L'Italo-Americano

italoamericano-digital-10-17-2013

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L'Italo-Americano GIOVEDÌ 17 OTTOBRE 2013 www.italoamericano.com 11 Alonso rimonta ma non basta: quarto a Suzuka. Vettel trionfa per la quinta volta di fila. Mondiale quasi conquistato Sebastian Vettel trionfa anche in Giappone. È la sua quinta vittoria di fila. Imprendibile anche a Suzuka. Ora è solo la matematica che gli contende il titolo di campione del mondo. Lo scarto di punti che ancora non lo consacrano e che lo separano da Alonso, secondo contendente, già al termine della prossima corsa, tra due settimane, potrebbe essere decisivo. È anche vero, però, che a Vettel in India basteranno 22 punti per avere dalla sua la certezza matematica del titolo a quattro gare dalla fine del campionato. Al massimo comunque, la partita si chiuderà nella terz'ultima gara, ad Abu Dhabi. Fernando Alonso non è riuscito a piazzarsi sul podio. Certo, la prestazione è stata decisamente migliore delle qualificazioni quando era rientrato ai box con l'ottavo tempo. In gara ha rimontato e lottato ma si è comunque fermato al quarto posto, lontano dal podio che ha visto una doppietta Red Bull, con un se- Pit stop ai box Ferrari. Quest'anno titolo più probabile in classifica costruttori condo posto per Mark Webber, e il terzo piazzamento per Romain Grosjean su Lotus. Peraltro, il passaggio da 77 a 90 punti di scarto a vantaggio del tedesco fa sì che le chance della Ferrari, rispetto ai 100 punti in palio a Greater Noida, siano teorici. Più realisticamente, il campionato della rossa si potrà trasformare in una battaglia con Mercedes per il secondo posto tra i costruttori. A Suzuka la Ferrari ha allungato di 10 punti il vantaggio perché, se anche Massa è arrivato decimo (scontando purtroppo un drive through per aver superato la velocità massima nella pit lane, compromettendo un piazzamento migliore), il suo punteggio ha comunque fatto comodo. Sempre meglio cioè del ritiro di Hamilton al nono giro (dopo aver sfiorato proprio Vettel), che non ha giovato alla causa Mercedes, che poi ha subito anche la penalizzazione di Rosberg per un drive through dovuto alla collisione sfiorata con la McLaren di Perez in uscita dalla piazzola dei box. Stefano Domenicali, direttore della Gestione Sportiva di Maranello: "Considerando il potenziale della nostra vettura, abbiamo ottenuto un risultato che ci permette di rimanere secondi in entrambi i Campionati, in linea con quelli che attualmente sono i nostri obiettivi. Con il quarto posto, Fernando diventa il pilota Stefano Domenicali, direttore della Gestione Sportiv a di Maranello con il maggior numero di punti ottenuti in carriera, un riconoscimento degno del suo talento straordinario che ci rende molto orgogliosi". Bicchiere mezzo pieno anche per Massa: "Fino al momento della penalità, Felipe era in lotta per una posizione tra i primi cinque ed è un peccato che il passaggio obbligato in pit-lane abbia condizionato la gara, non ripagandolo di tutti i suoi sforzi". E sulla gara Dominicali dice: "Il terzetto di macchine in testa aveva un passo superiore al nostro, ma ora non dobbiamo asso- Rossi ancora quarto. A Sepang il podio è tutto per Pedrosa Marquez e Lorenzo in lotta fino all'ultimo giro Valentino Rossi, dopo aver tagliato il traguardo al quarto posto, ha messo da parte la gara e sfilato con la bandiera numero 58. Un omaggio affettuoso a Sic, l'amico Marco Simoncelli morto sulla pista malese proprio due anni fa. Una pista, quella di Sepang, che è stata protagonista di un altro drammatico incidente che ha coinvolto cinque piloti e che solo per fortuna non ha contato altre vittime. La tragedia è stata sfiorata nel Gp valido per il Mondiale della Moto2. Un maxi incidente ha coinvolto a 19 giri dal termine i piloti Axel Pons, Fadli