L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-18-2025

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GIOVEDÌ 18 SETTEMBRE 2025 www.italoamericano.org 5 L'Italo-Americano IN ITALIANO | NEWS & FEATURES PERSONAGGI OPINIONI ATTUALITÀ D a i p u l l o v e r a c o l l o a l t o a i j e a n s , d a l l a camicia coun- try al cappello a larghe falde, dagli stivaloni di camoscio al completo sar- t o r i a l e , d a l l e g i a c c h e c o l bavero sollevato alle t-shirt, dal velluto alle maniche di camicia arrotolate. Il fasci- noso Robert Redford, con quel suo fare cinema elegan- te, rigoroso e inquieto, ci ha lasciato con un palmares di film iconici e uno stile che p e r d e c e n n i h a d e t t a t o l e tendenze della moda maschi- le. Vestiva i personaggi con quel suo talento raffinato, incontenibile nello sguardo magnetico, ma anche con un guardaroba attento, studiato. Il lungo elenco di copioni interpretati sono diventati m e m o r a b i l i a n c h e g r a z i e all'immagine che ne ha dato. Perché molto del carattere del suo Johnny Hook in La S t a n g a t a , d i D e n y s F i n c h Hatton ne La mia Africa o di Hubbell Gardiner in Come eravamo, è passato proprio dal look. Se bisogna ricono- s c e r e c h e i n d o s s o a u n o degli attori più iconici di Hollywood, qualsiasi abito d i v e n t a v a i m p e c c a b i l e , è anche vero che se vuoi ren- dere credibile chi rappre- senti, lo devi "far abitare dentro i suoi vestiti" arroto- lando le maniche della cami- cia, allentando il nodo della cravatta e slacciando il col- letto se vuoi essere il giorna- l i s t a c h e s m a s c h e r a i l Watergate in Tutti gli uomi- ni del Presidente. Ma anche lontano dal set, casual o raf- finato, le scelte glamour di R e d f o r d h a n n o s e m p r e riempito le riviste patinate e i l v o c a b o l a r i o d e l s a p e r vestire maschile. Quando nel 2017 ha rice- vuto il Leone d'oro alla car- r i e r a , q u e s t o g i g a n t e d e l grande schermo ma anche instancabile attivista e pro- motore del cinema indipen- dente, ha scelto "non a caso" un grande nome italiano. In occasione della prima del s u o f i l m " O u r S o u l s a t N i g h t " p r e s e n t a t o a l l a Mostra Internazionale del C i n e m a d i V e n e z i a , h a omaggiato il Belpaese indos- sando uno smoking, sempli- ce e perfetto, della maison che dal 1975 è un faro inarri- vabile della moda made in Italy. Un marchio che nel suo essere innovativo e clas- sico, lineare e ricercato, è diventato una garanzia di eccellenza ed eleganza intra- montabile: Giorgio Armani. "L'unico limite – diceva lo stilista piacentino scompar- s o a 9 1 a n n i - è i l b u o n gusto". Giorgio Armani ha spento le luci delle sue passerelle appena 12 giorni prima di Redford, dopo 50 anni vis- suti nell'olimpo della moda e dopo aver rivoluzionato il modo in cui percepiamo l'e- leganza e lo stile. Visionario e pragmatico al tempo stes- so, Armani è stato un punto fermo di un modo di vestire e di intendere la moda. Bel- l i s s i m o e c r e a t i v o , m a i eccessivo o provocatorio: "L'eleganza non è farsi nota- re, ma farsi ricordare". Collezione dopo collezio- ne ha contribuito a creare un'intera cultura attorno alla moda italiana. "Io non sono né un couturier né un sarto, ma mi sento uno che crea uno stile, uno stilista". Perché questo era ciò che faceva. La sua capacità di innovare senza rinunciare a l l a t r a d i z i o n e , m a e s t r o nell'arte della sartoria ma anche pioniere dell'innova- zione, ha reso la sua idea del vestire un punto di riferi- mento internazionale. Sulla bibbia della moda, la rivista Women's Wear Daily di New York, appena 5 anni fa ha pubblicato una lettera aper- ta che ben sintetizzava il suo pensiero: "Non ha senso che u n a m i a g i a c c a o u n m i o tailleur vivano in negozio per tre settimane, diventino immediatamente obsoleti, e vengano sostituiti da merce nuova, che non è poi troppo diversa da quella che l'ha p r e c e d u t a . I o n o n l a v o r o c o s ì , t r o v o s i a i m m o r a l e farlo. Ho sempre creduto in una idea di eleganza senza tempo, nella realizzazione di c a p i d ' a b b i g l i a m e n t o c h e suggeriscano un unico modo di acquistarli: che durino nel tempo". Non abbigliamento usa e getta, non stupore e sorpre- sa, non scandalo o eccesso m a m e t o d o e q u a l i t à p e r valorizzare la personalità di chi indossa i suoi capi. Rego- la aurea per tutti, star inclu- se: "Non lasciare mai che i vestiti ti 'indossino', sei tu che li indossi". Armani ha lavorato mol- tissimo per il grande scher- mo, oltre 200 i film di cui ha curato i costumi, e per le celebrity: basti ricordare che nell'ormai lontano 1988 aprì il suo primo Vip Dressing Office a Los Angeles, intuen- do il potere di red carpet e gala prima dell'avvento di Instagram. Gli esordi fortunatissimi con il cinema risalgono al 1980 con American Gigolò, e s i g n o r i . . . l a s c e n a i n c u i Da Milano al mondo: l'eredità senza tempo di Giorgio Armani, tra grazia e precisione CONTINUA A PAGINA 7 L'impero di Giorgio Armani non comprende solo la moda ma anche ristoranti, gallerie d'arte e hotel. Photo: Shutterstock

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