L'Italo-Americano

italoamericano-digital-11-13-2025

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GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE 2025 www.italoamericano.org 34 L'Italo-Americano ITALIAN SECTION | SOCIETÀ & ATTUALITÀ CRONACHE NOVITÀ EVENTI Mattarella: 'L'impegno italiano all'Onu è l'asse portante della nostra politica estera, un pilastro il multilateralismo ' Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Ph© Gints Ivuskans | Dreamstime.com) E ' sempre più inverno demografico. Secondo il nuovo rapporto pubblicato dall'Istat, continua la diminuzio- ne delle nascite e della fecondità in Italia: nel 2024 sono state 369.944, in calo del 2,6% sul- l'anno precedente (una contra- zione di quasi 10mila unità). Nel 2025, in base ai dati provvisori relativi a gennaio-luglio, le nascite sono circa 13mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2024 (-6,3%). Il numero medio di figli per donna raggiun- ge il minimo storico: nel 2024 si attesta a 1,18, in flessione sul 2023 (1,20). La stima provviso- ria relativa ai primi 7 mesi del 2025 evidenzia una fecondità pari a 1,13. Nel 2024 i nati residenti in Italia sono 369.944, quasi 10mila in meno rispetto al 2023. La variazione relativa sull'anno pre- cedente (-2,6%) è in linea con la variazione percentuale media annua registrata dal 2008 al 2023 (-2,7%). Il tasso di natalità nel 2024 è pari a 6,3 per mille resi- denti (era 9,7 per mille nel 2008). L'andamento decrescente delle nascite prosegue senza " L'ottantesimo anniversario dalla istituzione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite consente di riaf- fermare il fermo sostegno dell'Italia al multilateralismo, di cui l'Onu, organizzazione inter- nazionale a vocazione universa- le, costituisce il pilastro fonda- mentale". Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell'ot- tantesima Giornata delle Nazioni Unite. "A ottanta anni dalla sua entrata in vigore, - afferma il Capo dello Stato - è irrinunciabi- le sottolineare i valori portanti della Carta delle Nazioni Unite - articolati nei tre pilastri della pace, dello sviluppo e della tute- la dei diritti umani - e riafferma- re il dovere di promuoverli gior- no dopo giorno, a sostegno della dignità di ogni popolo e di ogni persona. L'impegno italiano nelle Nazioni Unite è asse por- tante della politica estera del nostro Paese, in attuazione di quanto sancito dall'art. 11 della Costituzione. Credere e investire nelle Nazioni Unite implica agire per trasformare in azioni concrete il principio della solida- rietà internazionale e di un ordi- ne mondiale basato sul rispetto delle regole. Significa promuo- vere una logica di collaborazione e rispetto fra gli Stati, alternativa a quella della sopraffazione. Convincimenti che appaiono oggi tanto più fondati e decisivi a fronte di impellenti sfide globali e dell'allarmante diffusione di conflitti armati". L'Onu, rimarca il presidente, "non è un superfluo orpello diplomatico o foro di dibattito fine a sé stesso: da esso dipendo- no le sorti di una Comunità degli Stati pacificata e cooperativa, realizzando i nobili ideali di quanti ne concepirono l'istituzio- ne dopo le immani tragedie dei due conflitti mondiali nel secolo scorso. In questa prospettiva, la Repubblica Italiana rimane forte- mente determinata a impegnarsi affinché l'Onu evolva in un'or- ganizzazione sempre più capace di rispondere alle crisi e alle sfide della nostra epoca, soste- nendo l'iniziativa "UN80" avvia- ta dal Segretario Generale e – conclude il capo dello Stato Mattarella - auspicando una riforma del Consiglio di Sicurezza che lo renda più rap- presentativo, responsabile ed efficace". Fecondità e nascite ancora in calo in Italia: soprattutto al Sud è inverno demografico. In controtendenza la Valle d'Aosta contro -1,7 del Centro e -1,4% del Nord (-2,5% la media Italia). E la denatalità prosegue nel 2025: secondo i dati provvisori riferiti al periodo gennaio-luglio, le nascite sono pari a 197.956, in diminuzione di circa 13mila unità (-6,3%) rispetto allo stesso periodo del 2024 (211.250 nati). A livello sub-nazionale si osser- va un calo maggiore nel Centro (-7,8%) e nel Mezzogiorno (7,2%); segue il Nord (-5,0%). Le regioni che hanno registra- to il calo più intenso sono l'Abruzzo (-10,2%) e la Sardegna (-10,1%). Tra le altre regioni che presentano una dimi- nuzione del numero delle nasci- te, si rilevano l'Umbria (-9,6%), il Lazio (-9,4%) e la Calabria (- 8,4%). Le diminuzioni meno intense in Basilicata (-0,9%), nelle Marche e in Lombardia (- 1,6% e -3,9%). Le sole regioni a registrare un aumento sono, secondo i dati provvisori, sono le aree più set- tentrionali del Paese: Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste (+5,5%) e le Province autonome di Bolzano/Bozen (+1,9%) e di Trento (+0,6%). (Ph© Aviahuismanphotography | Dreamstime.com) soste dal 2008, anno nel quale si è registrato il numero massimo di nati vivi degli anni Duemila (oltre 576mila). Da allora la per- dita complessiva è stata di quasi 207mila nascite (-35,8%). Il calo delle nascite, oltre a dipendere dalla bassa propensio- ne ad avere figli (1,18 figli in media per donna nel 2024), è causato dalla riduzione nel numero dei genitori, appartenenti alle sempre più esigue generazio- ni nate a partire dalla metà degli anni Settanta, quando la fecon- dità cominciò a diminuire. Nel 2024 continuano a dimi- nuire sia i primi figli sia i figli di ordine successivo al primo. I pri- mogeniti sono pari a 181.487 unità, in calo del 2,7% rispetto al 2023. I secondi figli (133.869) calano del 2,9% mentre quelli successivi dell'1,5%. La diminu- zione dei primi figli riguarda tutte le aree del Paese, con una riduzione minore nel Centro- Nord (-1,8% per il Nord, -2,0% per Centro) e un calo più intenso nel Mezzogiorno (-4,3%). Anche la diminuzione dei figli di ordine successivo al primo interessa in misura maggiore il Sud: -4,3%

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