L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-3-2013

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6 www.italoamericano.com L'Italo-Americano GIOVEDÌ 3 OTTOBRE 2013 Il Festival di San Gennaro 2013: Gioacchino Rossini a Los celebrazione dell'Italia e dell'italianità Angeles: la tripletta di Artemusica SILVIA SIMONETTI Anche quest'anno Hollywood ha ospitato la XII edizione del Galbani® Festival di San Gennaro, che ha dato avvio all'Italian Heritage Month celebrando la cultura del Belpaese attraverso la musica, l'enogastronomia, e l'intrattenimento "Italian-style". Organizzata dalla San Gennaro Foundation, fondazione nonprofit che dal 2002 ha donato oltre $1,000,000 ad iniziative benefiche quali centri di assistenza per i senzatetto e programmi educativi per giovani disagiati, la manifestazione è stata inaugurata con un gala d'apertura nella serata di giovedì ha riunito numerose personadi spicco della lità comunità italo-americana locale ed esponenti delle istituzioni italiane incluso il Console Generale d'Italia Giuseppe Perrone, che ha sottolineato l'importanza del festival nel mantenere vivi la cultura ed il retaggio italiani, i vice direttori dell'Istituto Italiano di Cultura Michela Magrì e Massimo Sarti, e il presidente dell'Italian Trade Commission Carlo Bocchi. Nel corso della serata è stata promossa una raccolta fondi da destinare alla San Gennaro Foundation e alla sua missione nel sociale, attraverso un'asta di beneficienza, finti tavoli da Adam Carolla, Doug DeLuca (one of the founders of the Feast), Jimmy Kimmel and Ann Potenza, Executive Director of San Gennaro Foundation 26 settembre, per poi aprire le porte al pubblico da venerdì a domenica. Il gala "Prima Notte", presentato dai co-fondatori del Festival Jimmy Kimmel e Adam Carolla, gioco e la riffa "The Italians are coming!" con in palio un'automobile Fiat 500, mentre dal palcoscenico è stato reso omaggio alla musica italiana del passato e contemporanea con la reinter- pretazione dal vivo di celebri brani tratti dal Festival della Musica di San Remo e dallo spettacolo "That's Amore! An American Italian Songbook". Anche molti degli eventi che hanno caratterizzato il lungo e ricco weekend sono stati pensati allo scopo di sostenere con i fondi raccolti diverse associazioni benefiche della città di Los Angeles. Tra questi, una maratona Telethon a favore dei veterani di guerra e delle loro famiglie, una postazione mobile per donare il sangue, e la campagna "Will You Marrow Me?" per la donazione del midollo osseo contro i tumori del sangue. Oltre a degustazioni di prodotti tipici e lezioni di cucina, attività ricreative e lezioni d'italiano per i più piccoli, tornei di bocce e bingo, spettacoli di musica e cabaret, e la possibilità di risalire alle proprie origini italiane attraverso il "Genealogy Booth", nella giornata di sabato si è svolta una processione in onore di San Gennaro che si è conclusa con la Messa presieduta da Monsignor Antonio Cacciapuoti. Moltissime le associazioni Italo-Americane presenti al Festival, tra cui l'Istituto Italiano di Cultura con la sua scuola d'italiano Lingua Viva, Order Sons of Italy in America - Hollywood Lodge, Italian American Lawyers Association, St.Peter's Church, Fondazione Italia, Commissione Giovani Los Angeles, Ischia-San Pedro LA Sister City Foundation, Casa Italiana Opera, Historic Italian Hall Foundation, Italian Catholic Federation, Christ the King Church, e ovviamente L'ItaloAmericano. LUcA DELL'AqUILA L'Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti non è solo pizza e tarantella. Ci sarà spazio anche per la musica classica e sacra. Il coro Artemusica, diretto dal Maestro Ermanno Zotti, reduce dal successo ottenuto nel marzo scorso con l'interpretazione del mento, non troppo convinto evidentemente, perché in un primo tempo furono scritti solo sei dei dieci pezzi dello Stabat. Solo una complessa controversia giudiziaria convinse poi Rossini all'ultimazione del suo lavoro, che fu eseguito per la prima volta nel 1842, a Parigi dove Il Maestro Zotti dirige cori dall'età di 14 anni Requiem di Mozart presso le chiese di Santa Monica e Pasadena, si esibirà in atti nello "Stabat Mater" di Gioachino Rossini. Tre concerti avranno luogo nell'area di Los Angeles rispettivamente giovedì 3 ottobre presso la chiesa Mary Star of the Sea di San Pedro, venerdì 4 ottobre nella chiesa cattolica St. Monica di Santa Monica e sabato 5 a Pasadena nella Chiesa Presbiteriana. Artemusica è una corale di cantanti non-professionisti basati a Los Angeles che attinge al repertorio barocco-romantico del 18° e 19° secolo contenente i capolavori di Bach, Handel, Mozart, Beethoven e Vivaldi. Oggi conta 40 membri ognuno dei quali condivide la passione per la musica corale. Il coro è spesso accompagnato in concerto da musicisti e da solisti professionisti. A Los Angeles i quattro solisti arriveranno direttamente dall'Italia : le soprano Diana Trivellato e Alessandra Caruccio, il tenore Fabio Buonocore e il basso Giancarlo Rossi. Due di loro (Trivellato and Buonocore) hanno già collaborato con Artemusica nel Requiem di Mozart. In questa occasione, Artemusica, si cimenterà "a cappella" nella celebre sequenza liturgica composta da quello che è stato definito il "Mozart italiano", Gioachino Rossini, famoso per le sue opere quali Il Barbiere di Siviglia e Cenerentola. La tribolata genesi dello "Stabat Mater" è singolare e appartiene al periodo in cui Rossini si era ritirato a vita privata e non componeva più. Nel 1832 il fortuito incontro con un prelato spagnolo spinse il compositore pesarese a un ripensa- raccolse un successo strepitoso. In Italia lo Stabat Mater arrivò qualche mese dopo, a Bologna, e a dirigerlo – ancora con straordinario successo - fu Gaetano Donizetti. Lo "Stabat Mater" è uno degli inni liturgici classici più toccanti le cui parole, attribuite a Jacopone da Todi (14° secolo), narrano il legame madre-figlio che unisce Maria a Gesù durante la sua esperienza di sofferenza e di morte in croce. La prima parte della preghiera, che inizia con le parole Stabat Mater dolorosa ("La Madre addolorata stava") è infatti una meditazione sulle sofferenze di Maria durante la crocifissione e la Passione di Cristo. A dirigire ci sarà il Maestro Zotti, originario del Nord-Italia, non solo un direttore di cori ma anche un pianista e organista affermato. Il maestro ha iniziato a studiare musica classica all'età di 8 anni e a 14 ha diretto il suo primo coro. Ha continuato a seguire la sua passione durante tutta la sua vita studentesca e professionale dirigendo quattro formazioni corali e varie orchestre. Ha partecipato a prestigiosi eventi musicali in Italia e in Europa negli ultimi 25 anni e possiede una lunga esperienza nel dirigere cori amatoriali e nel portarli ad altissimi risultati."La musica è un'arte incompleta - dice il Maestro Zotti – sono le nostre emozioni a completarla e a darle significato. Ogni volta che la porti in vita può essere un'esperienza nuova e originale". Le performances di Artemusica saranno dunque un'occasione imperdibile per "riportare in vita" la vecchia musica e per lasciare che questa comunichi ancora con noi, a secoli di distanza.

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