L a u r a v o n G o n z e n b a c h (Messina 1840) - o quella d e l l a m a t e m a t i c a – P i a Maria Nalli (Palermo 1886) o quello della prima donna sindaco in Italia, Serafina Quattrocchi, nata nel 1901 a Mazzarino (Caltanissetta). Come non citare "Mamma Carnevale" ovvero Francesca Serio, simbolo della lotta alla mafia siciliana che la combattè con tutte le sue forze dopo l'uccisione del figlio Turiddu Carnevale. Minerva Impalà, prima d o n n a s i c i l i a n a d e p u t a t o regionale. Maria Rosa Vitale, nata a T r a p a n i n e l 1 9 2 2 , f u l a prima siciliana a rifiutare il matrimonio "riparatore", molto prima della più nota Franca Viola. Carla Accardi, anche lei di Trapani e del 1924, che par- t e c i p ò a l l a f o n d a z i o n e d i "Rivolta femminile" e pio- niera nell'arte contempora- nea. P e r n o n p a r l a r e p o i d i Letizia Battaglia, fotografa di fama internazionale, foto- reporter e testimone con la sua macchina fotografica dei più efferati delitti di mafia, sempre in prima linea a rac- contare con le sue istantanee i valori della legalità, della giustizia e della bellezza. E a proposito di bellezza non si può non citare Nerina Chiarenza, nata nel 1934 ad Acireale e ancora vivente, unica donna pittrice di car- retti siciliani. Figlia d'arte e le cui opere sono esposte in Musei a Parigi e a New York. Sempre pronta, ancora oggi, ad accogliere nella sua casa tutti coloro che volessero raccontata la sua storia e le sue opere. Sempre nell'ambito delle più profonde tradizioni sici- liane, merita grande atten- zione la figura di Suor Mari- n a . N a s c e c o m e A n n a Cuticchio nel 1945, pupara, sposa giovanissima, madre, fondatrice di un teatro dei p u p i a P a l e r m o e d i u n a compagnia teatrale. Si sono interessati a lei, prima pupa- ra al mondo, giornalisti ita- liani, tedeschi, americani. Quando nel 1996 il teatro Bradamante da lei fondato chiuse, Anna portò in giro i suoi pupi, la sua arte, per il m o n d o s u u n f u r g o n e . Divenne pupara itinerante viaggiando attraverso nazio- ni per far conoscere questa antica tradizione siciliana o v u n q u e s i f e r m a s s e . U n giorno, con i pupi che lei stessa aveva costruito, porta in scena la vita di Suor Mari- na di Bitinia già proclamata santa dalla Chiesa. Affasci- n a t a d a l l a s u a m i s t i c i t à , lascia i suoi amati pupi e parte missionaria in Tanza- nia dove per ben dodici anni rimane per assistere i più poveri, i più malati soprat- tutto bambini. Saranno le marionette che lei creerà la "lingua" che userà per farsi capire. Sono tante le attività a c u i s i d e d i c a e q u a n d o t o r n a a P a l e r m o , p r e n d e anche una laurea. Decide di prendere i voti e assume il nome di Suor Marina. Ma sono ancora tante le donne pioniere siciliane ma n e c i t i a m o s o l t a n t o d u e , contemporanee, apparte - nenti al mondo della scien- za: Anna Grassellino, nata a Marsala nel 1981 che dirige il centro SQMS negli Stati Uniti dove si sta sviluppan- do il più potente computer quantistico e Caterina Alfa- no, nata a Palermo nel 1976 che lavora alla Fondazione Ri.MED e studia le malattie neurodegenerative. Le storie di queste e altre siciliane, pioniere, sono rac- colte in un libro scritto a più m a n i d a d o n n e e p o c h i uomini ma uniti tutti dallo stesso desiderio di ricono- scere e dare lustro a donne che hanno faticato, quasi sempre, a esercitare le loro passioni e che hanno avuto successo.In un momento in cui i femminicidi mirano a mortificare e a voler ridurre le donne a oggetti in mano a uomini violenti, ci è sembra- to giusto raccontare le loro storie. Per questo è doveroso ringraziare gli autori e le autrici di "Pioniere siciliane. Storie di coraggio e nuovi inizi", per le edizioni Navar- ra: Leoluca Cascio, Manlio Corselli, Tiziana Crivello, T e r e s a D i F r e s c o , S a r a Favarò (che è stata anche la curatrice), Claudia Fucarino, Eleonora Fogazza, Sandra Vita Guddo, Giuseppe Lo Bianco, Francesca Luzzio, A l e s s a n d r a M u s c h e l l a , M a r i a O l i v e r i , A n n a R i t a Pinsino, Mariza Rusignolo. Minerva Impalà, prima donna siciliana deputato regionale (Photo courtesy of Teresa Di Fresco) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO Pioniere siciliane. Storie di donne coraggiose e intraprendenti