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nuova branca delle neuro- scienze: la neurogastronomia. Le attività legate a questa disciplina, puntano a studiare come gli stimoli sensoriali legati al gusto, alla vista e all'olfatto si leghino ad ali- menti "funzionali" che posso- no influenzare positivamente la salute cerebrale. Un cam- bio di paradigma che porta a considerare il cibo non solo come nutrimento, ma come un potente strumento di neu- rostimolazione multisenso- riale con possibili applicazio- n i i n a m b i t o m e d i c o , i n particolare nel neurosviluppo e per favorire il recupero in soggetti affetti, ad esempio, da patologie legate all'invec- c h i a m e n t o . U n a p p r o c c i o scientifico che sta trasfor- mando il gelato da semplice piacere del palato a vero e proprio alleato della salute. Lettera dell'editore NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2025 www.italoamericano.org 3 L'Italo-Americano IN ITALIANO | S iamo nel 1948. Il conflitto mondiale è finito da pochis- simo e dalla fame di anni disperati si passa lentamente alla speran- za della ricostruzione. Mentre entra in vigore la Costituzione e inizia la nuova Italia demo- cratica, la società inizia ad aprirsi a un benessere lento, progressivo e diffuso tanto che poco alla volta, diventa a portata di mano, anzi di stec- co. "Nutre e rinfresca" dice la pubblicità del Mottarello, il gelato al fiordilatte che si mangia non dentro una cop- petta ma condensato attorno a u n b a s t o n c i n o d i l e g n o . Quello che era stato un lusso inimmaginabile fino a pochis- simo tempo prima (durante la guerra persino il pane si pote- va comprare solo con la tesse- ra annonaria), passa ad essere u n p r o d o t t o s e m p r e p i ù accessibile, dai costi più che abbordabili, sostanzialmente popolare, per tutti. Il gelato da 10 lire, come il vassoio dei pasticcini acquistato la dome- nica mattina, diventano la misura di un cambiamento sociale: dal cibo necessario si passa alla "coccola", al premio da concedersi nei giorni di festa. Poi il boom economico e gli anni del grande consumi- smo: il gelato diventa molto più di un prodotto estivo. Anzi, si trasforma in un ali- m e n t o a b i t u a l e p e r c i r c a l'80% della popolazione italia- na che lo consuma almeno una volta alla settimana. La rivoluzione inizia pro- p r i o n e l 1 9 4 8 c o n A n g e l o Motta, pioniere dell'industria dolciaria italiana che concepi- sce l'idea di un gelato su stec- co, un prodotto alla portata di tutte le tasche. Tutt'altro che un sentiero solitario, il pro- dotto apre la strada ai marchi storici della gelateria indu- striale italiana: Sammontana, Sanson, Algida, Eldorado, Alemagna, Tre Marie. La svol- ta arriva quando al carretto d e i g e l a t i , o r m a i " a g é e " , comincia a sostituirsi il frigo- r i f e r o n e i b a r e n e i c a f f è . Quando poi, come la televi- sione, il freezer entra in tutte le case, ecco che per la gusto- sa delizia ghiacciata si spalan- ca la strada. N e l 1 9 7 0 S a m m o n t a n a crea il Barattolino, la prima confezione-famiglia che per- mette di portare il gelato a casa per un consumo abbon- d a n t e e i n p i e n o c o m f o r t superando l'acquisto mono- porzione, che però ritrova slancio nel 1976 quando sul mercato arriva il Cornetto, il gelato dentro la cialda conica destinato a diventare uno dei prodotti simbolo del made in Italy nel mondo. Per capire la rivoluzione del prodotto, usia- m o i d a t i d e l l ' I s t i t u t o d e l Gelato Italiano: se negli anni C i n q u a n t a c o n s u m a v a m o circa 250 grammi di gelato confezionato procapite all'an- no, producendone 20mila tonnellate, oggi siamo ai 3-4 kg a testa ogni anno tra coni con cialda, coppette, biscotti, ghiaccioli, stecchi, bon bon, miniature, torte e vaschette che entrano nelle case degli italiani soprattutto attraverso i banchi frigo della grande distribuzione. Secondo i dati di Unione Italiana Food, nel 2 0 2 3 l ' I t a l i a h a p r o d o t t o quasi 170mila tonnellate di gelato industriale (a cui si aggiungono circa 80mila ton- nellate destinate all'esporta- zione) confermando che da simbolo dell'estate oggi si è trasformato in un prodotto non solo di largo consumo ma assolutamente destagionaliz- zato. Una conquista alimentare c h e r a c c o n t a u n r i t r o v a t o benessere prima e un mercato g l o b a l e p o i , m a a n c h e d i generazioni di connazionali cresciute con slogan e pubbli- cità legate ai gusti vaniglia e cioccolato. Fra questi c'è sicu- ramente un marchio a cui è s t a t o a p p e n a d e d i c a t o u n libro che ripercorre esatta- mente questo cammino socia- le. "Algida. Il cuore dell'estate dal 1947" di Giulia Cavaliere intreccia imprenditorialità, creatività e tradizione made in Italy, al tema del gelato non solo buono per tutte le stagio- ni ma diventato nel tempo un rito sociale, un gesto familia- re, una memoria collettiva. In quasi ottant'anni di storia, il brand dell'industria dolciaria ha accompagnato le famiglie italiane, rappresentando un punto di riferimento nella vita del Belpaese. Un'icona popolare e una diffusissima abitudine alimentare. L'ultima frontiera del gela- to? Il filone "benessere-nutri- zione" che vede oggi produrre e l a r g a m e n t e c o n s u m a r e linee senza glutine, senza lat- tosio, senza zucchero, senza colesterolo, oppure arricchite con frutta, cereali, vitamina C, calcio fermenti lattici. E ancora gelati a base di latte fresco e biscotti pensati appo- sitamente per la merenda dei bambini, versioni "leggere" con yogurt, frutta e muesli o edizioni gourmet in confezio- ni de luxe con ingredienti rari, sapori insoliti e consi- stenze inedite. "Last but non least", la scienza. Perché se è vero che ha riconosciute pro- prietà nutrizionali, il gelato si s t a f a c e n d o l a r g o i n u n a L'icona popolare del gelato, una storia italiana che ora punta alle neuroscienze P.O.BOX 40156, PASADENA, CA 91114