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www.italoamericano.org 9 L'Italo-Americano IN ITALIANO | GIOVEDÌ 4 SETTEMBRE 2025 I racconti sulle origini p i ù n o t e d ' I t a l i a a p p a r t e n g o n o a R o m a e , i n m i s u r a minore, a Napoli. Ma molte altre città hanno origi- ni leggendarie che hanno plasmato i simboli e l'identità locale. Osservate uno stem- ma, una statua in una piazza o sullo stendardo di una festa e spesso troverete un raccon- to di fondazione nascosto in bella vista. C i n q u e c i t t à , S i e n a , Mantova, Torino, Cata- nia e Perugia, offrono un chiaro percorso di come fun- zionano queste storie. Siena Siena lega le sue origini a Roma, pur rivendicando fon- datori distinti. La leggenda narra che Senio e Aschio, figli di Remo, fuggirono dopo la morte del padre e si stabi- lirono sulla cima del colle di Siena, portando con sé l'im- magine della lupa. La lupa divenne il simbolo della città e i cavalli bianchi e neri dei fratelli spiegarono la balza- na, lo scudo mezzo nero e mezzo bianco che si vede su bandiere ed edifici in tutta la città. Camminando da Piazza d e l C a m p o a l D u o m o , s i incontra questa storia a ogni angolo: colonne sormontate dalla lupa, scudi in bianco e nero sugli edifici civici e sten- dardi di contrada che ripeto- no e reinterpretano la tavo- lozza dei colori. L'archeologia indica stratificazioni etrusche e romane piuttosto che un singolo momento fondativo, ma la leggenda offre a resi- denti e visitatori un modo semplice per leggere ciò che vedono intorno a loro. Mantova Il mito di Mantova si pre- senta in due versioni rispet- tate. Nell'Eneide, Virgilio nomina Ocno come fondato- re della città; figlio dell'indo- v i n o M a n t o e d e l f i u m e Tiberino, dà alla città il suo nome in onore della madre. Dante, nel XX canto dell'In- ferno, offre una versione leg- germente diversa e fa descri- vere a Virgilio una città sorta dove si stabilì Manto, che in seguito prese il nome da lei. I resoconti differiscono nel- l'enfasi, ma concordano sul fatto che le radici di Mantova affondano in una figura pro- fetica e la città è felice di mantenere vivi entrambi i fili. Piazza Virgiliana onora il suo poeta più famoso con una grande statua, mentre il nome "Manto" ricorre nella cultura e nelle mostre locali. L'ambientazione contribui- s c e a d e l i n e a r e l a s t o r i a : Mantova sorge all'interno di un'ansa del fiume Mincio che forma tre laghi, un ambiente che si percepiva come "scel- to" molto prima che i miti fossero trascritti. Torino Il toro di Torino è ovun- que, sulle targhe stradali, sulle vetrine dei caffè, sugli stemmi delle squadre di cal- cio, quindi è facile supporre che l'animale abbia dato il nome alla città. Tuttavia, i Romani fondarono Augusta Taurinorum tra i Taurini, una tribù locale, quindi il nome si riferisce alle perso- ne, non al bestiame. Il toro arrivò più tardi come simbo- lo parlante, un gioco di paro- le visivo che trasformò Tauri- n i / T o r i n o i n u n ' u n i c a immagine leggibile. Entro il XIV secolo, il toro fu impres- so sui sigilli e sui documenti civici, e non se ne andò mai più. È possibile ripercorrere entrambi i lati della Medaglia storica in una breve passeg- giata: alla Porta Palatina, si possono ammirare la gri- glia romana e le torri in mat- toni che ancorano l'origine storica della città, mentre nelle strade intorno a Piazza San Carlo si possono indivi- duare cannelle di fontane in metallo a forma di testa di toro – il piccolo torèt – e insegne di negozi che ripeto- no l'animale. Alcuni racconti popolari cercano di riempire l'emblema con un duello tra un toro e un drago o altre storie, ma il punto essenziale è pratico: il simbolo collega nome, luogo e identità in un istante. Catania Poche città sono cultural- mente legate a un vulcano come Catania lo è all'Etna, e le sue leggende lo dimostra- no. Un racconto sulle origini narra dei Pii Fratelli Anapia e Anfinomo che, durante un'eruzione, sollevarono i loro anziani genitori sulle spalle e li portarono in salvo; in alcune versioni, la lava si divise persino per lasciarli passare. Agli occhi dei cata- n e s i , q u e s t o r a c c o n t o h a sempre simboleggiato una misura locale di dovere e coraggio, ma, nonostante il profondo significato, non è l'unica narrazione legata al rapporto di Catania con l'Et- na: in Piazza Duomo trovia- mo un famoso elefante di pietra lavica, u Liotru, su una base di fontana sormon- tata da un obelisco. I reso- conti medievali lo collegano a Eliodoro, in seguito raffigu- rato come uno stregone, e nel tempo i catanesi videro nel- l'elefante un protettore con- tro l'Etna. Adottato come simbolo civico nel XIII seco- lo, compare ancora oggi su bandiere e documenti. Tra i fratelli e l'elefante, il passato leggendario di Catania vuole rappresentare i valori, la vita e – perché no? – le credenze v a g a m e n t e s u p e r s t i z i o s e d e l l e p e r s o n e c h e v i v o n o sotto il vulcano più famoso del mondo: lealtà familiare, determinazione civica e un guardiano di pietra rivolto verso l'Etna. Perugia Alla fine del XIII secolo, i governanti di Perugia deside- ravano un racconto di fonda- zione che rispecchiasse l'au- t o r i t à d e l l a c i t t à e l e s u e profonde radici etrusche. Commissionarono il poema latino Eulistea, che attribui- sce la città a Euliste, una rielaborazione della figura e t r u s c a d i A u l e s t e c h e , secondo la narrazione, guidò i coloni sul colle umbro e pose le prime difese. Il rac- conto perseguiva scopi civici, ovvero conferire rango e pre- stigio alla città, in un'epoca in cui i comuni si contende- vano lo status. Oggi, è possi- bile leggere insieme leggenda e testimonianze in pochi iso- lati: l'Arco Etrusco e tratti di mura mostrano le dimen- sioni dell'antica Perugia etru- s c a , e i l P o z z o E t r u s c o indica le opere ingegneristi- che che sostenevano la vita sul monte. Lupi, tori, elefanti, nomi su targhe e colori sugli scudi: trasformano l'archeologia e la cultura in rapidi indizi che un passante può decifrare. Aiutano anche le città a inse- gnare ai nuovi arrivati ciò c h e c o n t a l o c a l m e n t e : i l dovere a Catania, la parente- la romana a Siena, il presti- gio poetico a Mantova, la ste- n o g r a f i a c i v i c a a T o r i n o , l ' o r g o g l i o e t r u s c o a Perugia.Cammina con le leg- gende in mente, e le strade leggeranno il passato. Dalle lupe ai tori, agli elefanti: la curiosa origine di cinque città italiane Un poema del XIII secolo vede Euliste (a sinistra) come fondatore di Perugia (a destra) (Images: DALL-E 2; Marcorubino/Dreamstime) SOCIETÀ & CULTURA PERSONAGGI PATRIMONIO TERRITORIO