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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 24 LUGLIO 2025 SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO N ella sua lunga storia, l'Italia h a m o s t r a t o u n a c o s t a n t e attenzione alla simmetria e alla geome- tria in ambito urbanistico. Si pensi ai castra romani classici o alle città ideali del Rinascimento, ma anche alle ricostruzioni post- catastrofe dell'era moder- na: tutti esempi di un desi- d e r i o d i r e g o l a r i t à architettonica e strutturale. In effetti, diverse città ita- l i a n e s o n o s t a t e c r e a t e seguendo schemi spaziali precisi, spesso sorprenden- temente regolari, che rispec- chiano idee più ampie su ordine, difesa, potere politi- co e vita civile; ancora oggi, a l c u n i d i q u e s t i l u o g h i s i distinguono per la chiarezza e l'ambizione dei loro pro- g e t t i e c i p e r m e t t o n o d i osservare più da vicino come la geometria abbia plasmato il paesaggio fisico e culturale dell'Italia. Nel nostro breve excur- sus, non potevamo non ini- ziare dalla città di Torino. F o n d a t a o r i g i n a r i a m e n t e come Augusta Taurinorum in epoca romana, Torino fu progettata seguendo il tipico modello del castrum, con una griglia di strade perpen- dicolari organizzate attorno a due assi principali: il cardo e il decumano, uno schema che rimase visibile per tutto il Medioevo e fu successiva- mente rafforzato e ampliato nel XVII secolo, quando i Savoia trasformarono Torino in una capitale moderna. Il risultato è una città ancora definita da lunghi viali retti- linei, isolati regolari e una serie di piazze interconnesse ricche di bellezza sia classica che barocca. Passeggiando p e r T o r i n o o g g i , è f a c i l e notare come la planimetria assicuri chiarezza e movi- mento, rafforzando al con- t e m p o l ' i d e a c h e , c o n u n minimo di attenzione, sia molto difficile perdersi nel centro storico! Più a est, in Friuli Venezia Giulia, la città di Palmano- va rappresenta uno dei pro- getti urbanistici più ambizio- si della prima età moderna. Fondata dalla Repubblica di Venezia nel 1593, Palmanova fu concepita sia come for- tezza militare che come città modello. La sua pian- ta a forma di stella a nove punte fu progettata per offri- r e i l m a s s i m o v a n t a g g i o difensivo, con cerchi concen- trici di mura e una piazza esagonale centrale da cui si irradiano sei strade princi- pali. La geometria della città era pensata per facilitare la sorveglianza, il coordina- mento militare e il controllo simbolico, ma è anche un fedele riflesso degli ideali della teoria urbanistica rina- scimentale, in cui le città e r a n o i m m a g i n a t e c o m e m i c r o c o s m i d i a r m o n i a e p r o p o r z i o n e . P e r q u e s t o motivo Palmanova è spesso citata come uno degli esempi più chiari del concetto di "città ideale" trasformato in realtà fisica. La città non raggiunse mai le dimensioni o l'importanza che i suoi pia- nificatori avevano sperato, m a i l s u o d e s i g n r i m a n e intatto ed è stato riconosciu- to come Patrimonio dell'U- manità dall'UNESCO. Un'al- t r a c i t t à f o r t i f i c a t a c h e mostra l'uso strategico della geometria è Cittadella, in Veneto. Costruita all'inizio del XIII secolo dai padovani come avamposto militare, Cittadella è caratterizzata dalla cinta muraria circolare pressoché perfetta, completa di torri distanziate regolar- mente e di un fossato. Seb- bene la planimetria sia meno complessa di quella di Pal- manova, non è meno preci- sa, con strade interne dispo- ste a supporto della difesa e dell'accesso, e la struttura delle mura che dimostra un chiaro interesse nel mante- nere simmetria e funziona- lità. Oggi, Cittadella è ancora u n o d e g l i e s e m p i m e g l i o conservati di architettura militare medievale in Italia, e i visitatori possono percor- rere le mura restaurate per comprenderne appieno la struttura dall'alto. I n S i c i l i a , m o t i v a z i o n i molto diverse portarono alla creazione di città con plani- metrie geometriche altret- t a n t o d i s t i n t i v e . D o p o i l devastante terremoto del 1693, gran parte della Sicilia sud-orientale dovette essere ricostruita da zero, ed è in questo contesto che gli urba- nisti ebbero l'opportunità, o l t r e c h e l a n e c e s s i t à , d i creare nuove città più sicure, razionali e facili da percorre- re. Due esempi degni di nota sono Grammichele e Bel- passo, entrambe sviluppate con un sistema a griglia che rifletteva i valori illuministi e un'attenzione particolare alla gestione urbana pratica. Grammichele, in particolare, è nota per la sua pianta esa- gonale, con una piazza cen- trale e strade che si irradiano simmetricamente verso l'e- s t e r n o . B e l p a s s o , s p e s s o definita la "scacchiera del- l'Etna", fu ricostruita utiliz- zando una griglia rettangola- re con strade ampie e chiare linee di orientamento. A dif- ferenza di Palmanova, nes- suna di queste città fu pro- g e t t a t a p e r r a g i o n i simboliche o militari; piutto- sto, sono un segno di ala- crità, ripresa e desiderio di sicurezza. L'enfasi sulla geo- metria come principio guida, tuttavia, rimane forte anche qui. È molto interessante n o t a r e c h e n o n t u t t i g l i esempi di pianificazione geo- metrica in Italia furono rea- lizzati. Nel XV secolo, l'ar- chitetto Filarete propose u n p i a n o v i s i o n a r i o p e r Sforzinda, città che prese il nome dal suo patrono Fran- cesco Sforza ; Sforzinda non fu mai costruita, ma il progetto immaginava una città perfetta a forma di stel- la con strade radiali, mura circolari ed edifici pubblici accuratamente posizionati. Sforzinda faceva parte di un più ampio movimento intel- lettuale che collegava il buon governo alla forma urbana razionale e suggeriva che la struttura di una città potesse plasmare il morale e la poli- tica. Sebbene rimasta teori- ca, l'idea di Sforzinda ebbe un impatto su architetti e urbanisti successivi, in parti- colare su coloro che lavora- r o n o a l l e c i t t à f o r t i f i c a t e durante il Rinascimento e il Barocco. Nel loro insieme, questi esempi mostrano il ruolo chiave e i molteplici scopi della geometria nell'urbani- stica italiana. In alcuni casi, la geometria veniva utilizza- ta per migliorare la difesa; in altri, era necessaria per il controllo, la ricostruzione o l'armonia simbolica. Oggi le città tendono a svilupparsi in modo più caotico e organico, quindi queste città dal desi- g n g e o m e t r i c o c i o f f r o n o u n ' i d e a c o m p l e t a m e n t e diversa di architettura urba- na, un'idea in cui l'ordine nello spazio può riflettere o persino promuovere l'ordine nella società. In Italia, la sto- ria e il design sono spesso stratificati e complessi, ma queste città si distinguono per chiarezza, intenzionalità e quieta regolarità. Serene nella loro regolarità, ci ricor- d a n o c h e l a f o r m a d i u n luogo non è mai solo una questione estetica, ma anche una dichiarazione su come le persone vivono, governano e immaginano il loro mondo. Costruito su una griglia: geometria e design nel paesaggio italiano Cittadella, in provincia di Padova (Photo: Travellaggio/Dreamstime); in basso a destra, Grammichele, vicino Catania, e la sua pianta geometrica (Photo: Wirestock/Dreamstime)