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GIOVEDÌ 7 AGOSTO 2025 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ P er la prima volta a l m o n d o u n robot umanoide si è sollevato 50 cm da terra. Otto a n n i d i c a l c o l i , p r o t o t i p i aerodinamici e studi di flui- dodinamica, ed ecco volare "iRonCub3" progettato per soccorrere le persone in aree colpite da catastrofi o esplo- rare ambienti estremi. Il merito è di IIT, l'Istituto I t a l i a n o d i T e c n o l o g i a d i Genova dove meccanica e i n t e l l i g e n z a a r t i f i c i a l e s i combinano per progettare e sviluppare robot che ci asso- migliano, svolgono attività m o l t o s i m i l i a l l e n o s t r e e interagiscono sempre di più con noi trasformando quella che fino a poco tempo fa era p u r a i m m a g i n a z i o n e i n realtà scientifica ad altissimo livello. Fondato nel 2003 per promuovere l'alta formazio- ne e lo sviluppo tecnologico del Paese, IIT è arrivato a contare sempre di più nel contesto della ricerca inter- nazionale grazie a 1927 ricer- catori, 1337 brevetti, 22.391 pubblicazioni e a risultati s t r a t e g i c i c h e v a n n o d a i nanomateriali al lifetech, dalle tecnologie a Rna alle s c i e n z e c o m p u t a z i o n a l i , dalla robotica fino a questo incredibile automa che rie- sce persino a volare. Il sogno di Icaro versione umanoide è un'avanguardia tutta italiana, merito di un team di ricercatori guidato da Daniele Pucci, direttore del Laboratorio di Artificial and Mechanical Intelligence (AMI) dell'IIT di Genova. Il primo volo sperimentale del r o b o t t i n o d a l v i s o d i u n bambino, alto poco più di un metro e circa 70 kg di peso, che si è sollevato infagottato da coperture che gli proteg- gevano l'Intelligenza Artifi- c i a l e c h e l o a n i m a , è u n risultato molto importante. Vale molto più di un record mondiale o dell'articolo su N a t u r e C o m m u n i c a t i o n s E n g i n e e r i n g ( f i r m a t o d a Antonello Paolino, Gabriele N a v a , F a b i o D i N a t a l e , F a b i o B e r g o n t i , P u n i t h Reddy Vanteddu, Donato Grassi, Luca Riccobene, Alex Zanotti, Renato Tognaccini, Gianluca Iaccarino e Daniele Pucci) che descrive la ricerca condotta dal team di roboti- ca dell'IIT in collaborazione con il Laboratorio di Aerodi- namica Daer del Politecnico di Milano guidato da Alex Zanotti che ha seguito i test nella galleria del vento (è la prima volta che un umanoi- d e v i e n e s t u d i a t o d o v e s i testano aerei o monoposto) e con il team di Gianluca Iac- carino della Stanford Univer- sity, dove sono stati utilizzati algoritmi di deep learning per identificare modelli aero- dinamici. Con iRonCub3 si è a r r i v a t i l à d o v e n e s s u n o c'era riuscito prima e questo è un fattore altamente com- petitivo per l'Italia stessa. E se i traguardi all'oriz- zonte sono ben più ambizio- s i , i l l a v o r o f a t t o è s t a t o molto impegnativo. A spingere in aria iRon- Cub3 sono 4 motori a reazio- ne sulle braccia e sul jetpack montato sulla schiena che forniscono la propulsione n e c e s s a r i a p e r v i n c e r e l a gravità, e reti neurali fine- m e n t e a d d e s t r a t e c h e g l i consentono di valutare come muoversi in volo. Non è un drone convenzionale o un razzo di cui si possono stu- diare traiettoria e resistenza all'aria secondo modelli più o meno consolidati. Non ha s t r u t t u r e s i m m e t r i c h e o c o m p a t t e m a u n a f o r m a allungata, con il peso distri- buito tra busto, braccia e gambe mobili. E' un corpo mobile di metallo (titanio per la precisione, per resi- stere ai gas di scarico che sfiorano gli 800 gradi), sen- sori e circuiti delicati, con massa variabile e arti che si muovono più o meno come i nostri, che deve riuscire a volare gestendo flussi d'aria turbolenti che possono gene- rare una spinta superiore a 1000 newton e alte tempera- ture. In volo cerca un equili- brio dinamico: deve solle- varsi da terra, stimare la posizione del corpo, trovare un bilanciamento sotto l'in- fluenza della propulsione dei razzi ed eseguire mano- vre di volo controllate, anche in presenza di turbolenze del v e n t o o i n c o n d i z i o n i ambientali incerte. E' una sfida a tutto campo i n u n s e t t o r e , q u e l l o d e i robot con locomozione mul- timodale, altamente concor- renziale ma anche estrema- mente impegnativo, pieno di incognite e ostacoli perché la progettazione meccanica si combina con l'addestramen- t o d i u n a r e t e n e u r a l e profonda che calcola adatta- m e n t i e c o m p o r t a m e n t i m e n t r e a p p r e n d e d a t i i n tempo reale. "Questa ricerca è radicalmente diversa dalla robotica umanoide tradizio- nale e ci ha costretto a fare un sostanziale salto in avanti rispetto allo stato dell'arte" dice Daniele Pucci. Nel- l'intervista a L'Italo Ame- ricano ci spiega quanto il nostro rapporto con questa t e c n o l o g i a c a m b i e r à , i n modo davvero sorprendente, nel giro di pochissimi anni. Il primo umanoide volante: made in Italy, pensato per il mondo CONTINUA A PAGINA 7 I ricercatori e scienziati che stanno lavorando su iRonCub3; al centro, Daniele Pucci (Foto: Bruno Trombetta/Istituto Italiano di Tecnologia IIT)