L'Italo-Americano

italoamericano-digital-9-12-2013

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2 www.italoamericano.com L'Italo-Americano GIOVEDÌ 12 SETTEMBRE 2013 Sollevare la Concordia e portarla via. Attesa per la terza fase del recupero NAPOLI, Pericolo Vesuvio - Gli scienziati americani "tranquillizzano": fenonemi del genere accadono ogni 2000 anni. Ma uno dei massimi esperti di vulcani e terremoti, il giapponese Nakada Setsuya, avvisa: non si può sapere quando ma il Vesuvio erutterà e potrebbe non esserci tempo per l'evacuazione. Tra i segnali di allarme ci saranno il rigonfiamento del vulcano e sbuffi che annunceranno l'attività del magma. Il monitoraggio satellitare potrebbe far scattare l'allerta ma se l'eruzione avverrà in poche ore, potrebbe non esserci abbastanza tempo per mettere in salvo la popolazione che vive alle pendici del vulcano. AVELLINO, BOLOGNA, UDINE, PARMA scosse di terremoto Una scossa è stata registrata tra le province di Avellino e Salerno. L'epicentro di magnitudo 2.2, ha avuto epicentro nella zona tra Bagnoli Irpino, Montella, Acerno e Campagna. La terra ha tremato ancora in Emilia. Due scosse: la prima, magnitudo 2.7 in provincia di Modena; la seconda di magnitudo 3.4 vicino a Finale Emilia. Altro terremoto di magnitudo 2.9 in provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia. Infine scossa di magnitudo 3.3 in provincia di Parma. Dalle verifiche effettuate dalla Protezione civile, non risultano danni a persone né cose. PALERMO, scoprono antica moschea ristrutturando casa - Hanno comprato casa fra i vicoli del centro storico di Palermo. Ma ristrutturando un malandato appartamento nel quartiere più povero di una città a lungo dominata dagli arabi, sotto diversi strati di vernici e calce hanno scoperto una moschea blu con preziosi disegni, versetti e iscrizioni arabe ora all'attenzione degli studiosi e dei critici d'arte islamica. LECCO, trasferita la salma di Lucio Battisti - Sono state estumulate le spoglie di Lucio Battisti, mito della canzone italiana, e la bara ha lasciato, Molteno, il paesino della Brianza dove riposava da 15 anni, per essere portate nel Riminese, dove vive la famiglia (da tempo contraria alla scelta del Comune lombardo di organizzare un festival musicale in onore del cantautore che ha fatto la storia della musica). È iniziato il conto alla rovescia per l'Operazione "Parbuckling" della nave Costa Concordia, arenata accanto all'Isola del Giglio. Il via libera alla terza fase della messa in sicurezza del relitto, lì arenatosi dopo il naufragio del 13 gennaio 2012, è tutt'altro che una operazione semplice. Una speciale imbracatura dovrà ruotare il relitto in assetto verticale. Ci vorranno probabilmente alcuni giorni, perché i movimenti vanno eseguiti lentamente e con precisione per scongiurare deformazioni dello scafo. Quindi lo si dovrà adagiare su un falso fondale e riposizionarlo su una piattaforma per poterlo trasportare lontano dall'ecosistema marino isolano ovvero in un porto che potrebbe essere o quello più vicino di Piombino o quello più lontano di Palermo, dove sarà smantellato. La maxioperazione, piena di rischi e difficoltà, è gestita dal consorzio italoamericano Titan Micoperi (la statunitense Titan Salvage è specializzata nel recu- pero di relitti, l'italiana Micoperi è un'azienda d'eccellenza nel campo dell'ingegneria subacquea), e per le proporzioni dell'impresa è considerata la più complessa mai tentata nella storia dei salvataggi della marina mercantile. L'operazione da oltre 500 milioni di euro (a carico di Costa Crociere), dovrà di fatto sollevare (e riposizionare per consentirle un nuovo galleggiamento), una stazza di 114 mila tonnellate, che è al momento piena d'acqua: tra i rischi legati alla manovra ci sono sia le fessurazioni nel relitto, cioè l'acqua stessa potrebbe spaccare la struttura, sia non è da escludersi la possibilità che la piattaforma su cui andrebbe appoggiata la nave, non regga l'impatto con lo scafo. Il timore aggiuntivo è legato al fondale del Giglio: potrebbe cedere o, durante il sollevamento, la nave potrebbe scivolare in avanti e cadere oltre il crinale di roccia che finora l'ha fermata, scendendo a 70 metri di profondità, dove diventerebbe definitivamente irrecuperabile.

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