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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 19 SETTEMBRE 2013 Leoni da guardia Coppia di leoni. Provengono dal parco archeologico di Vulci, un'antica città etrusca che oggi fa parte del territorio di Montalto di Castro, in Provincia di Viterbo, nella maremma laziale. Oggi sono conservati nella quarta sala del Museo Gregoriano Etrusco all'interno dei Musei Vaticani di Roma e risalgono alla fine del VI sec. a.C. Questi leoni sono stati rinvenuti in una tomba a camera, dove erano stati posti a guardia dell'ingresso. L'aspetto minaccioso, con le fauci spalancate, concorda con la funzione ad essi attribuita che rivela la fede in una sopravvivenza del defunto circoscritta ai confini del sepolcro. Il modellato della scultura segue gli schemi dell'arte arcaica. Un capolavoro dell'arte etrusca che la Soprintendenza per i beni archeologici è riuscita a salvare strappandolo ai furti senza scruoli artistici dei tombaroli. Forme eleganti La preghiera nell'orto. Opera di Duccio di Buoninsegna, uno dei più importanti esponenti della pittura senese della metà del 1200. Esposta al Museo dell'Opera del Duomo di Siena, è stata realizzata nel 1308. Come altri suoi lavori del periodo, la tempera ha caratteristiche che la distinguono nettamente dai contemporanei. Mentre Cimabue e i suoi seguaci cercavano di rappresentare lo spazio tridimensionalemente e volumetricamente, Duccio di Buoninsegna cercava invece di focalizzare la sua attenzione sull'eleganza delle forme e delle linee e sull'armonia dei colori. Tra le opere tarde del pittore, anche questa corrisponde pienamente al suo gusto pittorico, con spunti tratti dalla miniatura gotica francese, con una delicata stesura dei colori, con le rispondenze ritmiche e lineari, un'iconografia tipicamente bizantina. Senso luminoso Il Compianto sul Cristo morto. Conosciuto anche come Lamentazione su Cristo morto, è un dipinto ad olio su tela di Paolo Caliari, noto come il Veronese, databile al 1548 e conservato nel Museo di Castelvecchio a Verona. Il soggetto, divenuto molto popolare a partire dal XIV secolo, si sviluppò soprattutto nel Rinascimento. In esso viene rappresentato Gesù dopo la sua deposizione dalla croce, circondato da personaggi che ne piangono la morte. L'opera fu commissionata all'ancor giovane Caliari dai Girolamini per la chiesa scaligera di Santa Maria delle Grazie, e fu realizzata nel 1548. Presenta, oltre ad una complessità costruttiva di stampo manierista, con lo spazio nella tela diviso diagonalmente, un nuovo e personale senso della luce e del colore. www.italoamericano.com Capriccio pittorico Veduta fantastica. Michele Marieschi, conosciuto come Michiel, è stato un pittore italiano del Settecento, che ha dipinto vedute principalmente veneziane. Meno noto del contemporaneo Canaletto e di Francesco Guardi, era figlio di un incisore. Inizialmente dipinse capricci (cioè dipinti di fantasia, inventati), in seguito si dedicò alla ritrattistica di paesaggi realistici. Quest'olio su tela del 1740-50 è conservato all'Accademia di Venezia. Uno dei suoi mecenati fu il noto collezionista tedesco Johann Matthias von der Schulenburg, che acquistò almeno due tele, per 50 e 55 monete d'oro. Marieschi ha pubblicato un set di incisioni su legno di Venezia, intitolato Magnificentiores Selectioresque Urbis Venetiarum Prospectus, che rappresenta la sua unica opera di attribuzione certa. 9 Questione di classe Il Quarto Stato. Celebre dipinto di Giuseppe Pellizza da Volpedo realizzato nel 1901, inizialmente intitolato Il cammino dei lavoratori. Nella società del suo tempo non ebbe fortuna e fu acquistato dal comune di Milano, solo nel 1920 per 50.000 lire, grazie a contributi di banche, associazioni e privati. Dagli anni '80 trova collocazione prima nella Galleria d'Arte Moderna e infine nel Museo del Novecento. Raffigura la società del XX secolo e simboleggia non solo la protesta sociale, la conquista dello sciopero, ma l'affermazione di una nuova classe sociale, il proletariato, che diventa consapevole dei propri diritti nei confronti della società industriale. L'opera dimostra l'impegno del pittore in ambito sociale: per Volpedo l'artista aveva il compito di educare la popolazione.