L'Italo-Americano

italoamericano-digital-8-21-2025

Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel

Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1538796

Contents of this Issue

Navigation

Page 14 of 39

15 GIOVEDÌ 21 AGOSTO 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | Q uando pensia- m o a l l ' a n t i c a Roma, è facile i m m a g i n a r e senatori auste- r i , g u e r r i e r i c o r p u l e n t i e t e m p l i d i m a r m o . M a i R o m a n i a m a v a n o a n c h e rilassarsi, e il loro tempo libero, almeno in parte, può sembrare sorprendentemen- te familiare: affollavano gli stadi per le corse, applaudi- vano le stelle del palcosceni- co e dell'arena, si attardava- n o n e i b a g n i p u b b l i c i , mangiavano nelle taverne, giocavano d'azzardo e cele- bravano le festività con cibo e giochi. I dettagli possono v a r i a r e , m a l a r o u t i n e – guardare, mangiare fuori, giocare e prendersi dei gior- ni di riposo – rimane lo stes- so che conosciamo e appli- chiamo ancora oggi. La grande attrazione: le corse dei carri al circo Esteso tra il Palatino e l'A- ventino, il Circo Massimo era il più grande luogo di intrattenimento di Roma. La s u a a t t r a z i o n e p r i n c i p a l e erano le corse dei carri, lo sport che la maggior parte dei Romani seguiva con pas- sione: le squadre erano divi- se per colori – Blu, Verde, Rosso e Bianco – e i tifosi mostravano fedeltà (vi suona familiare?) ad abbigliamen- to, scommesse e tifo sfegata- to. I giorni delle corse attira- v a n o f o l l e d i d e c i n e d i m i g l i a i a d i p e r s o n e e g l i imperatori sapevano che un calendario di gare generoso accresceva l'entusiasmo del pubblico. I piloti erano delle star, cambiavano scuderia p e r o t t e n e r e c o m p e n s i migliori, e le loro vittorie venivano registrate su iscri- zioni. L'atmosfera e il fer- m e n t o a l C i r c o M a s s i m o erano probabilmente simili a quelli di uno stadio moder- no. S p o r t s a n g u i n a r i e vita da palcoscenico Se le corse alimentavano l'eccitazione, l'anfiteatro s o d d i s f a c e v a l a v o g l i a d i sport sanguinari. Il Colos- seo domina la memoria, ma q u a s i o g n i c i t t à r o m a n a aveva un'arena: combatti- menti di gladiatori, cacce agli animali ed esecuzioni p u b b l i c h e c o s t i t u i v a n o i l programma. I posti a sedere riflettevano il rango sociale: senatori e cavalieri vicini all'azione, i cittadini più in alto, le donne in gran parte nelle file superiori. La vio- l e n z a e r a r e a l e m a a n c h e strutturata: i combattenti venivano addestrati nelle scuole e il gusto del pubblico plasmava gli incontri. I gla- d i a t o r i d i v e n t a r o n o c e l e - brità; i loro nomi venivano incisi sui muri, le loro imma- gini riportate sui souvenir, proprio come oggi gli appas- sionati di sport collezionano figurine. Il teatro offriva spettaco- li più leggeri. Teatri in pietra come quello di Pompeo o di Marcello mettevano in scena drammi, ma anche comme- die, mimi e pantomime con danza e satira attiravano un pubblico più vasto. Gli artisti spesso provenivano da umili origini, ma potevano rag- giungere la fama grazie a mecenati d'élite. Intratteni- menti su piccola scala inclu- devano letture letterarie, in cui gli autori presentavano nuove opere ad ascoltatori invitati, una versione antece- d e n t e a l l a p r e s e n t a z i o n e o d i e r n a d i u n l i b r o . L a varietà di luoghi, dai grandi palcoscenici ai recital intimi, manteneva la rappresenta- zione al centro della vita cit- tadina. Terme, esercizi e gio- chi Per il tempo libero quoti- diano, le terme erano ine- guagliabili. Visitarle era una r o u t i n e , n o n u n l u s s o : i Romani pagavano una picco- la quota, si svestivano in uno spogliatoio, facevano eserci- zio fisico e si muovevano attraverso bagni caldi, caldi e freddi, con strumenti per raschiare, massaggi e vapore che costituivano un regime s t a n d a r d . C o m p l e s s i p i ù grandi come le Terme di Caracalla aggiunsero giar- dini, biblioteche e gallerie, e ancora oggi ospitano concer- ti estivi. Non si andava alle terme per purificarsi, ma per s o c i a l i z z a r e , f a r e a f f a r i , ascoltare lezioni, e allo stes- s o t e m p