L'Italo-Americano

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ  5  S ETTEMBRE  2013 PAGINA  11 Campionato, nessuna sorpresa: 5 in testa a punteggio pieno. Inter e Roma stupiscono, il Milan si riprende dopo la sconfitta di Verona ANdReA TedesCHI Tempi duri per gli allibratori, se tutto il campionato andrà così. Seconda giornata di campionato, secondo giro di vittorie per tutte le principali favorite della Serie A. Pronostici perfettamente rispettati e goleade a ripetizione, anche da parte di chi (forse) in partenza era stato un po' sottovalutato. Su tutte, Roma e Inter. Fino a quattro anni fa a duellare su tutti i fronti per la vittoria e oggi in parte ridimensionate e decadute, in questo campionato, fino ad ora, hanno ottenuto sei punti su sei. I giallorossi, dopo la vittoria di domenica scorsa a Livorno, stendono all'Olimpico il Verona con tre reti e il contributo decisivo di Adem Liajic, appena arrivato dalla Fiorentina e strappato al Milan con cui c'era stato un lungo corteggiamento. Parte bene il "sergente" Rudi Garcia, duro e impermeabile alle accuse di una tifoseria tra le più intransigenti d'Italia, che non ha trovato di meglio da fare nel dopopartita che distruggere a sassate l'autobus dei veneti. Roma culla di civiltà, ma forse in altri millenni. Continua a stupire poi, l'Inter di Mazzarri: al pari della Roma, Decisivo contro il Verona all'Olimpico Adem Liajic, neoacquisto romanista cinque gol fatti e zero subiti. Anche il Catania, dopo il Genoa, china il capo di fronte a una squadra che non avrà più campioni da copertina, ma segna e vince convincendo. Ancora Palacio e Nagatomo, più un Ricky Alvarez che potrebbe (finalmente) sbocciare in maglia nerazzurra. La verità sull'Inter, dopo la sosta dovuta alle due partite della Nazionale contro Bulgaria e Repubblica Ceca, la darà la Juventus, prossimo avversario dei nerazzurri. Nel frattempo i ragazzi di Conte ricordano alla Lazio la finale di Supercoppa rifilandole, come all'Olimpico, altri quattro gol. Bene i nuovi acquisti, ma a dare l'avvio alla vittoria con una doppietta è il cileno Vidal, fino a qualche giorno fa nella lista delle possibili cessioni. Immaginiamo che si sia guadagnato la riconferma. Continua a segnare anche l'Apache Tevez, già idolo della curva bianconera, e torna al gol Vucinic. Tiene il passo il Napoli di Benitez, grazie al 4-2 con il quale batte il Chievo al Bentegodi. Hamsik si conferma goleador con una doppietta, e mento rotto a parte, si sblocca anche Gonzalo Higuain. Per adesso basta il quarto gol, ma al San Paolo i tifosi si aspettano segnature decisive. Macina reti anche la Fiorenti- Marek Hamsik goleador del Napoli: sua la doppietta contro il Chievo na, che ne rifila cinque (a due) al Genoa di Gilardino. Non dovremmo dirlo per scaramanzia, ma l'azzardo di scommettere sul recupero di Giuseppe Rossi ha dato i suoi frutti: doppietta a Marassi dopo il gol al Catania della settimana scorsa e una prestazione da numero uno che probabilmente metterà in difficoltà il ct della Nazionale Prandelli, impegnato a costruire la squadra per il Mondiale brasiliano. Averne, di problemi così. Due gol anche per Mario Gomez, che sembra aver trovato la via del gol anche nel campionato italiano. Dopo lo stop di Verona riprende spedita la corsa del Milan, che trova i primi tre punti del suo campionato battendo in casa il Cagliari 3-1. Buona prestazione della squadra, con Mario Balotelli che prima serve a Robinho l'assist per l'1-0, poi offre a Mexes l'occasione di raddoppiare dopo una corta respinta del portiere sardo Agazzi, e infine a metà del secondo tempo chiude l'incontro con un siluro nel sette. Per i rossoneri, dopo l'arrivo di Matri negli ultimi scampoli di calcio mercato e con il rientro di Kakà, lo spazio là davanti si fa stretto. Sarà bravo Allegri se riuscirà a mantenere la calma in uno spogliatoio