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GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE 2025 www.italoamericano.org 39 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | NOTIZIE SPORTIVE CALCIO MOTORI ALTRI SPORT Vincono con merito e tenacia anche il Mondiale: l'Italvolley femminile entra definitivamente nella storia STEFANO CARNEVALI I mbattuta da 36 partite conse- cutive, campione olimpica in carica e fresca trionfatrice anche della Nations League, la Nazionale femminile di pallavolo italiana, dopo 23 anni, conquista per la seconda volta il Mondiale di disciplina, entrando definitiva- mente nell'Olimpo di questo sport come una delle squadre (se non LA squadra) più forti di sem- pre. Per quanto riguarda l'attua- lità azzurra, invece, è del tutto evidente come - assieme a Sinner - le ragazze guidate da Velasco rappresentino la punta di diaman- te del nostro sport: negli ultimi mesi, infatti, nessuno ha vinto ed è stato dominante tanto quanto loro. PER NULLA SCONTATO - Guai, però, a pensare che la com- petizione disputata in Thailandia, tra la fine di agosto e l'inizio di settembre, sia stata una formalità. È vero: le Azzurre hanno domi- nato il loro girone (battendo per 3-0 Slovacchia e Cuba e per 3-1 il Belgio) e non hanno avuto par- ticolari difficoltà neppure negli ottavi (3-0 alla Germania) o nei quarti di finale (3-0 anche alla quotata Polonia). La semifinale (contro il Brasile) e la finalissima (contro la Turchia), però, sono state due 'battaglie', in cui Egonu e compagne hanno anche rischia- to la sconfitta, prima di dimo- strarsi - ancora una volta - le più forti del Mondo. CONTRO LA N E M E S I - Proprio il penultimo atto del tor- neo - contro il Brasile, una vera e p r o p r i a ' n e m e s i ' c h e , a i Mondiali, ci aveva battuto le Azzurre 5 volte su 5 - è forse stato il momento più delicato di tutto il torneo. "A livello menta- le - ha poi commentato la centra- le Sara Fahr - una semifinale s p a v e n t a p i ù d i u n a f i n a l e : inconsciamente sai che, perden- do, concluderesti il torneo a mani vuote, a un passo dall'ulti- mo atto. Ecco, allora, che ogni palla pesa maggiormente, che gli errori da nervosismo accadono con maggior frequenza". Proprio una 'scavigliata' di Fahr durante il riscaldamento aveva messo subito in allerta le Azzurre: la giocatrice dell'Imoco, infatti, sarebbe stata costretta a scendere in campo a mezzo servizio, con una vistosa fasciatura. Al proble- m a d i F a h r , p o i , s i s a r e b b e aggiunto un infortunio simile c a p i t a t o a d O r r o , d u r a n t e i l primo set. A confermare la ten- sione latente anche il pessimo avvio di gara persino di Egonu (3 errori sui 4 attacchi iniziali). In una partita che cominciava stregata, però, l'Italia ha messo da parte la propria tecnica asso- l u t a , r i c o r r e n d o a l s u o a l t r o punto di forza: la resilienza di un gruppo profondo e affiatato. E così - complici le ottime rotazio- ni gestite dal solito Velasco - le seconde linee (che sarebbero ha chiuso i giochi (suoi due degli u l t i m i t r e p u n t i a z z u r r i ) . Monumentale la prova difensiva di De Gennaro, che ha costretto la bomber verdeoro Gabi a 'gira- re al largo', ammettendo di fatto ta complicata e molto equilibra- ta. Il primo set - punto a punto - se lo sono aggiudicate le Azzurre (25-22). Egonu non ha partico- larmente brillato, ma ha piazzato due ace nel momento più delica- T u r c h i a n o n a v e v a n e s s u n a intenzione di mollare e - con un parziale di 10-3 - ha subito indi- rizzato il set, concluso poi con un netto 25-13 a favore delle ragazze in maglia rossa. Il risve- glio della leonessa Egonu (autri- ce di due battute imprendibili a fine set) è coinciso con la secon- da affermazione azzurra: il terzo combattutissimo set è stato vinto delle nostre ragazze (26-24) ed è stata una vittoria che ha avuto il sapore della svolta. Solo una prestazione monstre di Mellisa V a r g a s h a c o n s e n t i t o a l l a Turchia di rientrare in gara: il quarto set è così andato alle n o s t r e a v v e r s a r i e ( 2 5 - 1 9 ) . L'ultimo e decisivo set è così stato un un saliscendi di emozio- ni, ma le alchimie di Velasco hanno fatto ancora una volta la differenza: la Turchia ha resisti- to fino dove ha potuto, per poi crollare di schianto. È finita 15-8 e l'Italia è così tornata sul tetto del mondo. V E R S O I L F U T U R O - Questo ciclo straordinario non sembra destinato ad esaurirsi tanto presto. L'effettiva - eleva- t i s s i m a - q u a l i t à d e l g r u p p o azzurro è un elemento fonda- mentale. Ma lo sono anche la quantità di atlete forti a disposi- zione del selezionatore e l'incre- dibile spirito di squadra creato proprio da Velasco, che ha reso compatibili, nello stesso gruppo, t a n t e s t e l l e d i p r i m o p i a n o , annullando le competizioni e cementando la cooperazione per fini più grandi. Adesso - è inevi- tabile - nel 'mirino' ci sono i p r o s s i m i E u r o p e i 2 0 2 6 , i l Mondiale 2027 e, soprattutto, l ' O l i m p i a d e d i L o s A n g e l e s 2028. P I A N I F I C A R E G L I OBIETTIVI - Per centrare altri successi è fondamentale la piani- ficazione: ecco allora un piano di 'riposo e subentro' che il Ct Velasco ha già praticamente annunciato. È presumibile che, nei prossimi impegni, sarà dato un po' di respiro a elementi di primo piano che hanno sempre "tirato la carretta" (Egonu, Sylla, O r r o , D a n e s i , D e G e n n a r o , Fahr?) per lasciare spazio (e responsabilità) a talenti più o meno giovani che scalpitano per un posto da titolare o per ritrova- re minuti, dopo fastidiosi infor- tuni. (Antropova su tutte, ma a n c h e N e r v i n i , G i o v a n n i n i , Nardo, Eze, Pietrini e Nwakalor. Occhio anche al progetto Club Italia, voluto proprio da Velasco: la Nazionale giovanile (compo- sta da ragazze nate tra il 2006 e il 2009), tornerà a giocare in A- 2, disputando partite solo in tra- sferta. Quale migliore percorso formativo si potrebbe immagina- re per le nazionali del futuro? Myriam Sylla e Anna Danesi (Ph© Evren Kalinbacak | Dreamstime.com) titolari in ogni altra Nazionale) hanno raddrizzato il punteggio, r e s t a n d o p r o t a g o n i s t e (Antropova su tutte) sino alla fine, quando il ritorno di Egonu la propria sconfitta. G R I N T A D A C A M P I O - NESSE - Dopo lo spavento con- tro il Brasile, anche la finale con la Turchia si è rivelata una parti- to del set), mentre, dall'altra parte, la schiacciatrice Vargas è sembrata subito in grande forma. La seconda partita, per l'Italia, è stato però un brusco risveglio: la Alessia Orro e Paola Egonu (© Evren Kalinbacak | Dreamstime.com)