o r i l a s s a r s i d a l l o stress della vita quotidiana. Anche l'esercizio fisico era importante. Il Campo Marzio, una pianura allu- v i o n a l e a p e r t a , o s p i t a v a corse, nuoto, giochi con la palla ed esercitazioni milita- ri. Gli scrittori menzionano l'harpastum, un gioco di squadra violento con una piccola palla; il trigon, un lancio più veloce a tre gioca- tori; e il follis, un gioco con la palla più leggero per gran- di e piccini. I medici prescri- vevano alcuni giochi per la salute, dimostrando un lega- me precoce tra forma fisica e medicina. C'era tempo anche per divertimenti più tran- quilli: il gioco d'azzardo o i giochi da tavolo erano popo- lari, come attestano le tavo- l e t t e i n c i s e p e r g i o c h i d i corsa e cattura rinvenute nei siti di scavo, spesso in aree di attesa come terme o porti- ci. Cibo e vita di strada Proprio come oggi, anche il pranzo era un intratteni- mento. L'élite organizzava banchetti- convivium con molte portate, vino diluito, musica e recitazione. Ma la maggior parte dei Romani mangiava in modo più infor- m a l e n e l l e p o p i n a e e n e i thermopolia, taverne e ban- c o n i c h e s e r v i v a n o c i b o caldo. Il cibo di strada spa- ziava dal pane con formaggio o olive alle salsicce, agli stu- fati e ai piatti aromatizzati con garum. Le taverne com- b i n a v a n o c i b o , g i o c h i e chiacchiere: dadi e astragali erano comuni, e i proprietari terrieri stabilivano regole per mantenere l'ordine. Per molti versi, erano l'equiva- l e n t e d e g l i o d i e r n i b a r e ristoranti, dove mangiare e socializzare andavano di pari passo. Feste e festività Oltre alla routine quoti- diana, il calendario civico offriva momenti di svago condiviso. Le feste pubbliche (ludi) onoravano gli dei, ma significavano anche festività cittadine ricche di spettacoli. I l u d i c i r c e n s e s e r a n o incentrati sulle corse; i ludi s c a e n i c i sugli spettacoli teatrali. I S a t u r n a l i a di dicembre sono i più noti, ricordati per l'inversione dei ruoli e lo scambio di doni: gli s c h i a v i c e n a v a n o c o n i padroni, il gioco d'azzardo e r a p e r m e s s o e l a g e n t e indossava copricapi e abiti sgargianti. Le feste fungeva- no sia da valvole di sfogo sia da mezzo per lo Stato per m a r c a r e l ' i d e n t i t à c i v i c a . Roma offriva molti giorni di riposo comuni, il che dimo- stra come il tempo libero f o s s e g e s t i t o c o m e p a r t e della vita pubblica. Ciò che rimane oggi Roma rivela ancora alcu- ne di queste abitudini nelle sue rovine. Al Circo Massi- mo, si può ripercorrere il p e r c o r s o t r a i c o l l i e , d a l Palatino, si ammira il pano- rama che un tempo apparte- neva agli spettatori imperia- li. Il Colosseo è il fulcro della s t o r i a d e i g l a d i a t o r i , c o n esposizioni museali che ne spiegano il mondo. Le Terme di Caracalla conservano la loro sequenza di sale e mera- viglie ingegneristiche, ospi- t a n d o m u s i c a o g g i c o m e facevano con le folle nell'an- tichità. Il Teatro di Marcello mostra le arcate di un teatro romano adattate in edifici s u c c e s s i v i , m e n t r e L a r g o Argentina conserva le tracce del teatro di Pompeo. Banco- ni e giare rinvenuti nei ter- mopoli di Ostia ricordano p a s t i v e l o c i p e r s t r a d a , e tavoli da gioco incisi sul sel- c i a t o c i r i c o r d a n o c o m e i Romani riempissero i tempi d'attesa. I n t u t t i q u e s t i s i t i , i modelli sono chiari. I Roma- ni separavano l'osservare dal fare, costruivano ampi spazi per la folla, trasformavano il bagno e l'esercizio fisico in eventi sociali, mangiavano fuori, giocavano e celebrava- no l'anno con le festività. I dettagli potrebbero essere cambiati, ma la struttura ci è familiare: una prima versio- ne di abitudini che ancora oggi riempiono i nostri fine settimana e le nostre serate. F o l l e , p a l c o s c e n i c o e v a p o r e : dentro l'intrattenimento romano Le corse erano probabilmente l'attrazione più coinvolgente per il pubblico romano (Image created with DALL-E 2) HERITAGE MEMORIA IDENTITÀ STORIA RADICI

Articles in this issue

Links on this page

Archives of this issue

view archives of L'Italo-Americano - italoamericano-digital-8-21-2025