L'Italo-Americano

italoamericano-digital-7-10-2025

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15 GIOVEDÌ 10 LUGLIO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q u e s t ' a n n o , Time Out ha selezionato i 24 edifici più b e l l i d e l m o n d o e, tra meraviglie contemporanee e antiche, solo una struttura italiana è a r r i v a t a i n f i n a l e : i l Pantheon di Roma. Non è l'edificio più nuovo, più alto o più elaborato della lista, ma si distingue per il suo peso storico, l'innovazione archi- tettonica e la sua continua rilevanza per quasi due mil- lenni. Costruito durante l'Im- pero Romano e ancora oggi in uso, il Pantheon rimane uno dei monumenti più visi- tati e ammirati d'Italia e un simbolo indelebile del- l'architettura classica. Situato nel cuore di Roma, il Pantheon è immediata- mente riconoscibile per il suo imponente portico con colon- n e c o r i n z i e , l a s u a v o l t a rotonda da una cupola a cas- settoni e l'oculo circolare in cima. Viene spesso descritto come l'edificio antico meglio conservato della città, e il suo aspetto è cambiato davvero poco dall'inizio del II secolo d . C . , q u a n d o l a v e r s i o n e attuale fu commissionata dall'imperatore Adriano e costruita tra il 118 e il 125 d.C. L'iscrizione sulla faccia- ta, tuttavia, attribuisce anco- ra l'edificio a Marco Agrip- p a , che eresse un tempio precedente sullo stesso sito nel 27 a.C. Adriano, noto per il suo interesse per l'architet- tura, scelse di conservare la dedica originale, che recita: M . A G R I P P A L . F . C O S . TERTIUM FECIT ("Marco Agrippa, figlio di Lucio, lo fece durante il suo terzo con- solato"). Lo scopo originario del Pantheon rimane oggetto di dibattito accademico: il suo nome, derivato dal greco, significa "tutti gli dei", sugge- rendo che potrebbe essere stato concepito come tempio dedicato a tutte le divinità romane. Tuttavia, nessuna prova definitiva ha confer- mato questa interpretazione, e alcuni ricercatori suggeri- scono che la sua funzione r e l i g i o s a p o t r e b b e e s s e r e stata più simbolica o di natu- ra imperiale. Ciò che è noto è che la ricostruzione di Adria- no rappresentò un completo distacco architettonico dall'o- riginale di Agrippa, trasfor- mandolo in una struttura senza precedenti nell'inge- gneria romana. La caratteristica più note- vole del Pantheon è, senza dubbio, la cupola, che rima- ne la più grande cupola in c e m e n t o a r m a t o n o n armato al mondo. Con un d i a m e t r o d i 4 3 , 3 m e t r i – poco più di 43 metri – forma un emisfero perfetto posto sopra un tamburo circolare. Per sostenere una struttura così ambiziosa, gli ingegneri romani variarono attenta- mente i materiali utilizzati, p o s i z i o n a n d o p i e t r e p i ù pesanti come il travertino alla base, per poi passare gra- dualmente a materiali più leggeri come il tufo, i mattoni e infine la pomice verso la sommità. Il suo famoso cas- settone interno, con i suoi pannelli ritmici incassati, svolge anche un ruolo strut- turale essenziale, poiché fu creato per ridurre il peso c o m p l e s s i v o d e l l a c u p o l a senza indebolirne l'integrità strutturale. Al centro della cupola si trova l'oculus, un'apertura circolare larga nove metri che fornisce l'unica fonte di luce naturale all'inter- no dell'edificio. È interes- sante – e molto bello – nota- r e c h e f u n g e a n c h e d a riflettore naturale, cambian- do nel corso della giornata e delle stagioni, e proiettando fasci di luce in movimento che contribuiscono ulterior- mente al simbolismo di que- sto edificio mozzafiato. In determinate date, come il 21 aprile, il tradizionale giorno della fondazione di Roma, il sole di mezzogiorno si allinea esattamente con l'ingresso, creando un momento che m o l t i i n t e r p r e t a n o c o m e intenzionale. L'oculus con- sente anche l'ingresso della pioggia, ma il pavimento è leggermente convesso e dota- to di un efficace sistema di drenaggio che incanala l'ac- qua attraverso 22 fori invisi- bili, una soluzione molto pra- tica che ci mostra ancora una volta quanto fossero avanza- te le capacità ingegneristiche romane. Pur essendo di origine e architettura