L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-5-2025

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GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2025 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ I l cinema italiano ha più di una culla. Al Nord, i primi studi di T o r i n o e R o m a costruirono un'im- magine del cinema italiano su larga scala, esportabile. La presa di Roma (1905) di Filoteo Alberini contribuì a consolidare l'idea che il cine- ma potesse raccontare la sto- r i a n a z i o n a l e , e C a b i r i a (1914) di Giovanni Pastrone stabilì un punto di riferimen- to globale per spettacolo e tecnica, con la macchina da presa in movimento e la por- tata epica che divennero un m o d e l l o i m i t a t o d a a l t r i . Questi nomi sono ancora in prima pagina nelle rassegne s u l l ' e r a d e l m u t o p e r c h é mostrano la rapidità con cui i produttori italiani padro- neggiarono l'ambizione nar- rativa e l'abilità industriale. A l l o s t e s s o t e m p o , a Napoli scorreva una corrente diversa. La regista, sceneg- giatrice, produttrice e distri- butrice Elvira Coda Nota- ri (1875-1946), gestì Dora Film come un'officina fami- liare e trasformò la Napoli di tutti i giorni in cinema. Fu la prima regista donna in Italia e una vera pioniera, che portò il cinema napole- tano fino alle comunità ita- liane che si stavano svilup- p a n d o n e g l i S t a t i U n i t i . A u t r i c e d i o l t r e s e s s a n t a opere, tra lungometraggi, s c e n e g g i a t e p o p o l a r i e documentari, la sua carriera fu dapprima oscurata dalla censura fascista e in seguito trascurata dalla storiografia ufficiale. Della sua monu- mentale produzione, oggi rimangono solo tre film, due cortometraggi e pochi fram- menti, conservati e accura- t a m e n t e r e s t a u r a t i d a l l e cineteche. Anche la sua figu- r a è i n p a r t e e n i g m a t i c a : nessun diario, poche foto- grafie, scarse testimonianze dirette. Il suo lavoro era amato perché i suoi racconti attin- gevano a qualcosa di noto, a sceneggiate e musica popo- lare, e il suono era utilizzato i n m o d o i n n o v a t i v o : l e p r o i e z i o n i d e i s u o i f i l m erano spesso presentate con accompagnamento musicale d a l v i v o ; e r a n o , i n a l t r e parole, "muti" nel formato, m a c o s t r u i t i p e r i l s u o n o nella sala in cui dovevano essere visti. La sua produzio- ne ebbe anche un notevole peso socio-culturale, poiché i film della Notari mettevano al centro le donne e i quar- tieri popolari, sostituendo la raffinatezza con la prossi- mità e offrendo al pubblico un mondo riconoscibilmente locale sullo schermo. Ma il mondo non si fer- mava sulle coste del Belpae- se per la Notari. Negli anni '20, Dora Film seguì il suo pubblico oltreoceano, apren- do una sede a New York per servire le Little Italy con lungometraggi che parlava- no l'italiano, mostravano ambientazioni familiari e proponevano musiche tradi- zionali spesso desiderate e rimpiante. La tratta Napoli- Mulberry Street rese Notari una pioniera di un primo ciclo di distribuzione transa- tlantico, anni prima che il neorealismo portasse le sto- rie italiane nei cinema d'es- sai statunitensi. Ecco perché l'opera della Notari ci ricor- da che il cinema italiano non è mai stato solo un prodotto di studio, ma anche un cine- ma popolare e migratorio, plasmato dalla circolazione. Purtroppo, gran parte di quella stagione è scomparsa a causa del degrado e del- l'incuria del nitrato, e il caso della Notari è lampante, poi- ché solo una piccola parte d e l l a s u a p r o d u z i o n e sopravvive in lungometrag- gi, cortometraggi e fram- menti. Questa perdita alza la posta in gioco di ogni risco- perta e spiega perché i nuovi lavori sul Sud muto siano importanti. Infatti, è tornata al centro dell'interesse inter- n a z i o n a l e n e g l i u l t i m i decenni e ora, a 150 anni dalla sua nascita, la sua ere- dità torna alla ribalta con Elvira Notari. Oltre il Silenzio, un documentario diretto da Valerio Ciriaci e presentato in anteprima nella sezione Venezia Classi- ci dell'82° Mostra Interna- zionale d'Arte Cinematogra- fica. Con il supporto di Cine- c i t t à e d e l l e p r o d u t t r i c i Antonella Di Nocera e Mila Tenaglia, il film intreccia memoria storica e riscoperta contemporanea, restituendo voce e immagini a una regi- s t a c h e , a t t r a v e r s o i s u o i melodrammi popolari e le sue protagoniste femminili anticonformiste, ha ritratto N a p o l i c o n u n o s g u a r d o autentico e sorprendente- mente moderno. Noi de L'Italo Ameri- cano abbiamo avuto l'op- p o r t u n i t à d i i n c o n t r a r e Ciriaci, che ci ha raccontato d i p i ù s u E l v i r a , i l s u o mondo, il suo lavoro e la sua eredità. "Paradossalmente, Elvira non mise mai piede in Ame- rica: aveva paura del mare, come racconta il figlio" ci s p i e g a i l r e g i s t a V a l e r i o Ciriaci, documentarista ori- ginario di Roma ma di base a New York dal 2011 dove ha Da Napoli a New York: il viaggio senza tempo di Elvira Notari CONTINUA A PAGINA 7 I film di Notari erano caratterizzati da personaggi popolari, con attori spesso presi dalla strada (Photo courtesy of "Elvira Notari. Beyond Silence" documentary)

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