Since 1908 the n.1 source of all things Italian featuring Italian news, culture, business and travel
Issue link: https://italoamericanodigital.uberflip.com/i/1539234
19 GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2025 www.italoamericano.org L'Italo-Americano IN ITALIANO | B a r c a r o l a è uno di quei ter- m i n i m u s i c a l i che ti dice cosa sentirai prima che una nota suoni. Il nome deriva dalla parola italiana " b a r c a " e i l s u o s c h e m a musicale è semplice: una dolce pulsazione in 6/8 o 1 2 / 8 c h e o n d e g g i a c o m e remi nell'acqua. A Venezia la chiamano barcarola, un tipo di canto da barca popolare tra i gon- dolieri, ma nelle sale da con- certo e nei teatri d'opera divenne sinonimo di aria n o t t u r n a , i n c r e s p a t u r e e voci che si muovono senza fretta. Lo stile era già popolare alla fine del XVIII secolo, quando viaggiatori e scritto- r i a v e v a n o g i à n o t a t o i l canto dei gondolieri, e i teo- rici classificarono la barca- r o l a t r a " c o s e c h e o g n i ascoltatore colto riconosce". Charles Burney la men- ziona nel 1771, e Rousseau o s s e r v a c o m e i c a n t i d a barca a Venezia prendessero spunto dal teatro, con i gon- dolieri che raccoglievano arie popolari che uscivano dai teatri d'opera sera dopo sera. In altre parole, il traffi- co scorreva in entrambe le d i r e z i o n i : l e m e l o d i e d i scena fluttuavano sui canali, e il suono dei canali tornava sul palcoscenico. Una volta lì, la barcarola s i r i v e l ò m o l t o p r a t i c a : Gioachino Rossini usò i canali come cornice per La Regata Veneziana, un tritti- c o i n d i a l e t t o v e n e z i a n o degli anni Trenta dell'Otto- cento che immagina la cul- tura voga della città attra- v e r s o i l c a n t o . Q u a l c h e decennio dopo, la barcarola più famosa di tutte, Belle n u i t , ô n u i t d ' a m o u r , apre l'atto veneziano ne I r a c c o n t i d i H o f f m a n n d i J a c q u e s O f f e n b a c h . Quella melodia – un duetto per voci femminili – ritorna più avanti nell'atto per colo- rare il dramma, questa volta senza dire una parola: la sua melodia è, infatti, così sug- gestiva che il pubblico riesce a n c o r a a r i c o n o s c e r l a i n alcune battute, anche senza p a r o l e . I n U n B a l l o i n Maschera di Verdi, l'Atto I dell'eroe, Di' tu se fidele il f l u t t o m ' a s p e t t a , h a u n i n c o n f o n d i b i l e " r i t m o d i barca", con Verdi che usa la barcarola per trasportarci sull'acqua prima che il testo ci dica dove ci troviamo. I compositori tastieristi portarono lo stesso ritmo sul continente: Felix Men- delssohn scrisse una man- ciata di Canzoni per Gondo- l a V e n e z i a n e n e l l e s u e Canzoni senza parole, tra- ducendo ciò che aveva senti- to durante il viaggio in figu- r a z i o n e p i a n i s t i c a : un'ondulazione della mano sinistra che non si ferma mai del tutto e una linea d e l l a m a n o d e s t r a c h e s i inclina in avanti come la prua di una piccola barca. F r é d é r i c C h o p i n t r a - sformò l'idea in un'unica, a m p i a B a r c a r o l a i n F a diesis maggiore, Op. 60, un brano che i pianisti trat- tano come un test di suono e f o r m a t a r d o - s t i l i s t i c o . Gabriel Fauré andò oltre, tornando a questa forma nel corso della sua carriera con tredici barcarole: le prime si avvicinano al modello Men- delssohn-Chopin, le ultime ne mantengono l'influenza m a p a r l a n o c o n l a v o c e moderna e asciutta di Fauré. L e b a r c a r o l e e b b e r o un'importante apparizione anche nella musica popolare del sud, perché... non tutte le canzoni di barca rimanda- n o a V e n e z i a . A n c h e l a napoletana Santa Lucia fu pubblicata nel 1849 esplici- tamente come barcarola. È, per così dire, un invito del barcaiolo: la brezza è legge- r a , i l m a r e è c a l m o , e s c i sulla mia piccola barca e goditi la serata. Il testo radi- c a l a m u s i c a i n u n v e r o quartiere del lungomare, Borgo Santa Lucia, e il ritmo l e g g e r o d e l l a m e l o d i a mostra perché gli ascoltatori di tutta Europa capirono l'o- rigine e il significato di "bar- c a r o l a " s e n z a b i s o g n o d i note a piè di pagina. Ma, potreste chiedervi, cosa esattamente rende tale una barcarola? Il metro e il t e m p o f a n n o l a m a g g i o r parte del lavoro: il conteggio in 6/8 (o talvolta in 12/8) crea due leggere spinte per b a t t u t a – a b b a s s a m e n t o , sollevamento; abbassamen- to, sollevamento – mentre l ' a r m o n i a s i m u o v e a u n ritmo umano. Nei numeri vocali, la melodia spesso si colloca comodamente all'in- terno di un intervallo lirico, lasciando che respiro e frase rispecchino il movimento d e l r e m o . N e l l e v e r s i o n i strumentali, gli accompa- g n a m e n t i s c a n d i s c o n o i l "remo" con schemi ripetuti di accordi spezzati, mentre le melodie fluttuano un po' più libere al di sopra. L'ef- fetto è così specifico che il cinema e la televisione lo u s a n o c o m e p r o m e m o r i a istantaneo di Venezia, anche quando la scena è stata gira- ta lontano dalla laguna. La verità è che il filo con- duttore, dal canale alla sala d a c o n c e r t o , n o n è p u r a - mente documentario, perché n o n p o s s i a m o a t t r i b u i r e o g n i " c a n z o n e d i b a r c a " stampata a un gondoliere. Possiamo dire, tuttavia, che l a c u l t u r a d e l l ' a c q u a d i Venezia ha fornito ai compo- sitori europei un'immagi- ne musicale leggibile, da cui era facile prendere spun- to e che era difficile da esau- rire. Rossini poteva farne una gara; Offenbach poteva renderla seducente; Verdi sapeva renderlo atmosferico prima dell'inizio di un'aria; M e n d e l s s o h n , C h o p i n e Fauré sapevano farlo canta- r e s e n z a p a r o l e . Q u e s t a varietà – strada, palcosceni- co, salotto e tastiera – spiega perché la barcarola venga ancora programmata e per- ché poche battute possano diventare così rappresenta- tive di un luogo e portarlo con sé. Se ascoltate l'apertura del d u e t t o d i O f f e n b a c h o l e p r i m e b a t t u t e o n d u l a t e dell'Op. 60 di Chopin, cono- s c e t e g i à l a s c e n a : n o t t e , acqua, un braccio fermo sul r e m o . V e n e z i a p o t r e b b e essere l'immagine che viene in mente, ma la portata è più ampia, un modo italiano d i d a r e m o v i m e n t o a l l a musica che molti composi- tori hanno fatto proprio. È così che il ritmo di un gon- d o l i e r e , m e t à a b i t u d i n e l a v o r a t i v a , m e t à c o l o n n a sonora cittadina, è diventato un'icona della musica classi- ca mondiale. SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI TERRITORIO TRADIZIONI Barcarola: i canti dei gondolieri entrati nella musica classica