tipicamente clas- siche, la sopravvivenza del Pantheon deve molto alla sua cristianizzazione: nell'an- no 609, l'imperatore bizanti- n o F o c a d o n ò l ' e d i f i c i o a papa Bonifacio IV, che lo consacrò come Chiesa di Santa Maria e dei Marti- ri. Questa conversione segnò l'inizio del suo utilizzo inin- terrotto come luogo di culto cristiano, che lo salvò dall'in- curia e dallo smantellamento che colpirono molte altre s t r u t t u r e r o m a n e n e l Medioevo. Anche durante il Rinascimento e il Barocco, q u a n d o f u r o n o i n s e r i t e aggiunte come altari e cap- pelle, l'architettura principa- le del Pantheon fu preserva- ta. L'edificio divenne anche luogo di sepoltura per perso- naggi illustri: tra i più famosi c'è l'artista Raffaello San- zio, morto nel 1520. La sua t o m b a s i t r o v a s o t t o u n a semplice statua marmorea della Madonna ed è contras- segnata da un epitaffio latino scritto da Pietro Bembo: "Ille hic est Raphael, timuit quo sospite vinci, rerum magna parens et moriente mori". La frase significa: "Qui giace Raffaello, da cui la Natura temette di essere superata mentre egli visse, e quando m o r ì , t e m e t t e d i m o r i r e anch'essa", a simboleggiare ed esprimere il suo incredibi- le talento artistico. Al suo interno si trovano anche le tombe dei re d'Italia Vitto- r i o E m a n u e l e I I e Umberto I , insieme alla regina Margherita. N e l c o r s o d e i s e c o l i , i l Pantheon ha avuto un'in- f l u e n z a i n c r e d i b i l m e n t e profonda anche sull'architet- tura italiana, con figure come Brunelleschi e Michelan- gelo che lo studiarono e lo disegnarono durante il Rina- scimento. Le sue caratteristi- che hanno ispirato anche altre opere in Europa e, pure, negli Stati Uniti: Palladio lo usò come base per i progetti delle sue ville e, secoli dopo, il suo impatto è visibile nel C a m p i d o g l i o d e g l i S t a t i Uniti, nel Jefferson Memo- rial e nel Panthéon di Parigi, tra i molti edifici. D a l p u n t o d i v i s t a ingegneristico, il Pantheon rimane ineguagliabile. Studi sulla sua costruzione hanno rivelato che la composizione unica del calcestruzzo roma- no – in particolare l'uso di clasti di calce e cenere vulca- nica – ha conferito al mate- riale la capacità di autorige- nerarsi nel tempo ed è questa straordinaria caratteristica che potrebbe spiegare perché la struttura abbia resistito a secoli di terremoti, agenti atmosferici e usura molto meglio di molti moderni edi- fici in calcestruzzo. Visitare il Pantheon oggi è un'esperienza straordinaria. A differenza di molti monu- menti antichi, non sembra u n a r o v i n a , a n z i , s e m b r a vivo, animato: si entra attra- v e r s o i m p o n e n t i p o r t e d i b r o n z o i n u n l u o g o c h e è a n c o r a a t t i v o , c h e o s p i t a ancora funzioni religiose e che ha la capacità di stupire per le sue dimensioni e, sì, per il senso di serenità che trasmette. La luce dell'oculus si sposta sul pavimento, illu- minando nicchie e altari, con alcuni turisti che camminano in silenzio sotto la cupola e altri che accendono candele o assistono alla messa. L'aria è fresca, l'acustica delicata. Nonostante la folla, rimane u n l u o g o p e r f e t t o p e r l a meditazione. La decisione di Time Out di includere il Pantheon tra gli edifici più belli del mondo non sorprende: è una que- stione di longevità e forma, o v v i a m e n t e , m a a n c h e d i come continui a svolgere il suo ruolo nella città in cui è stato costruito. Non è un m u s e o o u n m o n u m e n t o separato dalla vita quotidia- na, ma una parte attiva del tessuto spirituale, culturale e civico di Roma. È storico, antico, eppure ancora piena- m e n t e f u n z i o n a l e . I l Pantheon ci ricorda che bel- lezza e utilità non sono forze contrapposte: anzi, possono essere costruite insieme e, in alcuni casi, durare migliaia di anni. Senza tempo e ineguagliabile: il Pantheon continua a stupire il mondo intero SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI L' iconico oculus e il soffitto a cassettoni del Pantheon (Photo: Lucian Milasan/Dreamstime)

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