sempre difficile da gestire. Nella ritmica Silverstone, il ruggito di Lorenzo riapre il Mondiale di mondiale a Kiev Moto Gp. Valentino Rossi ancora quarto 2 argenti italiani Le ginnaste azzurre della ritmica sono salite sul secondo gradino del podio dietro alla Bielorussia ma davanti alla Russia. Un argento mondiale nella gara a squadre. Marta Pagnini, Andrea Stefanescu, Camilla Bini, Chiara Ianni, Camilla Patriarca e Valeria Schiavi con il totale di 34.733, frutto del 17.600 nell'esercizio con le 10 clavette e del 17.133 con le 3 palle e i 2 nastri, hanno chiuso a meno di un punto di distanza dalla Bielorussia (35.708) e davanti alla Russia, con 34.225. In realtà la nazionale campione del mondo uscente, allenata da Emanuela Maccarani, a Kiev di argenti ne ha conquistati ben due. Le farfalle azzurre hanno ottenuto il secondo risultato vincente nella specialità delle dieci clavette. Il punteggio finale di 17.300 punti non è solo bastato per superare la Spagna (purtroppo per appena mezzo decimo di punto che è valso l'oro) mentre è servito a superare tranquillamente l'Ucraina che si è fermata a quota 17.208. Deludenti invece le prove di Russia e Bielorussia, insolitamente relegate a metà classifica. La Russia si è però rifatta: ha conquistato l'oro nella gara delle tre palle e due nastri, dopo il deludente esordio. Nella specialità l'Italia si è fermata al quarto posto, argento alla Bielorussia (17.550) e bronzo alla Spagna (17.166). Per Valentino Rossi è meglio farsene una ragione: il suo posto è quello di primo degli umani, non fa più parte degli extraterre- superiorità dello spagnolo e della sua Honda è apparsa subito chiara e in breve Pedrosa è riuscito a riprendere il duo di testa Lo- Jorge Lorenzo ha riaperto il campionato con la vittoria a Silverstone stri. Gli alieni sono tre, sono tutti spagnoli e gli arrivano ormai costantemente davanti. Si chiamano Lorenzo, Marquez e Pedrosa, in rigoroso ordine alfabetico. Anche il gran premio di Silverstone ha confermato i verdetti stagionali, con i tre iberici a prendere il largo dopo i primi giri, nonostante una partenza a handicap di Dani Pedrosa rallentato dall'ottimo scatto di Valentino e del tedesco Bradl. Ma la renzo-Marquez che già avevano preso il largo. La voglia di riscatto del campione del mondo Lorenzo ha però fatto la differenza nei giri successivi, e solo Marquez, pur reduce da una brutta caduta nel warm up della mattina, è riuscito a tenergli testa. La spalla lussata non ha impedito al giovane della Honda di combattere per la vittoria fino all'ultima curva, quando Lorenzo ha compiuto il sorpasso decisivo. Per il campione uscen- te quarta vittoria della stagione e campionato riaperto. Bella partenza e niente più, come detto, per Valentino Rossi, che dopo essere stato superato da Pedrosa si è trovato risucchiato nella lotta per le posizioni di rincalzo. I problemi meccanici di Bradl e il sorpasso ai danni di Bautista sulla linea del traguardo hanno permesso al campione di Tavullia di risalire fino ai piedi del podio, ma ormai è chiaro che di più quest'anno non si può fare. Campionato riaperto dunque, anche se solo in parte. A sei gare dalla fine sono 233 i punti di Marquez, che mantiene 30 lunghezze su Pedrosa e 39 su Lorenzo. L'esuberanza del ventenne capolista è un'arma che gli altri due non hanno, ma se non amministrata con cautela può trasformarsi in un boomerang. Quello che manca a Marquez è l'esperienza. E i due volponi connazionali non aspettano altro che un passo falso del piccolo principe. Per la cronaca, comunque, la galanteria non manca. Dopo aver tagliato il traguardo del Gp di Silverstone, la Yamaha di Valentino Rossi è rimasta senza benzina. A dargli un passaggio per riportarlo ai box, ci ha pensato Crutchlow che gli ha offerto un passaggio in Yamaha.

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