Immammuddin, Ezequiel Iturrioz, Zaqhwan Zaidi e Decha Kraisart. Ha costretto gli organizzatori a fermare momentaneamente la gara. Per fortuna solo tanto spavento per i piloti coinvolti e nessuna conseguenza fisica. In Moto1 invece, il podio è stato tutto per Dani Pedrosa che su Honda Repsol ha vinto il Gran Premio di Malesia valido per il Mondiale della MotoGp, sul circuito di Sepang. Alle spalle, il compagno di squadra sempre spagnolo e attuale leader del Mondiale Marc Marquez staccato di circa 2". Terzo posto per la Yamaha di Jorge Lorenzo. Per Pedrosa è stata la terza vittoria dell'anno. Ma tenendosi dietro il rivale principale, Lorenzo arrivato terzo, ha guadagnato altri 4 punti in campionato. A tre gare dalla fine e con 75 punti da disputare, Marquez ha un margine di 43 punti: la gara in Giappone il 27 ottobre (dopo quella in Australia settimana prossima), potrebbe già incoronarlo campione con una tappa di anticipo (si chiude a Valencia il 10 novembre). Pedrosa ha recuperato solo 5 punti su Marquez fermandosi a 54 punti. È infatti felice Marquez dopo il traguardo: "È come una vittoria. La battaglia con Jorge è stata bella e mi ha divertito, peccato però che nel frattempo Pedrosa sia scappato... Così, quando ho passato Lorenzo, Dani era troppo avanti, ma va bene così: l'importante è aver lasciato dietro Lorenzo". Niente da fare invece per Valentino Rossi. Dopo la miglior qualifica dell'anno (è arrivato secondo come ormai non gli accadeva più dal 2010) e un incoraggiante warm-up, si è fermato al suo settimo quarto posto della stagione. Ha tenuto il ritmo dei migliori per sei giri, poi la sua Yamaha è calata. Rossi però non demorde e guarda fiducioso alla prossima gara in Australia. "Le condizioni saranno differenti, lì farà freddo. Valentino Rossi con Marco Simoncelli morto sulla pista di Sepang due anni fa Phillip Island è però una pista fantastica, cercheremo di continuare a lavorare bene e a migliorare i risultati in gara. Con il nuovo setting la moto è migliorata in qualifica, mentre in gara manca ancora la seconda metà. Ci sono comunque cose positive: sono stato molto vicino a Jorge Lorenzo che è andato molto forte. Purtroppo con le Honda oggi non c'era niente da fare. Abbiamo fatto fatica". Per quanto riguarda la classifica del Mondiale, invece, Rossi si complimenta con Marc Marquez: "Ancora non è finita, ma complimenti a Marquez perchè se un rookie arriva e frega tutti non può non averlo meritato". lutamente mollare la presa: nelle ultime quattro gare abbiamo l'obbligo di dimostrare che la Ferrari non smette mai di lottare per le posizioni di vertice". Spettacolare invece, ancora una volta, la gara di Vettel. In Giappone il pilota di Heppenheim centra la nona vittoria stagionale, la quinta consecutiva e la 35° in carriera. "Sono travolto dalle emozioni, è stata una gara fantastica. Mi godo questa vittoria molto speciale per noi. In ottica campionato abbiamo un ottimo vantaggio ma continuiamo a spingere. Abbiamo dimostrato in questi ultimi anni che non molliamo mai, vogliamo vincere entrambi i campionati e siamo in un'ottima posizione ma non è ancora finita". La gara di Vettel, prima contro Grosjean scattato al comando, si è decisa nel confronto con il compagno di squadra Webber, che nell'ultimo stint non è riuscito a montare le gomme a mescola morbida: la speranza dell'australiano di strappare la vittoria a Vettel è naufragata anche per il contestuale attacco a Grosjean che ambiva al secondo piazzamento. Vettel, invece, gestendo bene due soste, ha adottato la strategia vincente: "È stato complicato, ad un certo punto, e ho anche dovuto essere paziente per non rovinare le gomme" però, una volta di più, al momento decisivo, è riuscito ad ingranare la marcia giusta e a salire sul podio da numero uno.

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