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www.italoamericano.org 11 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2025 P otrebbe sembra- re un castello di fate o forse lo si può immaginare come la dimora incantata di fanciulle, degna di una favola antica. Sorge a 3 4 6 m e t r i d i a l t e z z a s u l Monte Pellegrino, la monta- gna - poco più di un colle - che connota la città di Paler- mo in tutte le sue illustrazio- ni. "Il più bel promontorio del mondo" come lo definì G o e t h e n e l s u o c e l e b r e "Viaggio in Italia". Imponente nel suo stile liberty ma simile a un castel- lo in stile neogotico gode di una vista su Palermo che abbraccia tutto il golfo e le montagne circostanti che formano la Conca d'Oro. I l c a v a l i e r e M i c h e l e Utveggio, originario di Cala- tafimi, nel 1927 aveva acqui- stato dal comune di Palermo i terreni dove nel 1928 - tutti finanziati da lui stesso - ini- ziarono i lavori di costruzio- ne che, in poco meno di cin- que anni, terminarono nel 1933. Ciò fu probabilmente possibile in quanto l'impresa costruttrice "Utveggio e Col- lura" era di proprietà dello s t e s s o c a v a l i e r e e c h e a Palermo aveva già realizzato opere come il Cine-teatro "Utveggio" di Piazza Verdi e il Palazzo Utveggio in Via XX Settembre, e che era dotata delle più moderne attrezza- ture. Nei programmi era pre- vista anche una funivia che avrebbe collegato il castello alla città partendo da quella che oggi è l'area della Fiera del Mediterraneo. A firmare il progetto fu l'architetto e docente alla facoltà di Ingegneria dell'U- niversità di Palermo, Giovan Battista Santangelo. Fece costruire anche la strada di collegamento e il sistema di approvvigionamento idrico. Il castello venne inaugurato l'anno successivo, nel 1934 ma il cavalier Michele Utveg- g i o , c o l p i t o d a p e r i t o n i t e l'anno precedente, morì non potendo vedere realizzata l'opera in cui aveva investito non solo grandi quantità di d e n a r o m a a n c h e g r a n d i aspettative. Nacque come albergo di l u s s o c o l n o m e d i G r a n d Hotel Utveggio e per la sua posizione che dominava la città sottostante in tutta la sua estensione, poteva ben considerarsi in concorrenza con l'Hotel Villa Igiea, della famiglia Florio, costruito nel 1900 come sanatorio per la tubercolosi e divenuto poi albergo di lusso, così come lo è tuttora. Ebbe pochi anni di suc- c e s s o e s p l e n d o r e m a g i à all'inizio della seconda guer- ra mondiale l'impresa era in difficoltà e fu deciso allora di trasformarlo in casinò ma anche in quella veste non ebbe successo. Durante la seconda guerra mondiale divenne sede della c o n t r a e r e a f a s c i s t a i n u n primo tempo e ospitò pure il Re Vittorio Emanuele III, in missione segreta. Fin dai primi mesi del 1941 fu utiliz- zato come posto di comando della contraerea tedesca fin quando i tedeschi non ripie- garono e furono le truppe a m e r i c a n e a o c c u p a r e i l C a s t e l l o , d a n d o l u o g o a ruberie e lasciando liberi i civili di saccheggiare ciò che rimaneva. Infine, l'abbando- n o , g l i a t t i v a n d a l i c i e l a chiusura definitiva fin quan- do nel 1984 venne acquistato e restaurato dalla Regione Siciliana dove sorse, grazie a un ente privato, una scuola per manager, il CERISDI, e f u q u e l l a l ' o c c a s i o n e p e r aggiornare i locali interni, adeguati gli impianti idrauli- ci, tecnologici e informatici d i v e n e n d o u n a s t r u t t u r a v e r a m e n t e m o d e r n a . N e l 1988 divenne uno dei più grandi centri di ricerca e alta formazione che per ben ven- ticinque anni ha realizzato corsi e master accogliendo anche numerosi laureati pro- venienti dal bacino del Medi- terraneo e anche dal mondo arabo. S i t u a t o s u q u e l l o c h e viene chiamato Primo Pizzo, gioiello color rosa la cui som- mità è adorna di merlature, è un incantevole biglietto da visita, per chi soprattutto arriva dal mare e contempo- raneamente ammira la sago- ma del Monte Pellegrino e, data la sua posizione privile- giata, può essere affettuosa- mente considerato guardia- no della città di Palermo. L'edificio insiste su un parco di circa sette ettari e consta di tre piani: dalla Hall del piano terra si accede alla Sala Convegni che può con- tenere più di duecento per- sone; vi sono altre sale, ser- v i z i , r i s t o r a n t e e b a r . Affacciandosi al colonnato e al belvedere una vista esclu- siva si affaccia sul golfo della città. Al primo piano sono due aule ad anfiteatro e una attrezzata per video confe- r e n z a e a n c o r a u n a p e r l'informatica. Non manca l'e- meroteca e la biblioteca di oltre seimila volumi. Su que- sto livello c'è anche il centro stampa e gli uffici ammini- strativi. Salendo ancora si trovano gli uffici della dirigenza, la sala riunioni e tutti gli altri uffici per le varie attività del c e n t r o . L ' u l t i m o , i l t e r z o piano, la foresterie, ospita 27 camere arredate in perfetto e originale stile Liberty. Nella suite, rimasta immutata dal 1995, soggiornò Sua Santità Giovanni Paolo II, in visita a Palermo. La Hall del piano terra, con affreschi in stile Liberty, un tempo sala da ballo, ora spazio per eventi culturali, concerti; gli arredi sono lus- suosi e non mancano pure t a p p e t i p e r s i a n i . L a s a l a ristorante e il bar insistono s u u n l o g g i a t o c o n v i s t a panoramica. Ma come in ogni castello che si rispetti, non può man- care la leggenda che lo vuole abitato da misteriose presen- ze che – narrano alcuni – si divertono ad accendere luci e a fare rumori inquietanti nelle notti di luna piena. E chissà, magari per esorcizza- r e , p e r t e n e r e l o n t a n a l a paura, potrebbe essere utile una visita al suggestivo san- t u a r i o d i S a n t a R o s a l i a , patrona di Palermo, in cima al monte. L'antropologo palermita- no Gian Mauro Sales Pan- dolfini racconta che "... c'era persino un'orchestrina stabi- le che suonava jazz per gli ospiti durante la cena e che arrivarono a godersi qualche f r e s c a e s t a t e , a b i t a n d o i l secondo piano e parte del piano terra." Dopo la gloriosa avventu- ra del CERISDI, il castello ebbe anni di abbandono e di i n u t i l i z z o m a a d e s s o l a Regione ha deliberato l'inse- rimento fra i siti presidenzia- li e dato il via al recupero per farne un centro di rappre- sentanza. Farne un polo con- vegnistico è il progetto della Regione per attrarre sempre più nella città metropolitana d e l l a S i c i l i a u n t u r i s m o nazionale ed estero. Il pro- getto prevede l'adeguamento alle nuove norme vigenti, la sostituzione degli ascensori ormai desueti e la realizza- zione di due nuovi panora- mici. Tutti gli impianti tecnolo- gici e informatici verranno rinnovati e adeguati alle esi- genze di un polo di così alto profilo e che prevede più sale conferenze, sale riunioni e una sala stampa. Non man- cheranno i sistemi di sicu- rezza in tutta la struttura. Rimarrà nel suo stato origi- nario la suite che ospitò Sua Santità Papa Giovanni Paolo II. La nuova apertura è previ- sta per il mese di settembre. Utveggio: il castello rosa su Monte Pellegrino Castello Utveggio fu costruito sul Monte Pellegrino (Photo: Anton Kudelin/Dreamstime). In basso a sinistra, Palermo, vista dal castello (Photo: Marsana/Dreamstime) GRAND TOUR VIAGGI ITINERARI TERRITORIO